martedì 31 ottobre 2023

La festa dei Santi

 

 La festa di Ognissanti, celebrata il 1° novembre, è una festa che unisce il cielo e la terra. Questa solennità è stata diffusa nell'Europa a partire dall'VIII secolo e celebrata anche a Roma dal secolo IX. Rappresenta un'unica festa per tutti i Santi, sia quelli già nel cielo che la Chiesa ancora pellegrinante sulla terra.



 La festa di Ognissanti è un momento di speranza, poiché ci ricorda la nostra chiamata alla santità attraverso il fedele compimento della grazia del battesimo.

 Il significato di questa festa è celebrare coloro che godono dell'eredità della gloria eterna, coloro che hanno vissuto in grazia come figli adottivi di Dio. I Santi sono modelli per noi, poiché hanno accettato di incontrare Gesù attraverso le loro debolezze, sofferenze e tristezze. La beatitudine di vedere Dio è un dono che il sangue di Cristo ha ottenuto per loro. Maria, la Regina di tutti i Santi, li ha guidati lungo questa via di povertà.

 Il Martirologio Romano afferma che con la Solennità di Ognissanti, la Chiesa sulla terra venera la memoria dei Santi nel cielo, tratta il loro esempio, si rallegra della loro protezione e partecipa alla loro vittoria davanti a Dio per l'eternità.

 La Comunione dei Santi rappresenta la partecipazione dei credenti alla vita divina di Dio, che si traduce in una comunione di amore tra le anime. La grazia di Dio apre l'umanità a questa comunione universale, rompendo le divisioni causate dal peccato. I Santi sono modelli di questa comunione e trasparenza nell'amore.

 Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma che la Comunione dei Santi è la stessa Chiesa, in cui i credenti formano un corpo unito e condividono i beni spirituali. Cristo è il Capo, e i suoi doni sono comunicati a tutti i membri attraverso i sacramenti. La Comunione dei Santi comprende sia la comunione alle cose sante (sancta) che la comunione tra le persone sante (sancti). I fedeli sono nutriti del Corpo e del Sangue di Cristo per crescere nella comunione dello Spirito Santo e condividerla con il mondo.

F.A.

VANGELO DEL GIORNO martedì 31 0ttobre 2023

Dal Vangelo secondo Luca - Lc 13,18-21

 In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».

PAROLE DEL SANTO PADRE

La speranza è questo vivere in tensione, sempre; sapere che non possiamo fare il nido qui: la vita del cristiano è “in tensione verso”. Se un cristiano perde questa prospettiva, la sua vita diventa statica e le cose che non si muovono, si corrompono. Pensiamo all’acqua: quando l’acqua è ferma, non corre, non si muove, si corrompe. Un cristiano che non è capace di essere proteso, di essere in tensione verso l’altra riva, gli manca qualcosa: finirà corrotto. Per lui, la vita cristiana sarà una dottrina filosofica, la vivrà così, lui dirà che è fede ma senza speranza non lo è. […]

Se noi vogliamo essere uomini e donne di speranza, dobbiamo essere poveri, poveri, non attaccati a niente. Poveri. E aperti verso l’altra riva. La speranza è umile, ed è una virtù che si lavora – diciamo così – tutti i giorni: tutti i giorni bisogna riprenderla, tutti i giorni bisogna prendere la corda e vedere che l’ancora sia fissa là e io la tengo in mano; tutti i giorni è necessario ricordare che abbiamo la caparra, che è lo Spirito che lavora in noi con piccole cose. […]

Per questo, la speranza è una virtù che non si vede: lavora da sotto; ci fa andare a guardare da sotto. Non è facile vivere in speranza, ma io direi che dovrebbe essere l’aria che respira un cristiano, aria di speranza; al contrario, non potrà camminare, non potrà andare avanti perché non saprà dove andare. La speranza – questo sì, è certo – ci dà una sicurezza: la speranza non delude. Mai. Se tu speri, non sarai deluso. Bisogna aprirsi a quella promessa del Signore, protesi verso quella promessa, ma sapendo che c’è lo Spirito che lavora in noi. Che il Signore ci dia, a tutti noi, questa grazia di vivere in tensione, in tensione ma non per i nervi, i problemi, no: in tensione per lo Spirito Santo che ci getta verso l’altra riva e ci mantiene in speranza. (Omelia da Santa Marta, 29 ottobre 2019)

Riflessione:

Il Vangelo di oggi presenta due parabole di Gesù che ci insegnano che il Regno di Dio inizia in modo piccolo ma cresce e trasforma gradualmente. Una parabola parla di un granello di senape che diventa un grande albero, offrendo rifugio agli uccelli. L'altra parabola parla del lievito che trasforma l'intera massa di farina. Ci invitano a riconoscere il potenziale di crescita e trasformazione nel Regno di Dio e a contribuire attivamente alla sua espansione attraverso la nostra fede e azione.

F.A.

lunedì 30 ottobre 2023

L'amore, l'adorazione e il servizio: la visione del Papa Francesco per la Chiesa


Nell'omelia pronunciata durante la conclusione dell'Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, tenutasi il 29 ottobre 2023 nella Basilica di San Pietro, il Santo Padre Francesco ha condiviso una profonda riflessione sulla fede, la Chiesa e la missione dei credenti. Nel suo discorso, il Papa ha sottolineato l'importanza dell'amore, dell'adorazione e del servizio come pilastri fondamentali della vita cristiana.

Il cuore di tutto, secondo il Papa, è l'amore. Gesù ci ha insegnato il "grande comandamento": amare Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la mente, e amare il prossimo come se stessi. Questi due comandamenti rappresentano la base della fede cristiana, da cui tutto comincia e a cui tutto ritorna.

Il Santo Padre ci invita a riflettere su due verbi fondamentali: adorare e servire. L'adorazione è vista come la prima risposta all'amore sorprendente e gratuito di Dio. In un mondo che sembra aver perso l'abitudine dell'adorazione, il Papa ci ricorda l'importanza di riconoscere che solo Dio è il Signore e che le nostre vite dipendono dalla tenerezza del suo amore. L'adorazione ci libera dagli idoli che spesso ci ingannano e ci aiuta ad accogliere l'agire imprevedibile di Dio nella nostra vita. Questo atteggiamento di stupore e adorazione dovrebbe essere centrale nella vita della Chiesa.

Il secondo verbo, servire, è altrettanto importante. Il Papa sottolinea che l'amore per Dio e l'amore per il prossimo sono strettamente legati. Non può esistere un'autentica esperienza religiosa che ignora le necessità del mondo. La Chiesa deve essere una Chiesa del servizio, che non richiede una "pagella di buona condotta", ma che accoglie, serve, ama e perdona. Questa visione riflette il Vangelo, mettendo Dio al primo posto e insieme a Lui i poveri e i deboli.

Il Papa chiude l'omelia esprimendo gratitudine per l'Assemblea Sinodale e facendo l'auspicio che la Chiesa possa crescere nell'adorazione di Dio e nel servizio al prossimo. Invita tutti a continuare con gioia la missione di portare la gioia del Vangelo a tutti.

F.A.

VANGELO DEL GIORNO lunedì 30 ottobre 2023

Dal Vangelo secondo Luca    Lc 13,10-17

 In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C'era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta.

Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.

Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».

Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?».

Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.

Riflessione:

 Il Vangelo di Luca ci mostra Gesù guarire una donna durante il sabato, suscitando l'ira del capo della sinagoga. Gesù critica l'ipocrisia di coloro che seguono regole rigide ma trascurano la compassione. Questo ci invita a bilanciare le regole religiose con l'amore per il prossimo, riconoscendo la priorità della misericordia.

F.A.

domenica 29 ottobre 2023

Il cuore ardente della comunità di Flumeri: Un cammino missionario ispirato da Papa Francesco.

La comunità parrocchiale di Flumeri merita un caloroso ringraziamento per aver organizzato per tre domeniche consecutive attività missionarie, concludendo in bellezza domenica 29 ottobre 2023 con una raccolta fondi davvero speciale. Il Gruppo Missionario ha dimostrato impegno, passione e dedizione nell'organizzazione di queste attività che non solo hanno arricchito la vita della comunità ma anche contribuito a una nobile causa.

Il messaggio di Papa Francesco per la 97ª Giornata Missionaria Mondiale 2023 ha guidato e ispirato le attività missionarie del Gruppo. Il Papa ha scelto come tema "Cuori ardenti, piedi in cammino," prendendo ispirazione dal racconto dei discepoli di Emmaus, nel Vangelo di Luca. Questi due discepoli, confusi e delusi, incontrarono Cristo nella Parola e nel Pane spezzato. Questo incontro accese in loro l'entusiasmo per annunciare la risurrezione del Signore. Il messaggio del Papa sottolinea tre aspetti importanti per i discepoli missionari: cuori ardenti, occhi aperti e piedi in cammino.

I cuori ardenti rappresentano l'importanza della Parola di Dio nella missione. La conoscenza delle Scritture è essenziale per la vita cristiana e per l'annuncio del Vangelo. Il Papa esorta tutti a lasciarsi guidare dal Signore risorto, che spiega il senso delle Scritture e fa ardere i cuori con il suo amore.

 Gli "occhi aperti" rappresentano il riconoscimento di Gesù nello spezzare del pane, sottolineando il ruolo  dell'Eucaristia nella missione.

 Infine, "piedi in cammino" rappresentano la gioia di condividere il Vangelo con il mondo. Questa missione richiede la cooperazione di tutti i membri della Chiesa, a ogni livello, e coinvolge l'azione missionaria per eccellenza. La Chiesa è chiamata a evangelizzare ogni persona e ogni popolo fino ai confini della terra. L'amore di Cristo è ciò che spinge questa missione.

Il messaggio del Papa è un richiamo alla missione costante della Chiesa di annunciare il Vangelo a tutti. La comunità parrocchiale di Flumeri, attraverso le attività missionarie del Gruppo Missionario e la raccolta fondi per le missioni nei Paesi in via di sviluppo, ha risposto con cuori ardenti, occhi aperti e piedi in cammino. Grazie alla vostra generosità e dedizione, avete contribuito a portare il messaggio di amore, speranza e salvezza a coloro che ne hanno più bisogno. La vostra azione è un esempio di come la missione della Chiesa può essere vissuta e condivisa con il mondo.

 Quindi, la comunità parrocchiale di Flumeri merita un plauso per il suo impegno missionario.  Bisogna continuare a portare la luce del Vangelo ovunque. La  testimonianza è un segno dell'amore di Cristo per il mondo, e l’ impegno nell'aiutare le missioni nei Paesi in via di sviluppo è un atto di carità che rende onore al Vangelo che annunciate.

F.A.

 

 

 

 


 

sabato 28 ottobre 2023

LA LITURGIA DEL GIORNO domenica 29 ottobre 2023

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa' che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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PRIMA LETTURA
Se maltratterete la vedova e l’orfano, la mia ira si accenderà contro di voi.

Dal libro dell’Èsodo

Così dice il Signore:
«Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto.
Non maltratterai la vedova o l’orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.
Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.
Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l’ascolterò, perché io sono pietoso».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE
Rit: Ti amo, Signore, mia forza.

Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.

SECONDA LETTURA
Vi siete convertiti dagli idoli, per servire Dio e attendere il suo Figlio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell’Acàia.
Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne.
Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

VANGELO
Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Innalziamo unanimi la nostra preghiera al Padre, ricco di misericordia, perché continui a vegliare su di noi con provvidente tenerezza.
Preghiamo insieme e diciamo: Benedici la tua Chiesa, Signore.

1. Per la santa madre Chiesa: nella fedele testimonianza di tutti i battezzati sia nel mondo il segno efficace dell’amore di Dio che salva. Preghiamo.
2. Per i ministri della Chiesa: con instancabile sollecitudine ricerchino i fratelli che si sono smarriti, per offrire loro la gioia del perdono. Preghiamo.
3. Per i popoli della terra: si spengano rivalità e violenze e cresca l’impegno sincero per il bene comune nella giustizia e nella pace. Preghiamo.
4. Per i giovani delusi da false promesse: nasca in loro un ardente desiderio di cercare Gesù Cristo con apertura d’animo e senza pregiudizi. Preghiamo.
5. Per noi qui riuniti: donaci di attendere con perseveranza il ritorno del Cristo glorioso, servendolo sofferente nella carne dei fratelli. Preghiamo.

O Padre, donaci di camminare sotto la guida del tuo Spirito, e fa’ che ci rallegriamo per i germi di bene che spargi nel cuore di ogni uomo. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo,
perché il nostro servizio sacerdotale
renda gloria al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.

 

Antifona di comunione
Esulteremo per la tua vittoria
e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19,6)

Preghiera dopo la comunione
Si compia in noi, o Signore,
la realtà significata dai tuoi sacramenti,
perché otteniamo in pienezza
ciò che ora celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.

VANGELO DEL GIORNO SABATO 28 OTTOBRE 2023

Dal Vangelo secondo Luca Lc 6,12-19 
 <<In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti. >>

 PAROLE DEL SANTO PADRE
 I Vangeli ci mostrano quanto la preghiera sia stata fondamentale nella relazione di Gesù con i suoi discepoli. Ciò appare già nella scelta di coloro che poi diverranno gli Apostoli. Luca colloca la loro elezione in un preciso contesto di preghiera e dice così: «In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli» (6,12-13). Gesù li sceglie dopo una notte di preghiera. Pare che non ci sia altro criterio in questa scelta se non la preghiera, il dialogo di Gesù con il Padre. A giudicare da come si comporteranno poi quegli uomini, sembrerebbe che la scelta non sia stata delle migliori perché tutti sono fuggiti, lo hanno lasciato da solo prima della Passione; ma è proprio questo, specialmente la presenza di Giuda, il futuro traditore, a dimostrare che quei nomi erano scritti nel disegno di Dio. Continuamente riaffiora nella vita di Gesù la preghiera in favore dei suoi amici. Gli Apostoli qualche volta diventano per Lui motivo di preoccupazione, ma Gesù, come li ha ricevuti dal Padre, dopo la preghiera, così li porta nel suo cuore, anche nei loro errori, anche nelle loro cadute. In tutto questo scopriamo come Gesù sia stato maestro e amico, sempre disponibile ad attendere con pazienza la conversione del discepolo. (Udienza generale, 2 giugno 2021) 
RIFLESSIONE

Le parole del Santo Padre evidenziano l'importanza della preghiera nella vita di Gesù e nella sua relazione con gli Apostoli. La preghiera ha guidato le scelte di Gesù, dimostrando la Sua profonda relazione con il Padre celeste. Anche quando gli Apostoli commettevano errori, Gesù pregava per loro, dimostrando pazienza e amore. Questo ci insegna l'importanza della preghiera nella nostra vita e il suo ruolo nel nostro rapporto con Dio e gli altri.

F.A.

venerdì 27 ottobre 2023

VANGELO DEL GIORNO VENERDÌ 27 OTTOBRE 2023

Dal Vangelo secondo Luca

Lc 12,54-59

In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».

PAROLE DEL SANTO PADRE

È proprio della saggezza cristiana conoscere questi cambiamenti, conoscere i diversi tempi e conoscere i segni dei tempi. Cosa significa una cosa e cosa un’altra. E fare questo senza paura, con la libertà. (...)Questo è un lavoro che di solito noi non facciamo: ci conformiamo, ci tranquillizziamo con ‘mi hanno detto, ho sentito, la gente dice, ho letto…’. Così siamo tranquilli… Ma qual è la verità? Qual è il messaggio che il Signore vuole darmi con quel segno dei tempi? Per capire i segni dei tempi, prima di tutto è necessario il silenzio: fare silenzio e osservare. E dopo riflettere dentro di noi. Un esempio: perché ci sono tante guerre adesso? Perché è successo qualcosa? E pregare… Silenzio, riflessione e preghiera. Soltanto così potremo capire i segni dei tempi, cosa Gesù vuol dirci. (...)I tempi cambiano e noi cristiani dobbiamo cambiare continuamente. Dobbiamo cambiare saldi nella fede in Gesù Cristo, saldi nella verità del Vangelo, ma il nostro atteggiamento deve muoversi continuamente secondo i segni dei tempi. Siamo liberi. Siamo liberi per il dono della libertà che ci ha dato Gesù Cristo. Ma il nostro lavoro è guardare cosa succede dentro di noi, discernere i nostri sentimenti, i nostri pensieri; e cosa accade fuori di noi e discernere i segni dei tempi. Col silenzio, con la riflessione e con la preghiera. (Omelia Santa Marta 23 ottobre 2015).

Riflessione:
Papa Francesco sottolinea l'importanza della saggezza cristiana nel comprendere i cambiamenti nel mondo e nel riconoscere i "segni dei tempi." La saggezza cristiana implica riconoscere che il mondo è in costante evoluzione e che la fede deve adattarsi dinamicamente a questi cambiamenti. Ciò richiede consapevolezza degli eventi e delle tendenze attuali, con riflessione e preghiera. L'invito è a evitare la paura e la conformità, cercando di discernere in modo indipendente la verità. La libertà comporta la responsabilità di cercare la volontà di Dio attraverso il silenzio, la riflessione e la preghiera. Papa Francesco suggerisce di rimanere saldi nella fede e nei principi del Vangelo, ma di adattare la risposta alle circostanze mutevoli, con flessibilità, discernimento e apertura all'ispirazione dello Spirito Santo. Questo approccio aiuta a comprendere i segni dei tempi e a rispondere in modo autentico e responsabile alle sfide contemporanee.

F.A.

giovedì 26 ottobre 2023

VANGELO DI GIOVEDì 26 OTTOBRE 2023

Dal Vangelo secondo Luca 
Lc 12,49-53

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

PAROLE DEL SANTO PADRE

Gesù dice ai discepoli: «Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione» (Lc 12,51). Che cosa significa questo? Significa che la fede non è una cosa decorativa, ornamentale; vivere la fede non è decorare la vita con un po’ di religione, come se fosse una torta e la si decora con la panna. No, la fede non è questo. La fede comporta scegliere Dio come criterio-base della vita, e Dio non è vuoto, Dio non è neutro, Dio è sempre positivo, Dio è amore, e l’amore è positivo! Dopo che Gesù è venuto nel mondo non si può fare come se Dio non lo conoscessimo. Come se fosse una cosa astratta, vuota, di referenza puramente nominale; no, Dio ha un volto concreto, ha un nome: Dio è misericordia, Dio è fedeltà, è vita che si dona a tutti noi. Per questo Gesù dice: sono venuto a portare divisione; non che Gesù voglia dividere gli uomini tra loro, al contrario: Gesù è la nostra pace, è la nostra riconciliazione! Ma questa pace non è la pace dei sepolcri, non è neutralità, Gesù non porta neutralità, questa pace non è un compromesso a tutti i costi. Seguire Gesù comporta rinunciare al male, all’egoismo e scegliere il bene, la verità, la giustizia, anche quando ciò richiede sacrificio e rinuncia ai propri interessi. E questo sì, divide; lo sappiamo, divide anche i legami più stretti. Ma attenzione: non è Gesù che divide! Lui pone il criterio: vivere per se stessi, o vivere per Dio e per gli altri; farsi servire, o servire; obbedire al proprio io, o obbedire a Dio. Ecco in che senso Gesù è «segno di contraddizione» (Lc 2,34). Dunque, questa parola del Vangelo non autorizza affatto l’uso della forza per diffondere la fede. È proprio il contrario: la vera forza del cristiano è la forza della verità e dell’amore, che comporta rinunciare ad ogni violenza. Fede e violenza sono incompatibili! Fede e violenza sono incompatibili! Invece fede e fortezza vanno insieme. Il cristiano non è violento, ma è forte. E con che fortezza? Quella della mitezza, la forza della mitezza, la forza dell’amore. (Angelus, domenica 18 agosto 2013)

Riflessione: Questo passo del Vangelo ha un grande significato teologico e richiede una riflessione approfondita. Gesù parla ai suoi discepoli e afferma che è venuto a gettare fuoco sulla terra e che desidera che questo fuoco sia già acceso.
Il Papa, nel suo commento, sottolinea che la fede non è una cosa superficiale o decorativa nella vita di una persona.
Il passo non intende giustificare l'uso della forza per diffondere la fede, ma sottolinea che la vera forza del cristiano sta nella verità e nell'amore. La fede e la violenza sono incompatibili, ma la fede e la forza della mitezza e dell'amore vanno di pari passo. Il cristiano è chiamato a essere forte nella testimonianza della sua fede, ma questa forza deve essere esercitata con la mitezza e l'amore, non con la violenza.

Dunque, Gesù ci invita a considerare che la fede è una scelta che può portare a divisioni, ma queste divisioni non sono causate da Lui. La divisione avviene quando le persone scelgono tra seguire Dio o seguire il proprio egoismo. La vera forza del cristiano risiede nell'amore, nella verità e nella mitezza, e non nell'uso della forza o della violenza per imporre la fede.

F.A.


domenica 22 ottobre 2023

Tanta dedizione durante la 97esima Giornata Missionaria Mondiale

Il gruppo missionario della parrocchia di Flumeri ha dimostrato un profondo impegno durante la 97esima Giornata Missionaria Mondiale, suscitando profonda gratitudine e ammirazione grazie alla loro instancabile dedizione. 

Questo evento straordinario è stato reso possibile grazie alla generosità e allo spirito di servizio. In particolare, riconosciamo il ruolo fondamentale del nostro don Claudio che ricopre anche l'incarico di Direttore dell'Ufficio Missionario Diocesano, e guida con passione numerose iniziative.

 Nella Giornata Missionaria Mondiale, si assiste a un'eccezionale dimostrazione di amore, compassione e solidarietà. Riflettendo sull'insegnamento di Gesù riportato in Matteo 25:35, "Ero affamato e mi avete dato da mangiare," comprendiamo appieno il significato del servire gli altri, in particolare coloro che soffrono e sono in bisogno.

 Questo insegnamento va al cuore del cristianesimo, sottolineando il nostro dovere di aiutare chi è meno fortunato. Rappresenta una vera espressione di amore e compassione, chiamandoci a riconoscere la dignità intrinseca di ogni individuo e ad agire con generosità, come vorremmo essere trattati noi stessi.

 Durante la Giornata Missionaria Mondiale, il "GRUPPO"  ha dimostrato un impegno straordinario nel distribuire castagne e dolci, raccogliendo fondi destinati alle missioni. Ma questo sforzo va ben oltre il semplice atto di fornire cibo; rappresenta un impegno a rispondere ai bisogni più basilari degli altri, come cibo, acqua, abbigliamento e sicurezza. I fedeli hanno contribuito in modo tangibile a migliorare la qualità della vita di coloro che sono nel bisogno.

 Questo insegnamento di Gesù è particolarmente rilevante in un mondo in cui milioni di persone soffrono ancora la fame e la malnutrizione. Ci ricorda l'importanza di tradurre la nostra fede in azioni concrete per migliorare le condizioni di vita degli altri, specialmente di coloro che non hanno accesso ai mezzi essenziali per la sopravvivenza.

 Essere cristiani significa non solo credere in parole, ma mettere in pratica l'amore e la compassione di Gesù nel nostro rapporto con il prossimo. Ci incoraggia a essere agenti di cambiamento positivo nelle vite degli altri, a essere sensibili ai loro bisogni e ad agire in modo solidale, altruista e generoso. Lavorando insieme, si fa davvero  la differenza nelle vite di coloro che sono nel bisogno. L' operosità del gruppo missionario e la generosità dei fedeli è un esempio per tutti, ispirandoci a continuare a diffondere l'amore e la compassione in tutto il mondo

F.A.

 

 


Assemblea diocesana a Melito Irpino-riflessioni caravaggesche

Ieri sera  sabato 21 ottobre 2023, presso la parrocchia di Melito, si è tenuto un incontro per riflettere sullo stile sinodale a conclusione del Congresso Eucaristico. Tra gli elementi chiave di questo stile sinodale pensiamo alla Comunità in cammino. 


Gli stimoli che ha lanciato sua Eccellenza, introducendo i lavori, hanno riguardano domanda "chi siamo, cosa cerchiamo?"

Siamo una comunità diocesana in cammino, ispirata dalla presenza del divino  viandante nelle nostre vite. Riconosciamo l'eco della Sua Parola nei momenti in cui 'spezziamo il Pane' insieme, celebrando l'Eucaristia. Siamo una Chiesa che cerca di essere una casa ospitale, accogliendo tutti nel mistero della vita e della fede.

"Cosa cerchiamo": Cerchiamo l'unità tra di noi e con il divino viandante, affinché possiamo condividere il cammino della fede in modo più profondo e significativo. Cerchiamo di comprendere meglio la Parola di Dio e come essa guida le nostre vite. Cerchiamo di essere una comunità aperta e accogliente, capace di riflettere il mistero della vita attraverso la nostra testimonianza e servizio agli altri. Ci riusciamo solo quando riconosciamo che Dio e tra di noi, se ci lasciamo guidare dalla Parola di Dio e ci identifichiamo nell'ospitalità e nella missione nella nostra Chiesa diocesana.

Un momento particolare dell'incontro ha riguardato l'omelia pronunciata da sua Eccellenza Melillo, che ha utilizzato un'opera caravaggesca proiettata sullo schermo come punto di partenza. L’ attenta analisi e le parole pronunciate dal vescovo ci hanno aiutato ad interiorizzare e riflettere sul passo evangelico Lucano. Si è percepito il desiderio profondo di accettare, superando giudizi e pregiudizi, e il desiderio di ascoltare per sperimentare e assaporare la fede, specialmente nei momenti di stanchezza in cui sembra che Cristo cammini da solo. Questo momento ci ha ispirato ad una riflessione più profonda sulla fede e sull'importanza di essere accettati, ascoltati e compresi nella ricerca spirituale.

Lo sguardo dell’ assemblea calamitato dal chiaroscuro del dipinto ha guidato il nostro pensiero, il contrasto tra ombra e luce ci ha portati a riflettere sulla Comunità in cammino, unione e missione. Come i personaggi dell’ opera che si muovono nell'oscurità per cercare la luce, ci poniamo la domanda: "chi siamo, cosa cerchiamo? Come i soggetti del dipinto, riconosciamo l'eco della Sua Parola nei momenti in cui 'spezziamo il Pane' insieme, celebrando l'Eucaristia, come se fosse la tavola del  quadro. Siamo una Chiesa che cerca di essere una casa ospitale, come una locanda nelle ombre del suo dipinto, accogliendo tutti nel mistero della vita e della fede.
F.A.

sabato 21 ottobre 2023

LA LITURGIA DEL GIORNO domenica 22 ottobre 2023-

 XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

 

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Io t'invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi;
tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all'ombra delle tue ali nascondimi. (Sal 16,6.8)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
donaci di orientare sempre a te la nostra volontà
e di servirti con cuore sincero.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.


PRIMA LETTURA
Ho preso Ciro per la destra per abbattere davanti a lui le nazioni.

Dal libro del profeta Isaìa

Dice il Signore del suo eletto, di Ciro:
«Io l’ho preso per la destra,
per abbattere davanti a lui le nazioni,
per sciogliere le cinture ai fianchi dei re,
per aprire davanti a lui i battenti delle porte
e nessun portone rimarrà chiuso.
Per amore di Giacobbe, mio servo,
e d’Israele, mio eletto,
io ti ho chiamato per nome,
ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca.
Io sono il Signore e non c’è alcun altro,
fuori di me non c’è dio;
ti renderò pronto all’azione, anche se tu non mi conosci,
perché sappiano dall’oriente e dall’occidente
che non c’è nulla fuori di me.
Io sono il Signore, non ce n’è altri».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE
Rit: Grande è il Signore e degno di ogni lode.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi.
Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine.

SECONDA LETTURA
Mèmori della vostra fede, della carità e della speranza.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.
Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro.
Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Fil 2,15-16)
Alleluia, alleluia.
Risplendete come astri nel mondo,
tenendo salda la parola di vita.
Alleluia.

VANGELO
Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.
Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare».
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, condividiamo ora la preghiera universale, primo servizio alla missione. Dio Padre moltiplichi i segni della sua fedele misericordia portando tutte le creature alla salvezza.
Preghiamo insieme e diciamo: Venga il tuo regno, Signore.

1. Per la Chiesa cattolica: senta sempre viva l’urgenza della missione alle genti e investa le migliori energie nell’azione evangelizzatrice. Preghiamo.
2. Per i missionari che recano il dono del Vangelo in terre e culture lontane: siano sostenuti con ogni mezzo dalle comunità di partenza e valorizzati al loro rientro. Preghiamo.
3. Per i giovani: l’esempio dei missionari martiri li entusiasmi e li convinca a consacrarsi totalmente alla grande causa della evangelizzazione, sui sentieri della fedeltà a Cristo. Preghiamo.
4. Per i governanti: nel rispetto delle legittime aspirazioni dei popoli, si impegnino a superare le cause dei conflitti etnici e sociali, e a garantire la libertà religiosa. Preghiamo.
5. Per le nostre parrocchie: infondendo nelle attività pastorali un ampio respiro missionario, raggiungano con l’annuncio di Cristo, via, verità e vita, le persone in ricerca, a volte inconsapevole. Preghiamo.

Signore Dio nostro, che gioisci delle tue creature e le sostieni con la forza del tuo Spirito, fa’ nascere per i poveri il pane dalla terra e la giustizia dalla generosità dei retti di cuore, perché gli umili riprendano coraggio e si manifesti la tua salvezza tra le genti. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Per questi tuoi doni concedi a noi, o Signore,
di servirti con cuore libero,
perché, purificati dalla tua grazia,
siamo rinnovati dai misteri che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.

 

Antifona di comunione
Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. (Sal 32,18-19)

Preghiera dopo la comunione
La partecipazione ai doni del cielo, o Signore,
ci ottenga gli aiuti necessari alla vita presente
nella speranza dei beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.

venerdì 20 ottobre 2023

Il Gruppo missionario della parrocchia Santa Maria Assunta e San Nicola: Un esempio di amore per il prossimo



Nella parrocchia Santa Maria Assunta e San Nicola di Flumeri, il mese di ottobre del 2023  si sta rivelando  un periodo straordinario di attivismo e generosità.



Questo sforzo è stato orchestrato dal Gruppo Missionario, incaricato da don Claudio Lettieri e sostenuto dalle mamme dei bambini che frequentano il catechismo. Il 15 ottobre è stata la prima giornata missionaria, e abbiamo visto un notevole tempismo nell'organizzare un evento di raccolta fondi per la missione della Chiesa iniziato un po’ in sordina.

Il Gruppo Missionario ha dimostrato un impegno eccezionale nell'organizzazione dell'evento, coinvolgendo attivamente i membri della parrocchia. La loro dedizione ha portato a un grande successo, sia in termini di partecipazione che di raccolta fondi, dimostrando come la nostra comunità possa unirsi per diffondere il messaggio di amore e carità della Chiesa

La generosità delle mamme dei bambini è stata fondamentale per  questo successo. Le “Donne” hanno offerto il loro tempo, il loro impegno e donazioni di dolci prelibatezze, che sono state distribuite durante l'evento accettando  libere offerte. Questo gesto ha dimostrato quanto sia forte il senso di comunità nella nostra parrocchia.

Don Claudio Lettieri ha svolto un ruolo importante nell'ispirare e motivare il Gruppo Missionario e la comunità. La sua guida, la sua passione e il suo amore per la missione della Chiesa hanno ispirato tanti a lavorare insieme per il bene comune.

L'incredibile successo della prima domenica missionaria di ottobre ha portato il Gruppo Missionario a riproporre l'evento domenica  22 ottobre 2023, sempre  presso la Chiesa Madre, con la distribuzione di sacchetti di castagne confezionati con tanto amore, non mancheranno i dolci.

Con grande orgoglio e gratitudine, riconosciamo il tempismo e l'attivismo straordinari dimostrati dal Gruppo Missionario la  loro dedizione ci ispira a lavorare insieme continuiamo a unirci come comunità, ispirati dalla fede, dalla generosità e dalla leadership di don Claudio,  anche questo è un modo per continuare  a diffondere il messaggio di amore e carità in tutto il mondo. 

F.A.

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Tavolo di incontro in stile sinodale a Melito - domani ore 16:30

 Invito a leggere  ==>>L' articolo


LA LITURGIA DEL GIORNO domenica 31 luglio 2022

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde Antifona d'ingresso O Dio,...