BREVE STORIA
Beato Alano della Rupe, nato
intorno al 1428 in Bretagna, entrò nell'ordine domenicano giovane e si trasferì
a Lilla. Nel 1461, ricevette rivelazioni dalla Vergine Maria nel convento di
Lilla, incaricandolo di diffondere il suo Salterio e la sua Confraternita.
Durante sette anni di aridità spirituale e tentazioni, la sua vita divenne un
calvario, tanto che nel 1464 tentò il suicidio a Douai. Tuttavia, nel momento
critico, la Vergine intervenne, impedendogli di compiere l'atto e
rimproverandolo per non aver chiesto aiuto prima.
Le quindici
Promesse sono rivelate a Beato Alano della
Rupe in un momento di estrema angoscia, quando pensava di abbandonare la vita
religiosa. La Vergine Maria gli appare e gli assicura che coloro che recitano
devotamente il Rosario saranno benedetti. Le promesse includono protezione
divina, grazie particolari durante la vita e al momento della morte, e altre
benedizioni per coloro che praticano questa devozione.
Prima promessa
«A tutti coloro che reciteranno
devotamente il mio Rosario prometto la mia speciale protezione».
È
una garanzia che la Vergine ha ripetuto molte volte e che riecheggia l’antica
preghiera Sub tuum praesidium (Sotto la tua protezione ci
rifugiamo, santa Madre di Dio).
Seconda
promessa
«Chi persevererà nella recita del
mio Rosario riceverà grazie potentissime».
Terza promessa
«Il Rosario è un’arma potente
contro l’inferno: esso distruggerà i vizi, libererà dal peccato e abbatterà le
eresie».
Si
tratta di una promessa molto particolare: anche se non viene nominato satana,
si parla però della lotta contro l’inferno.
Quarta
promessa
«Il Rosario farà rifiorire le virtù
e le buone opere, e otterrà alle anime la più abbondante misericordia di Dio».
Questo
ci stimola a comprendere che il Rosario recitato con Maria fa fiorire in noi la
vita e l’immagine della Vergine.
Quinta
promessa
«Chi confiderà in me recitando il
Rosario non sarà oppresso dalle avversità».
Satana
da una parte ci perseguita e dall’altra ci seduce, utilizzando sempre la sua
arma più insidiosa che è lo spingerci a sentirci scoraggiati. Maria si pone al
nostro fianco e ci assicura che chi recita il Rosario troverà sempre vicino il
suo cuore materno, pronto a sostenerci e ad aiutarci.
Sesta promessa
«Chi reciterà il Rosario
meditandone i misteri non sarà punito dalla giustizia di Dio: si convertirà se
peccatore, crescerà nella grazia se giusto e sarà fatto degno della vita
eterna».
Con
queste parole viene sottolineato che il Rosario traccia una via di santità
perché, recitato con Maria, fa sì che noi veniamo guidati da lei. La Madonna ci
illumina la strada.
Settima
promessa
«I devoti del mio Rosario, nell’ora
della morte, non moriranno senza sacramenti».
Viene
in mente una pagina di sant’Alfonso Maria de’ Liguori, nel suo capolavoro, “Le
glorie di Maria“, dove viene detto che nel momento della morte, quando i
demoni si coalizzano nel tentativo di condurre l’anima alla disperazione, la
Vergine deve essere invocata nella preghiera.
Ottava
promessa
«Coloro che recitano il mio Rosario
troveranno, durante la vita e nell’ora della morte, la luce di Dio e la
pienezza delle sue grazie, e parteciperanno ai meriti dei beati in paradiso».
Nona promessa
«Ogni giorno libererò dal
purgatorio le anime devote del mio Rosario».
Da
diverse rivelazioni private, nelle quali la Vergine si è presentata come Regina
del purgatorio e Regina delle anime purganti, sappiamo che la Madonna ha avuto
da Dio grazie speciali proprio a questo riguardo.
Decima
promessa
«I veri figli del mio Rosario
godranno di una grande gloria in cielo».
Di
quale gloria sta parlando Maria? Della gloria di cui li rivestirà lei stessa,
facendo riflettere in loro la propria immagine, il proprio fulgore.
Undicesima
promessa
«Tutto quello che verrà chiesto
mediante il Rosario sarà ottenuto».
È
la promessa della più piena intercessione, che comprende in particolare la
grazia della conversione.
Dodicesima
promessa
«Quelli che propagheranno il mio
Rosario verranno da me soccorsi in ogni loro necessità».
Un
riferimento che potrebbe essere diretto ad esempio a missionari e missionarie
che si impegnano in ogni modo per diffondere questa devozione, creando
confraternite, animando gruppi di preghiera, diffondendo le corone.
Tredicesima
promessa
«Ho ottenuto da mio Figlio che
tutti i devoti del Rosario abbiano come fratelli nella vita e nell’ora della
morte i santi del cielo».
Maria,
lo sappiamo, è la Regina di tutti i santi e, nel momento della nostra morte,
lei stessa viene con tutti i santi per farci partecipi della loro comunione.
Quattordicesima
promessa
«Coloro che reciteranno il mio
Rosario fedelmente saranno tutti figli miei amatissimi, fratelli e sorelle di
Gesù».
Recitando
il santo Rosario noi ovviamente ci professiamo figli di Maria. Perciò lei si
manifesterà a noi come Madre e così avremo un posto speciale nel suo cuore
materno e sotto il suo manto.
Quindicesima
promessa
«La devozione al mio Rosario è un
grande segno di predestinazione».
Nessuno
di noi è sicuro di andare in paradiso o in purgatorio, anche se ovviamente
tutti speriamo di non andare all’inferno.
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