COSA SI FESTEGGIA?
QUALI SONO LE FONTI?
Il primo scritto attendibile che narra
dell’Assunzione di Maria Vergine in Cielo, come la tradizione fino ad allora
aveva tramandato oralmente, reca la firma del Vescovo san Gregorio di Tours ( 538 ca.- 594), storico e
agiografo gallo-romano: «Infine, quando la beata Vergine, avendo completato il
corso della sua esistenza terrena, stava per essere chiamata da questo mondo,
tutti gli apostoli, provenienti dalle loro differenti regioni, si riunirono
nella sua casa. Quando sentirono che essa stava per lasciare il mondo,
vegliarono insieme con lei. Ma ecco che il Signore Gesù venne con i suoi angeli
e, presa la sua anima, la consegnò all’arcangelo Michele e si allontanò. All’alba
gli apostoli sollevarono il suo corpo su un giaciglio, lo deposero su un
sepolcro e lo custodirono, in attesa della venuta del Signore. Ed ecco che per
la seconda volta il Signore si presentò a loro, ordinò che il sacro corpo fosse
preso e portato in Paradiso».
Il Dottore della Chiesa san Giovanni Damasceno (676 ca.- 749) scriverà: «Era conveniente che colei che nel parto aveva conservato integra la sua verginità conservasse integro da corruzione il suo corpo dopo la morte. Era conveniente che colei che aveva portato nel seno il Creatore fatto bambino abitasse nella dimora divina. Era conveniente che la Sposa di Dio entrasse nella casa celeste. Era conveniente che colei che aveva visto il proprio figlio sulla Croce, ricevendo nel corpo il dolore che le era stato risparmiato nel parto, lo contemplasse seduto alla destra del Padre. Era conveniente che la Madre di Dio possedesse ciò che le era dovuto a motivo di suo figlio e che fosse onorata da tutte le creature quale Madre e schiava di Dio». La Madre di Dio, che era stata risparmiata dalla corruzione del peccato originale, fu risparmiata dalla corruzione del suo corpo immacolato, Colei che aveva ospitato il Verbo doveva entrare nel Regno dei Cieli con il suo corpo glorioso.
COSA DICONO I PADRI DELLA CHIESA?
San Germano di Costantinopoli (635 ca.-733), considerato il vertice della mariologia patristica, è in favore dell’Assunzione e per tre principali ragioni: pone sulla bocca di Gesù queste parole: «Vieni di buon grado presso colui che è stato da te generato. Con dovere di figlio io voglio rallegrarti; voglio ripagare la dimora nel seno materno, il soldo dell’allattamento, il compenso dell’educazione; voglio dare la certezza al tuo cuore. O Madre, tu che mi hai avuto come figlio unigenito, scegli piuttosto di abitare con me». Altra ragione è data dalla totale purezza e integrità di Maria. Terzo: il ruolo di intercessione e di mediazione che la Vergine è chiamata a svolgere davanti al Figlio in favore degli uomini.
PERCHÉ IL GIORNO DELL'ASSUNTA È DETTO ANCHE FERRAGOSTO?
Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina feriae Augusti (riposo di Augusto) indicante una festività istituita dall'imperatore Augusto nel 18 a.C. che si aggiungeva alle esistenti e antichissime festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica o i Consualia, per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli. L'antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di auto-promozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti.
F.A.
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