Rosario mariano meditato

 


MISTERI GAUDIOSI
Anche Maria ha sperimentato quella stagione splendida dell'esistenza, fatta di stupori e di lacrime, di trasalimenti e di dubbi, di tenerezza e di trepidazione, in cui, come in una coppa di cristallo, sembrano distillarsi tutti i profumi dell'universo. Ha assaporato pure lei la gioia degli incontri, l'attesa delle feste, gli slanci dell'amicizia, l'ebbrezza della danza, le innocenti lusinghe per un complimento, la felicità per un abito nuovo.” (Don Tonino Bello)

1° Mistero Gaudioso: L’ANNUNCIAZIONE DELL’ANGELO A MARIA
Nel sesto mese l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazàreth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te... Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo"... Allora Maria disse all'angelo: "Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". (Lc 1,26-38)

Via: ANNUNCIARE
Commento: Maria, con il suo “Sì” ha permesso di aprire le porte del Paradiso, ha attuato il volere del Padre. Dio attende anche il nostro “sì”, si aspetta che anche noi apriamo il nostro cuore alla sua volontà per essere strumenti del suo progetto d’amore per l’uomo. Come Maria lasciamoci scuotere dalla grazia di Dio che abita in noi e annunciamo a gran voce la gioia del Vangelo che riempie la vita di chi incontra Gesù. La gente ha bisogno di parole e gesti che mostrino il volto buono di Dio.

2° Mistero Gaudioso: LA VISITA DI MARIA A ELISABETTA
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!...". Allora Maria disse: "L'anima mia magnifica il Signore e il mio Spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata... ".
(Lc 1,39-49)

Via: USCIRE
Commento: Maria va a portare il suo aiuto alla cugina Elisabetta. Porta Dio al suo prossimo, l’amore ai fratelli, animata dalla sua grande sensibilità interiore. Si muove in fretta e corre là dove la chiama l’urgenza di un bisogno, con lo slancio che le viene dall’intima gioia … La grazia dello Spirito Santo non comporta lentezze. Usciamo anche noi dalle nostre case, apriamoci all’ascolto e accostiamoci senza timore al fratello sulla soglia per portargli il lieto annuncio: Dio ti ama!

3° Mistero Gaudioso: LA NASCITA DI GESU’ A BETLEMME
Ora mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. ... C'erano in quella regione alcuni pastori... l'Angelo disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia ". (Lc 2,6-)

Via: ABITARE
Commento: In quella piccola, semplice e povera grotta di Nazareth ha inizio la storia del Cristianesimo. Sin da subito Gesù sceglie di abitare le periferie: non nasce in una reggia, ma in una stalla ed i primi a fargli visita non sono re e dignitari, ma una folla di pastori, di povera gente. Per intercessione di Maria, chiediamo a Dio di saper abitare anche noi, come cristiani, i nostri quartieri, le nostre periferie, con una cura particolare nel far sentire la nostra presenza accanto a chi si sente escluso e non amato.
 
4° Mistero Gaudioso: LA PRESENTAZIONE DI GESU’ AL TEMPIO
Quando venne il tempo della purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore... Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio... prese il bambino tra le braccia e benedisse Dio dicendo: "Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza...". Il padre e la madre si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua Madre: "Egli è qui per la rovina e la salvezza di molti in Israele... E anche a te una spada trafiggerà l'anima". (Lc 2,-35)

Via: EDUCARE
Commento: Nonostante la forza dirompente di queste ultime parole di Simeone a Maria, tutto l’episodio lascia trasparire situazioni semplici e famigliari: una coppia di sposi con il figlio in braccio, un anziano che gioisce e abbraccia … un bimbo che cresce e viene educato in un contesto normale. Prendendo a modello la famiglia di Nazareth, preghiamo affinché anche le nostre famiglie diventino luoghi in cui, guidati dall’amore dei genitori, i figli crescano in sapienza, pietà e grazia.


5° Mistero Gaudioso: IL RITROVAMENTO DI GESU’ FRA I DOTTORI AL TEMPIO
Gesù, quando ebbe dodici anni, con Maria e Giuseppe si recò da Nazareth a Gerusalemme secondo l'usanza della festa ebraica; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme senza che i genitori se ne accorgessero. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo
ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: "Figlio, perché hai fatto così? Ecco tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo". Ed egli rispose: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio? " (Lc 2,41-51)

Via: TRASFIGURARE
Commento: E’ questa la prima pagina del Vangelo che, con forza quasi scandalosa, ci presenta il mistero di Gesù: il divino traspare nell’umano e l’umano si trasfigura nel divino. Gesù ha la coscienza di essere Figlio di Dio, secondo la Scrittura, e sin da subito la sua dottrina suscita meraviglia. Chiediamo a Maria che la nostra comunità Flumerese, nutrita e trasformata nella fede grazie alla vita liturgica e sacramentale ed alla preghiera, si lasci trasfigurare per essere testimoni credibili dell’immenso amore del Padre.
 
MISTERI DOLOROSI
Nei misteri dolorosi, Maria è poco presente. La troviamo con le donne di Gerusalemme sulla via del Calvario, secondo la tradizione, e sotto la croce, secondo Giovanni.
Eppure madre e figlio non si sono congedati: lei è lì, con tutta la pienezza di un’umanità sofferente, nell’ora del distacco e dell’apparente conclusione della vita di quel figlio particolare che le era stato donato e che ora le viene sottratto. La pensiamo in silenzio, in attesa di sapere quale sorte subirà il figlio, poi mentre lo segue con le donne verso la croce, ai piedi della croce e, come ce l’ha consegnata la tradizione, mentre accoglie il figlio morto. Nel suo cuore, come dice il Vangelo, Maria sta certamente ripensando a tutto ciò che ha custodito seguendo Gesù.
L’arte e la pietà popolare ci hanno regalato opere insigni che raccontano il dolore straziante di questa madre: pensiamo alle stazioni della Via Crucis, alle Addolorate, alle Pietà, alle deposizioni di cui sono ricche le nostre chiese e i nostri piloni.
Leggiamo questa sera i misteri dolorosi nella chiave dell’umanità di madre e figlio, assumendo la dimensione del silenzio che Maria vive e abita in questi misteri, ripetendo a Dio il suo “Eccomi”.

1° Mistero doloroso: LA PREGHIERA DI GESÙ NELL’ORTO DEGLI ULIVI
Dal Vangelo di Luca:
Uscito, se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: “Pregate, per non entrare in tentazione”. Poi si allontanò da loro e, inginocchiatosi, pregava; “Padre, se puoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà".
Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra.

Via: USCIRE
Commento: Gesù esce dal Cenacolo per la preghiera al Monte degli ulivi. Esce dalla festa in cui ha istituito l’Eucarestia; esce dalla vita che l’ha portato ad incontrare tanta gente e in posti diversi per entrare nel momento culminante della sua vicenda terrena.
Anche a noi è chiesto di uscire: uscire dalla quotidianità, dalla routine, dalla vita tranquilla per aprirci al nuovo anche a costo di qualche rischio; uscire incontro a chi ha bisogno, pregando, per non entrare in tentazione.
Con Maria, che vive in solitudine il dramma delle madri che perdono i figli, chiediamo di vivere con intensità la preghiera di questo mese mariano, per diventare capaci di uscire da noi stessi incontro a Dio e i fratelli.


2° Mistero doloroso: LA FLAGELLAZIONE DI GESU’
Dal Vangelo di Matteo:
Allora il governatore domandò: “Chi dei due volete che vi rilasci?”. Quelli risposero: “Barabba!”. Disse loro Pilato: “Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?”. Tutti gli risposero: “Sia crocifisso!”. Ed egli aggiunse: “Ma che male ha fatto?”. Essi allora urlarono: “Sia crocifisso!”. Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, prese dell’acqua, si lavò le mani davanti alla folla. Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso.

Via: ANNUNCIARE
Commento: In questo passaggio della passione, Gesù annuncia un modo nuovo di essere uomini, accettando senza ribellioni ingiustizie e sofferenze e proclamando, senza parole, ciò che veramente vale nella vita.
E’ nel modo in cui accogliamo e viviamo il dolore che inevitabilmente attraversa la nostra esistenza, che possiamo diventare annunciatori di un mondo nuovo.
Con Maria, che in silenzio guarda coprirsi di piaghe quel corpo che ha generato, chiediamo di diventarne capaci.
 
3° Mistero doloroso: L’ INCORONAZIONE DI SPINE
Dal Vangelo di Matteo:
Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la corte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: "Salve, re dei Giudei!" e, sputandogli addosso gli toglievano di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo così schernito, lo portarono via per crocifiggerlo.

Via: TRASFIGURARE
Commento: Un re con una corona non d’oro, ma di spine; con un mantello recuperato da qualche parte, senza potere: ecco come si presenta Gesù alla gente che lo attende re di Israele, che l’aveva ascoltato, accompagnato nei momenti belli. Sono lontani quei momenti. E’ lontana la trasfigurazione sul Tabor. Ora è l’uomo dei dolori che ben conosce il patire, come dice Isaia. Eppure questa è una nuova trasfigurazione: Gesù indica una regalità diversa, che passa dalla derisione, dal disprezzo, dal disonore, dal fallimento… e attraversa le periferie del dolore umano…
Con Maria, che assiste a tutto questo, impariamo anche noi a riconoscete il Cristo sofferente e l’umanità vera nel dolore e nell’abbrutimento umano.

4°mistero doloroso: LA SALITA DI GESU’ AL CALVARIO
Dal vangelo di Giovanni:
Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Golgota, dove lo crocifissero.
Dal Vangelo di Luca:
C'erano anche alcune donne, che stavano ad osservare da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome, che lo seguivano e servivano quando era ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.

Via: ABITARE
Commento: I Vangeli non dicono esplicitamente che nel gruppo delle donne c’era anche Maria, ma la tradizione l’ha sempre dato per scontato: tra le donne, che vivono fino in fondo la fedeltà al maestro, Maria è presente. E’ lì, per abitare il calvario, la sofferenza, l’umanità annientata e disprezzata. La madre, come in tutto il percorso della via dolorosa, abita la solitudine, confortata dalla vicinanza delle altre donne. Le donne e Maria non si tirano indietro; non ci sono scuse o paure per recedere dal portare a termine il cammino intrapreso. Da Maria e dalle donne, impariamo ad abitare la nostra vita e le nostre scelte con fedeltà, fino in fondo, a qualunque costo.


5° Mistero doloroso: LA MORTE DI GESU’ IN CROCE
Dal vangelo di Giovanni:
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo:
«Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

Via: EDUCARE
Commento: Sotto la croce, Maria amplia la maternità, vissuta prima con Gesù, verso Giovanni e l’umanità: esce da una dimensione limitata per aprirsi al mondo. Una preoccupazione umana di Gesù nell’affidare sua madre al discepolo, o una missione spirituale della Madre nei confronti dei discepoli e della Chiesa? In ogni caso, è bello pensare che, prima di andarsene, Gesù ci lascia una lezione di vita, affidandoci gli uni agli altri. Una lezione educativa da maestro, nel momento in cui l’insegnamento non passa più dalle parole ma dalla testimonianza. E Maria assume la dimensione educativa di Madre della Chiesa, come la definisce il Concilio. Chiediamo con lei di imparare ad educare più con i gesti e la testimonianza che con le parole.
 
MISTERI GLORIOSI
Sul calvario Gesù ci aveva affidati a Maria, madre nostra e di tutta l’umanità. Pregando i misteri gaudiosi, ritroviamo Maria nella dimensione di madre della chiesa e nostra compagna di viaggio sulle strade della vita; pensando alle cose grandi che l’Onnipotente ha fatto in lei; sentiamo il bisogno di allungare il passo per camminarle vicino.
Santa Maria, donaci la gioia di intuire, pur fra le foschie del percorso, le speranze del giorno nuovo che nasce dalla risurrezione di tuo figlio.

1° Mistero glorioso: LA RESURREZIONE DI GESU’
Dal vangelo di Luca:
«Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, le donne si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato"»


Via: TRASFIGURARE
Commento: Cristo è risorto: è questa la buona notizia che accende in noi la speranza, come è avvenuto per gli apostoli. Se Cristo non è risuscitato, vana è la nostra fede, dice Paolo ai Corinzi.
Ma Cristo è veramente risorto ed è trasfigurato in un’esistenza totalmente diversa da prima, su cui la morte non ha più potere.
Con Maria, che ascolta i racconti di chi ha di nuovo incontrato Gesù, viviamo la certezza della nostra fede, che ci porta a camminare verso l’unione totale e definitiva con il Signore risorto e tutti i nostri cari.


2° Mistero glorioso: L’ASCENSIONE DI GESU’ AL CIELO
Dagli Atti degli Apostoli:
Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n'andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: "Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo".

Via: ABITARE
Commento: perché guardare al cielo? Il Signore risorto non è lontano, anzi, egli abita con noi. Perché rimanere tristi? Non siamo soli: è con noi lo spirito del risorto. Perché disperare nei giorni tristi? Abitiamo la terra, la vita, il lavoro, la famiglia, le amicizie, con la gioia di Maria, che ha certo sofferto la perdita del figlio, ma ora fa un’esperienza intensa della nuova esistenza del Figlio glorificato.


3° Mistero glorioso: LA DISCESA DELLO SPIRITO SANTO SU MARIA E GLI APOSTOLI
Dagli Atti degli Apostoli:
Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.

Via: USCIRE
 
Commento: La discesa dello Spirito Santo, con i doni che rendono forti gli apostoli riuniti in preghiera, segna l’inizio dell’evangelizzazione; gli apostoli escono fisicamente dal luogo in cui sono riuniti, escono dalle paure e dall’incertezza che li ha accompagnati dopo l’ascensione e partono per la missione. Maria è con loro, Madre dell’umanità, Madre della Chiesa.
Maria, madre e maestra degli apostoli, rendici capaci di uscire dalle nostre comunità sicure ed andare incontro al bisogno di grandezza, di bellezza, di Dio che segna il mondo di oggi.
 A cura di F.A. 



4°mistero glorioso: L’ASSUNZIONE DI MARIA IN CIELO
Dal vangelo di Luca:
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente.
Dal Catechismo della Chiesa Cattolica:
La santissima Vergine Maria, dopo aver terminato il corso della sua vita terrena, fu elevata, corpo e anima, alla gloria del cielo, dove già partecipa alla gloria della risurrezione del suo Figlio, anticipando la risurrezione di tutte le membra del suo corpo.
Via: EDUCARE
Commento: A partire dal IV-V secolo, la Chiesa ha celebrato il passaggio di Maria dalla vita terrena a Dio con la festa della Dormitio o assunzione. E’ così forte la vicinanza di Maria a suo figlio, che i credenti non hanno potuto rinunciare a pensarla in una dimensione diversa da quella dei comuni mortali, con un ricongiungimento immediato a suo figlio.
Nelle nostre chiese, l’Assunta è sempre rappresentata in atto di guardare al cielo o di indicarlo con una mano. Maria è quindi vista come colei che indirizza alla vita vera, che indica la strada, che educa a percorrere il cammino definitivo. Chiediamo di lasciarci educare da Maria ad alzare lo sguardo dalle nostre fragilità e guardare con fiducia verso l’alto.

 
5° Mistero glorioso: L’INCORONAZIONE DI MARIA VERGINE NELLA GLORIA DEGLI ANGELI E DEI SANTI
Dal libro dell’Apocalisse: Nel cielo apparve poi un segno grandioso:   una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.
Dal Catechismo della Chiesa cattolica: “Infine, l'immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria col suo corpo e con la sua anima, e dal Signore esaltata come la Regina dell'universo, perché fosse più pienamente conformata al Figlio suo, il Signore dei dominanti, il vincitore del peccato e della morte.

Via: ANNUNCIARE
 

Commento: Nella donna dell’Apocalisse, la chiesa ha riconosciuto Maria regina, incoronata di stelle e vestita di luce. Con questa immagine, la preghiera del Rosario riassume la vicenda di Maria, la ragazza di Nazareth a cui un giorno l’invito di Dio ha cambiato radicalmente al vita. E allora concludiamo la preghiera ripensando proprio all’inizio della sua vicenda: a quell’angelo che le appare e le annuncia che cosa sarà di lei. La ragazza di Galilea che ha detto sì è vicina ora a suo figlio, inseparabile da lui, e noi siamo certi di poterci rivolgere a lei come mediatrice. Dicendo sì nella vita di ogni giorno, là dove viviamo, si aprirà anche per noi la via della santità.
 
MISTERI DELLA LUCE
In questi misteri, tranne che a Cana, la presenza di Maria rimane sullo sfondo. I Vangeli accennano appena a qualche sua presenza occasionale in un momento o nell’altro della predicazione di Gesù e nulla dicono di un’eventuale presenza nel Cenacolo al momento dell’istituzione dell’Eucaristia. Ma la funzione che Maria svolge a Cana accompagna, in qualche modo, tutto il cammino di Cristo.
La rivelazione, che nel Battesimo al Giordano è offerta direttamente dal Padre ed è riecheggiata dal Battista, a Cana sta sulla bocca di Maria, e diventa la grande ammonizione materna che Ella rivolge alla Chiesa di tutti i tempi: "Fate quello che vi dirà". È ammonizione, questa, che ben introduce parole e segni di Cristo durante la vita pubblica, costituendo lo sfondo mariano di tutti i “misteri della luce" (RVM, n. 21).

1° Mistero della Luce: IL BATTESIMO DI GESU’ AL GIORDANO
In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?». Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto». (Mt 3,13-17)
Via: USCIRE
Commento: Il Battesimo al Giordano segna l’inizio della rivelazione di Gesù. La novità sorprendente è il fatto che il Figlio di Dio si presenta dentro un popolo di peccatori, mettendosi in fila con loro. Poi i cieli si aprono e si stabilisce la «comunicazione» tra Cielo e terra: qui sulla terra è venuto Colui che raccoglie il grido degli uomini e lo presenta al Padre. Usciamo anche noi dai nostri pregiudizi. Mettiamoci in un atteggiamento di ascolto ed evitiamo giudizi affrettati e sommari nei riguardi delle persone che, per varie ragioni, si trovano oltre la soglia delle nostre chiese.

2° Mistero della Luce: LE NOZZE DI CANA
In quel tempo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino". E Gesù rispose: “Non è ancora giunta la mia ora". La madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà". Vi erano là sei giare di pietra contenenti ciascuna due o tre barili: Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le giare”… E come ebbe assaggiata l'acqua diventata vino, il maestro di tavola che non sapeva di dove venisse chiamò lo sposo e gli disse: "… hai conservato fino ad ora il vino buono". Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. (Gv 2, 1-12)
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Commento: In questa gioiosa festa di nozze Gesù compie il primo miracolo e, cambiando l'acqua in vino, apre alla fede il cuore dei discepoli. Tutto ciò avviene grazie all'intervento di Maria, prima dei credenti e madre che non dubita dell’amore filiale. Chiediamo a Maria che la nostra comunità  flumerse sia luogo in cui ci si prende cura dei fratelli in difficoltà, luogho in cui si educa alla vita ed all’amore verso Dio e verso tutte le sue creature, luoghi capaci di generare ancora la fede.

3° Mistero della Luce: LA PROCLAMAZIONE DEL REGNO DI DIO
Gesù si recò nella Galilea predicando il Vangelo di Dio e diceva: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo”. (Mc 1,14-15)
Via: ANNUNCIARE
Commento: Gesù annuncia l'avvento del Regno di Dio e invita alla conversione rimettendo i peccati di chi si accosta a Lui con umile fiducia. E’ l’inizio del ministero di misericordia che Egli continuerà ad esercitare fino alla fine del mondo, specie attraverso il sacramento della Riconciliazione affidato alla sua Chiesa.
Animati da un profondo spirito missionario, annunciamo con umiltà, ma anche con fermezza, la nostra fede nello spazio pubblico che abitiamo per accendere nel fratello lontano il desiderio di conoscere Gesù.
 
4° Mistero della Luce: LA TRASFIGURAZIONE DI GESU’
Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. E, mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui... venne una nube e li avvolse … dalla nube uscì una voce, che diceva:
«Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo». (Lc 9,28-35)

Via: TRASFIGURARE
Commento: la Trasfigurazione è avvenuta, secondo tradizione, sul Monte Tabor. La gloria della Divinità sfolgora sul volto di Cristo, mentre il Padre lo accredita agli Apostoli estasiati perché lo ascoltino e si dispongano a vivere con Lui il momento doloroso della Passione, per giungere con Lui alla gioia della Risurrezione e a una vita trasfigurata dallo Spirito Santo. Lasciamoci trasfigurare anche noi dall’azione dello Spirito Santo. Proviamo ad assumere lo stile di Gesù e domandiamoci, ogni giorno: “Signore, che cosa vuoi che io faccia?”.


5° Mistero della Luce: L’ISTITUZIONE DELL’EUCARISTIA
Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti. In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio». (Mc 14,22-25)

Via: ABITARE
Commento: Cristo si fa nutrimento con il suo Corpo e il suo Sangue sotto i segni del pane e del vino, testimoniando «sino alla fine» il suo amore per l'umanità, per la cui
salvezza si offrirà in sacrificio. Nell’ultima cena ci invita anche a credere di più e ad amare di più dando concretezza alla nostra fede. Per intercessione di Maria chiediamo che la nostra chiesa sia sì casa di preghiera, ma anche rifugio sicuro per l’umanità ferita, ospedali da campo pronte a curare le ferite dei bisognosi dopo le «battaglie della vita».





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