martedì 28 febbraio 2023

PREGHIERA DI MARTEDI' 28 FEBBRAIO DELLA PRIMA SETTIMANA DI QUARESIMA

 Aiutami, Signore, a vendere quanto posseggo per seguire te. 

La proposta del vendere tutto per seguire il Signore Gesù e raggiungere la conformità a Lui potrebbe risultare, a prima vista, gravosa. Ma nella mentalità e nelle parole di Gesù appare in una luce ben diversa. Quando si tratta di autentici beni da lasciare Egli dà garanzia: "Voi che avete lasciato tutto, riceverete il centuplo". Quando, invece, si tratta di vendere delle cose inutili, dobbiamo convenire che quanto prima si riesce a sbarazzarsi di esse, tanto prima ci si arricchisce. La vanità è altro grande vizio, abito comune e molto sporco che si attacca sulle nostre spalle e di cui difficilmente riusciamo a liberarci. E come un liberarsi della propria pelle, perché la vanità ci gonfia, ci ingrassa come una palla che, per nulla, rimbalza sempre, facendo ostentazione di sé. "Cos'hai che non hai ricevuto e se l'hai ricevuto perché ti vanti come se non l'avessi ricevuto?". Così si legge nella Scrittura. Il vanitoso è colui che, interiormente, è un ipocrita ed un ladro perché si appropria di cose non sue e non riesce a ringraziare Colui che gli ha donato tutto. Soprattutto la grazia non è un dono che nasce dall'uomo. È il dono disceso dal cielo, maturato nel cuore di Dio, immesso nella nostra vita dall'amore dello Spirito Santo. Il vanitoso, invece, è colui che non sa vedere e riconoscere che senza aiuto divino non sa né può fare nulla. Vanità è sinonimo di nullità. La grazia, invece, è sinonimo di ricchezza. 

Non voglio gloriarmi di altro, Signore, se non delle mie debolezze.

 Ammirerò maggiormente la ricchezza dei tuoi beni. 

 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 


 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

 

So di non essere degno del banchetto che hai preparato: 

e chi può dire di essersi meritato
un posto alla tua tavola?
So di esser stato raccolto ai crocicchi delle strade:
mi hai mandato a cercare assieme alla folla dei poveri, 

dei peccatori e degli emarginati.
So bene di non essere presentabile al tuo cospetto: 

con il mio passato, con la mia sporcizia, con la mia infedeltà: 

non sono certo un invitato attraente.
Ma tu mi chiedi solamente 

di lasciarmi trasformare dal tuo amore, 

dalla tua misericordia e di indossare
la veste nuziale che mi è stata preparata.
Rifiutarla significa non accogliere il Tuo invito,
il Tuo dono, la Tua benevolenza,
il regalo che con tanta gioia per me hai preparato.


 

IMPEGNO  DEL GIORNO:

 

Evitare una maldicenza.

lunedì 27 febbraio 2023

Seconda fase di formazione per i cresimandi

 

Ha  avuto inizio lo scorso  autunno la preparazione  al Sacramento della Cresima di un gruppo di 14  adolescenti di Flumeri. 

Nel percorso di formazione ci sono varie tappe, strutturate in tre  fasi della durata complessiva di circa  due anni. Esse demarcano decisioni importanti lungo il cammino affinché i giovani si possano impegnare consapevolmente di fronte al nostro Vescovo  Sergio Melillo e a tutta la comunità parrocchiale. 

1° fase: di FORMAZIONE: durante i vari incontri sono state illustrate la fede,   l'  amore di Dio, l' Eucaristia, il peccato, la Parola, la Messa e la Preghiera, Successivamente è stato spiegato il significato della Cresima, il ruolo dei padrini,  poi è seguita  la decisione personale, libera, con l’iscrizione da parte del candidato. 

2° fase: PREPARAZIONE:  "Quaresima"  il tempo forte che prepara alla Pasqua, culmine dell’Anno liturgico e della vita di ogni cristiano. Durante questa fase i cresimandi si confronteranno sui  seguenti temi: PENITENZA E RICONCILIAZIONE-IL DIGIUNO-LA PREGHIERA DIVENTA PIU' INTENSA-LA CARITA' VERSO IL PROSSIMO

Dopo la Pasqua si proporranno argomenti come: AFFETTIVITA'- AMICIZIA -AUTORITA' -RELAZIONI -FAMIGLIA 

3° fase: Il parroco don Claudio Lettieri, con tutta la comunità parrocchiale, i cresimandi e i padrini si prepareranno alla CELEBRAZIONE DELLA CONFERMAZIONE.                


Ma qual è il messaggio essenziale della Cresima?

•    La Cresima è un dono attraverso il quale la persona può sperimentare la presenza e la vicinanza personale di Dio.

•    Questo dono diventa un compito. Si tratta di rispondere a questa vicinanza di Dio: a parole e a fatti, nelle feste e nel quotidiano.

•    La celebrazione della Cresima rende visibile la decisione consapevole per la fede cristiana. I cresimandi testimoniano apertamente di credere in Dio e di prendere sul serio l'amicizia con Gesù Cristo. I cresimandi dimostrano di voler proseguire il cammino iniziato con il Battesimo. Solo attraverso la decisione libera e consapevole si può sviluppare il Sacramento.

•    La celebrazione della Cresima conferma il cammino di fede  intrapreso a partire dal Battesimo e rafforza per il presente ed il cammino a venire. Come cristiani, tutti,  siamo incaricati di tramandare la Parola di Dio, di renderla visibile nel mondo in modo che altri desiderino fare esperienze di fede.

•   La celebrazione della Cresima inserisce insieme al Battesimo e all'Eucaristia nella comunità della Chiesa, cioè nella comunità parrocchiale e nella comunità di tutti i credenti, che può essere vissuta anche in altre occasioni ed in altri luoghi (per esempio nelle associazioni cattoliche, nelle comunità religiose, nelle case per la formazione ecc..).

 Per questo i giovani, A. SIMONE, C. BERNARDO, C. GERARDO, G. FRANCESCO PIO, G. GIOVANNI,G. KIARINA, G. VINCENZA, M. CLOTILDE, M. ELISA, N. NOEMI, P.MARIA PIA, S. GIUSY, S. MICHELE, e V. NICOL dovranno interiorizzare che essere cresimato significa IMPEGNARSI

a vivere da cristiano nel quotidiano e a dare testimonianza della mia fede;

a guardare al prossimo e ai suoi bisogni;

a celebrare la fede insieme ad altri.

Tutti abbiamo il compito di contribuire affinché questa comunità parrocchiale  flumerese trasmetta la buona novella e sia luogo di incontro con il Signore.  Tutti i battezzati sono inviati a vivere ed agire in nome del Signore Gesù Cristo nelle funzioni Profetica, regale e sacerdotale.

I Sacramenti non sono celebrazioni occasionali, ma sono in relazione alla vita di fede, operano nella vita e la trasformano. 

Il Concilio Vaticano Secondo (1962-1965) sottolinea che i Sacramenti sono in ordine alla salvezza dell'uomo, all'edificazione del Corpo di Cristo e all'adorazione di Dio. I Sacramenti presuppongono la fede, la nutrono e la rafforzano e sono un segno di fede. Perciò il Concilio precisa che i credenti debbano comprendere in modo semplice i segni sacramentali. Così possono avvicinarsi con piena dedizione a quei Sacramenti che sono istituiti come nutrimento per la vita cristiana (Sacrosantun Concilium  59).

In ogni celebrazione di un Sacramento incontriamo Dio, con e in Gesù Cristo l'uomo. La comunità della Chiesa è al servizio di questo incontro tra Dio e l'uomo. Ed i Sacramenti non sono celebrazioni occasionali con i rispettivi atti simbolici, ma sono in relazione alla vita nella fede, nella quale si manifestano e trasformandola.

Si ribadisce l'  INTENDO della catechesi di preparazione alla Cresima

Nella preparazione alla Cresima si riflette sul percorso di vita e di fede dei cresimandi. I giovani  vengono accompagnati e sostenuti nella loro ricerca di senso. Essi scoprono l'agire di Dio nella loro vita e prendono confidenza con luoghi di fede cristiana vissuta. In questo confronto riflettono sulla vocazione battesimale e su come vogliano vivere la vita da cristiani. Nella celebrazione della Cresima vengono rafforzati per questo mandato. (cfr. anche Sacrosantum Concilum  59) 

F.A.

Cenni storici 

La Cresima in origine faceva parte dei riti del rituale del Battesimo e rappresentava il suggellamento e la conferma del rito sull'acqua: l'imposizione delle mani da parte del Vescovo e l'unzione con l'olio crismale esprimevano il suggellamento con lo Spirito Santo. I battezzati e i cresimati con Cristo erano inseriti a pieno titolo nella comunità della Chiesa, chiamati, a rendersi responsabili e a partecipare attivamente sia nella comunità che nel mondo.

Attualmente intercorre un periodo  tra Battesimo e Cresima, la divisione avvenne nel quarto secolo e nel  Concilio di Firenze (1439), la Cresima venne nominata come Sacramento a sé. In seguito,  alla divisione tra Battesimo, Cresima ed Eucaristia, nel XX secolo  si aggiunge il fatto che l'Eucaristia fosse amministrata prima della Cresima. Quindi  la sequenza originaria dei Sacramenti dell'iniziazione cristiana non esiste più - tranne nei casi dell'iniziazione cristiana degli adulti o nell'inserimento nella comunità di bambini in età scolare.

F.A.

PREGHIERA DI LUNEDI' 27 FEBBRAIO PRIMA SETTIMANA DI QUARESIMA



Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli. 

Quando si costruisce una casa, il primo impegno è quello di porre solide fondamenta. La Scrittura insegna, infatti, che non bisogna mai costruire sulla sabbia ma sulla roccia. Noi sappiamo che la roccia autentica e indistruttibile è Gesù. Viene chiamato "la pietra scartata dai costruttori" che nel piano di Dio è diventata pilastro portante. Il primo abito indossato da Gesù per la lotta ed il primo abito che noi tutti dobbiamo indossare è quello dell'umiltà. Allo stesso modo il primo abito di cui dobbiamo spogliarci è quello della superbia. È scritto anche di Maria che "piacque per la sua umiltà". Del superbo, invece, si può dire quello che si legge nella Scrittura a proposito della grande statua che aveva la testa d'oro e tutto il corpo di materiale pregiato. Ma aveva i piedi di creta. La pietra distaccatasi dal monte, colpì i piedi e la statua andò in frantumi. Anche Satana, detto Lucifero, Angelo portatore della luce, cadde dal cielo a causa della sua superbia. Voleva portare la "sua" luce, non quella di Dio. Vizio capitale è la superbia, capace di mandare in rovina non soltanto una persona ma, nel caso fosse il vizio di un capo, anche tutti i sudditi di quel capo. Sta scritto che Dio resiste ai superbi e dà la sua grazia agli umili. 

L'umiltà è quel bene sommo che unisce Dio all'uomo e l'uomo a Dio. 

Devo pur affermare di me: "Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me". 

 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 

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PREGHIERA PER LA QUARESIMA

 

Gesù ci ha chiamati per vivere nell’amore...
riconosco che il mio è assai debole.
Guariscimi dalle piaghe provocate
dalla mancanza di amore, dai peccati
che mi impediscono di amarti sopra ogni cosa.
Guarisci la mia anima da tutti i fardelli
che si sono accumulati nella mia giovinezza!
Fa’ che la fiamma dell’amore, allontani da me
le tenebre e sciolga il ghiaccio del male!
Rendi il mio amore pienamente capace
di amare con tutto il cuore ogni persona,
anche quelli che mi hanno offeso!
Perdonami l’invidia e la gelosia con cui
ho reso pesante la mia vita e quella altrui!
Fa’ che la grazia della fiducia in Te allontani
ogni sfiducia ed ogni sorgente di paura!
Risanami dal mio ateismo che manifesto
nel parlare, nel pensare, nell’agire!
Gesù, guarisci l’amore nella mia famiglia,
perché assomigli all’amore che regnava nella tua!
Guarisci l’amore tra i coniugi, tra figli e genitori.
Gesù, guarisci l’amore di tutti gli uomini
che vivono nel mondo

 


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IMPEGNO DEL GIORNO:

Abbandonare con generosità un puntiglio

 

 


 

domenica 26 febbraio 2023

PREGHIERA DEL 26 FEBBRAIO 1^ DOMENICA DI QUARESIMA

 


Ti ho osservato nella lotta contro Satana e ti ho ammirato.


 La prima condizione che viene richiesta all'uomo per giungere alla "conformità" a Cristo Gesù è quella dello spogliarsi dei propri abiti e rivestirsi degli abiti di Cristo. È il cammino inverso che Gesù ha fatto e di cui parla l'apostolo Paolo. Egli scrive che il Signore Gesù "pur essendo di natura divina non ritenne per sé gelosamente la sua uguaglianza con Dio ma spogliò se stesso assumendo la condizione di servo". Egli, dunque, si spogliò dei suoi abiti divini ed indossò gli abiti umani. I suoi abiti divini erano di immenso splendore, "bianchi come la neve". Il suo volto era luminoso "come il sole". Ma egli si fece servo. Noi, servi, dobbiamo spogliarci dei nostri abiti, di tutti i nostri abiti che non sono luminosi né candidi. Gli atleti che devono affrontare un combattimento si spogliano dei loro abiti pesanti. Gesù, il Figlio di Dio fattosi uomo, intraprese la lotta contro Satana che lo sfidò con la triplice tentazione per verificare se veramente fosse il Figlio di Dio. Satana non sapeva che veramente Gesù era il Figlio di Dio. Se l'avesse saputo non si sarebbe avvicinato a lui per tentarlo. Dobbiamo associarci a Gesù nel combattimento e sostenere la lotta contro Satana che, comunque, vuole ostacolare il nostro cammino di "configurazione" a Cristo. Per combattere e per riuscire vittoriosi nella lotta, con l'aiuto di Dio, dobbiamo spogliarci dei nostri abiti pesanti, laceri, sporchi e, come dice l'apostolo Paolo, dobbiamo rivestirci dell'armatura di Dio. Nella lotta quotidiana dobbiamo fare sempre riferimento alla volontà di Dio. Così, infatti, rispose Gesù a Satana. Dobbiamo essere decisi nell'impegno a "servire soltanto a Dio" in parole ed in opere. 

Sarà mio elmo la fede, Signore Dio, e l'amore grande verso di te. 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 


 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

 

Mi hai chiamato, Dio dei miei padri, 
ad uscire dalla palude del peccato 
perché volevi che io provassi la gioia luminosa di una prateria, 
ove è possibile giacere, saltare, correre e cantare. 
Mi hai strappato dalla schiavitù antica 
per farmi vivere nella libertà. 
Ed io, o Signore, sono un uomo inquieto 
perché la libertà è una gioia, ma anche un tormento. 
Ad ogni passo sono costretto a scegliere fra il bene e il male, 
fra il peccato e la grazia, fra la tua parola e quella del maligno, 
fra la polvere delle stelle e il fango della terra. 
Quanta fatica, o Signore, 
hai messo nelle mie mani con la libertà! 
Tu intanto stai in silenzio a guardare la mia libertà. 
Stai a guardare le scelte che compio e i passi che faccio. 
Se cado, per una scelta sbagliata, 
con dolcezza mi rialzi e continui a guardarmi. 
Se resto in piedi per una scelta giusta 
sorridi e continui a guardarmi. 
Sei un Dio fuori di ogni immaginazione! 
Vuoi che cammini da me 
perché non sei né un dittatore o un plagiatore 
e nemmeno un carceriere che impedisce ogni mio passo, 
ma un Dio che ama solo e sempre chi è uomo libero 
e si fa perciò responsabile di sè e degli altri. 
In Paradiso ci arriverò perché voglio 
e perché faccio quello che è necessario 
e non perché ci sono costretto da te. 
La mia libertà di scelta 
è anche la grazia più bella che mi hai offerto 
perché mi fa uguale a te, Dio, 
appassionato amante della libertà. Amen

 


 IMPEGNO DEL GIORNO:

 

Parlare piano, con gentilezza

 

 


sabato 25 febbraio 2023

Percorso dei giovani cresimandi


Ieri sera venerdì 24 febbraio alle ore 21:00 presso la Chiesa Madre la mejo gioventù flumerese ha pregato con Gerardo Luisi, animatore della comunità del "Rinnovamento nello Spirito Santo" della parrocchia di Grottaminarda. 

In uno degli ultimi incontri del corso di cresima è stato affrontato il tema della preghiera. Che senso ha pregare? Come si fa a pregare? Ma Dio mi ascolta? Perché credere e pregare? Quali sono le cose che possono migliorare la preghiera nella propria comunità e nel proprio gruppo?

Quale migliore occasione per offrire valide risposte se non quella di vivere l’esperienza forte dell’Adorazione Eucaristica? Dove ci si trova a tu per tu con Gesù?  Il dialogo con Gesù, è alla base di ogni vera esperienza di fede.

Siamo in tempo di Quaresima, anche gli incontri di questo periodo quaresimale accompagneranno i ragazzi alla celebrazione del Sacramento della Confermazione.

La preparazione dei cresimandi ha avuto inizio lo scorso anno, con Gerardo, i ragazzi hanno vissuto ed espresso la bellezza della Chiesa, dono grande dello Spirito Santo per la crescita spirituale ed umana di ogni uomo. Sono state tante le tematiche presentate che hanno messo al centro la dimensione della Chiesa in tutte le sue forme. La Chiesa di cui si fa esperienza nella propria comunità parrocchiale.  Questo grazie al parroco don Claudio Lettieri che ha offerto la sua , ma anche l’ opportunità di  tanti altri  interventi educativi e formativi  segno di unità e  guida che orienta il cammino.

I ragazzi sono stati presentati a sua Eccellenza il vescovo Sergio Melillo e a tutta la comunità,  presso la chiesetta di San Rocco di Flumeri, il 21 febbraio.

 Impareranno a conoscere meglio il nostro Vescovo in quanto è stata una sua esplicita richiesta di trascorre con loro, non sole le funzioni liturgiche, ma anche momenti di convivialità.

Quella che si continuerà ad offrire ai ragazzi della Cresima, in questa fase conclusiva della loro preparazione, è una visione della bellezza della Chiesa, così grande e meravigliosa e così bisognosa della misericordia del Padre per continuare il suo cammino. In questa Chiesa i giovani saranno chiamati, a breve, a confermare la loro fede che coinvolge così tanto l’intera comunità. Per questo, per la buona riuscita, occorre la partecipazione di tutta una comunità educante che prende parte alla formazione che è il punto di forza del cammino e che viene descritta in ogni sua parte grazie alla catechesi di don Claudio. Il nostro parroco ha iniziato a “socializzare” già due delle Costituzioni dogmatiche, la De Verbum e la Sacrosantum Concilum.

Nella logica del preparare- formare con i  cresimandi, nei prossimi incontri, si approfondirà  il significato del cammino, come si vive in gruppo, il camminare e decidere insieme che cosa si farà mentre si cammina. 

LINK => PER  ADORAZIONE INDIVIDUALE                           LINK => ADORAZIONE PERSONALE

F.A.

PREGHIERA DI SABATO DOPO LE CENERI


Fa', o Signore, che io venga da te che sei somma Sapienza!


Uno dei punti fondamentali dell'insegnamento di Gesù è che non si può servire a due padroni. Dio non ammette le doppiezze negli animi né il barcamenarsi tra promesse ed infedeltà. Egli stesso è il Dio fedele: fedele a se stesso, fedele verso tutti gli uomini nelle sue promesse. Non è bugiardo, non tradisce, non inganna mai nessuno. La vita dell'uomo, invece, è spesso pari ad un gioco d'azzardo o gioco d'interesse. Facilmente l'uomo si lascia sedurre ed ingannare da promesse allettanti che partono da menti e da cuori menzogneri. All'uomo piace rischiare e, spesso, riesce a trincerarsi dietro facciate avvenenti che nascondono tanti inganni. La menzogna e l'infedeltà spesso convivono con l'uomo. Per andare da Gesù è necessario cambiare totalmente tutti gli abiti del proprio vivere: la mentalità acquisita, le convinzioni inveterate, le abitudini, le consuetudini, i modi di essere e di pensare collegati a tradizioni, ad insegnamenti o a calcoli di vario interesse. Ci fa pensare, invece, che per entrare nella vita nuova bisogna immergersi totalmente in Cristo stabilendosi nella novità assoluta, anche tenendo presente che non si può mettere il vino nuovo in otri vecchi né cucire un pezzo di stoffa nuova su un abito vecchio. Di Dio e di Gesù sta scritto: "Ecco, io faccio nuove tutte le cose". 

Donami, Signore, un cuore nuovo, metti in me, Signore, uno spirito nuovo. 

 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 


 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

 

Mio Dio, quanto mi rammarico
di non aver capito nulla della vita,
di aver tentato di capire cose
che era inutile capire.
La vita non consiste nel capire, ma nell’amare. 
Fa’ mio Dio che non sia troppo tardi! 
Che l’ultima pagina non sia ancora scritta. 
E’ stato un deserto la mia vita,
perché non ti ho conosciuto. Fa’ che il deserto fiorisca.
Che ogni minuto che mi resta
sia consacrato a Te. Che io sia nelle tue mani
come fumo portato dal vento.

 

(Alexis Carrel)

 


 

IMPEGNO DEL GIORNO:

 

Rinunciare a vedere un libro, uno spettacolo.


LA LITURGIA DEL GIORNO domenica 26 febbraio 2023

I DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui, lo libererò e lo renderò glorioso.
Lo sazierò di lunghi giorni e gli farò vedere la mia salvezza. (Sal 90,15-16)

Non si dice il Gloria.

Colletta
O Dio, nostro Padre,
con la celebrazione di questa Quaresima,
segno sacramentale della nostra conversione,
concedi a noi tuoi fedeli
di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo
e di testimoniarlo con una degna condotta di vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.


PRIMA LETTURA
La creazione dei progenitori e il loro peccato.

Dal libro della Gènesi

Il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.
Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.
Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male».
Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE
Rit: Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.

SECONDA LETTURA
Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato.
Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.

Parola di Dio.


Forma breve (Rm 5,12.17-19):

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato.
Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 4,4b)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO
Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, abbiamo intrapreso il cammino della Quaresima, segno sacramentale della nostra conversione. Chiediamo di essere docili al messaggio di salvezza per giungere pienamente trasformati alla santa Pasqua.
Preghiamo insieme e diciamo: Guidaci, Padre, con il tuo Spirito.

1. Per tutti i battezzati: sorretti dallo Spirito di fortezza, seguano Cristo nel deserto della prova per superare con la forza della fede ogni tentazione. Preghiamo.
2. Per papa N. e tutti i pastori della Chiesa: illuminati dallo Spirito di sapienza, con la parola e con la vita aiutino i fratelli a perseverare nell’adorazione dell’unico Dio. Preghiamo.
3. Per i catecumeni: sostenuti dallo Spirito di intelletto, in questi quaranta giorni si dedichino alla preghiera e alla meditazione della Parola. Preghiamo.
4. Per le nostre famiglie: guidate dallo Spirito di amore, riscoprano la dimensione domestica della fede nell’ascolto del Vangelo, nella preghiera e nell’accoglienza reciproca. Preghiamo.
5. Per noi qui riuniti in assemblea: rivestiti dello Spirito di santità, attingiamo da Cristo, vincitore del maligno, la forza per non lasciarci sedurre dagli idoli del mondo e obbedire unicamente alla Parola che salva. Preghiamo.

Colma delle tue benedizioni, Signore, questo popolo in cammino verso la Pasqua; tu che provvedi ai tuoi figli il pane quotidiano, fa’ che non si stanchino mai di cercare il Pane vivo disceso dal cielo, Gesù Cristo, tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte
Si rinnovi, o Signore, la nostra vita
e con il tuo aiuto si ispiri sempre più
al sacrificio che santifica l’inizio della Quaresima,
tempo favorevole per la nostra salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
Le tentazioni del Signore

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Astenendosi per quaranta giorni dagli alimenti terreni,
egli dedicò questo tempo quaresimale
all’osservanza del digiuno
e, vincendo tutte le insidie dell’antico tentatore,
ci insegnò a dominare le suggestioni del male,
perché, celebrando con spirito rinnovato il mistero pasquale,
possiamo giungere alla Pasqua eterna.
E noi, uniti alla moltitudine degli angeli e dei santi,
cantiamo senza fine l’inno della tua lode: Santo, ...

Antifona di comunione
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. (Mt 4,4)

Preghiera dopo la comunione
Ci hai saziati, o Signore, con il pane del cielo
che alimenta la fede,
accresce la speranza e rafforza la carità:
insegnaci ad aver fame di Cristo, pane vivo e vero,
e a nutrirci di ogni parola che esce dalla tua bocca.
Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo
Scenda, o Signore, sul tuo popolo
l’abbondanza della tua benedizione,
perché cresca la sua speranza nella prova,
sia rafforzato il suo vigore nella tentazione
e gli sia donata la salvezza eterna.
Per Cristo nostro Signore.

venerdì 24 febbraio 2023

Un anno fa è scoppiata un' altra guerra

Nota della Presidenza CEI  ( trasmessa  dal vescovo Sergio Melillo)

 “Invitiamo le comunità a pregare per la pace”

 
“Tutto il mondo è in guerra, è in autodistruzione. Fermiamoci in tempo!”.

Il grido accorato di Papa Francesco scuote le coscienze e chiede un impegno forte a favore della pace: è tempo di trovare spazi di dialogo per porre fine a una crisi internazionale aggravata dalla minaccia nucleare. Ad un anno dall’invasione russa di uno Stato indipendente, l’Ucraina, vogliamo tornare a ripetere il nostro “no” deciso a tutte le forme di violenza e di sopraffazione, il nostro “mai più” alla guerra. Per questo, invitiamo le comunità ecclesiali ad unirsi in preghiera per invocare il dono della pace nel mondo.
In Ucraina, così come in tanti (troppi) angoli della terra risuona infatti l’assordante rumore delle armi che soffoca gli aneliti di speranza e di sviluppo, causando sofferenza, morte e distruzione e negando alle popolazioni ogni possibilità di futuro. Sentiamo come attuale l’appello lanciato sessant’anni fa da san Giovanni XXIII nell’Enciclica Pacem in terris: «Al criterio della pace che si regge sull’equilibrio degli armamenti, si sostituisca il principio che la vera pace si può ricostruire nella vicendevole fiducia» (n. 39).
Se da una parte è urgente un’azione diplomatica capace di spezzare la sterile logica della contrapposizione, dall’altra tutti i credenti devono sentirsi coinvolti nella costruzione di un mondo pacificato, giusto e solidale. Il tempo di Quaresima ci ricorda il valore della preghiera, del digiuno e della carità, le uniche vere armi capaci di trasformare i cuori delle persone e di renderci “fratelli tutti”.
Aderendo all’iniziativa del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), invitiamo a celebrare venerdì 10 marzo una Santa Messa per le vittime della guerra in Ucraina e per la pace in questo Paese. Sarà un’occasione per rinnovare la nostra vicinanza alla popolazione e per affidare al Signore il nostro desiderio di pace. Chiedere la conversione del cuore, affinché si costruisca una rinnovata cultura di pace, sarà il modo in cui porteremo nel mondo quei germogli della Pasqua a cui ci prepariamo.

La Presidenza della CEI

PREGHIERA VENERDI' DOPO LE CENERI


 

Vieni, Spirito d'Amore, ad illuminare le nostre zone d'ombra. 

È ben certo che l'occhio umano non può fissare il sole. Si rischia di rimanere abbagliati ed accecati. È anche ben certo che l'uomo non può conoscere Dio. Soltanto il Figlio conosce il Padre e lo Spirito è fonte di illuminazione e di conoscenza. Il male che c'è nel mondo e nel cuore degli uomini dipende da ignoranza. "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno", afferma Gesù. Nel dialogo con la Samaritana Gesù afferma: "Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti sta cercando da bere, tu stessa gliene avresti chiesto". L'uomo ignora perché non sa. Non sa perché non ha conosciuto. Non ha conosciuto perché non ha incontrato dei testimoni capaci di introdurlo nella casa del Padre. Ma intanto bisogna mettersi in cammino per incontrare colui che è Via, Verità e Vita. Soltanto Gesù, Sapienza divina fattasi carne, ha parole di vita eterna. Egli è luce intellettuale che rischiara le tenebre della mente degli uomini. Egli è il Maestro dalle parole mai udite e dall'insegnamento che indica i nuovi sentieri di salvezza. Occorre rinnovare la propria mente subordinando decisamente il proprio modo di pensare alla luce dello Spirito. Non è sempre vero quello che l'uomo dice o pensa. La propria coscienza non può essere fonte e norma di moralità. Va sempre ascoltato Gesù che è la Verità somma ed indica il sentiero di giustizia da percorrere. Ascoltando Gesù e seguendo i suoi insegnamenti si conosce Dio e si compie la sua volontà. 

Per conoscere e stabilirmi nella Verità e per attuare la Giustizia 

non chiederò consigli ai maestri del mondo 

Sapienza fattasi carne, che ci ha illuminato con la sua dottrina. 

 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 


 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

 

Coprimi con le tue piaghe, Signore.
Nascondi la mia nudità
con la veste della tua santa umanità,
perché non traspaia la mia umiliante povertà.
Il manto della tua misericordia celi,
agli occhi dei miei fratelli, o Signore,
le ferite che mi sono procurato
durante la mia assenza dalla tua casa.
Cibami dei tuoi baci e delle tue carezze,
perché non muoia di tristezza e di veleni
di cui mi sono nutrito, stupidamente,
nel campo in cui pascolavo i porci.
Allarga la soglia della tua casa perché possa,
con i bagagli dei miei stracci
raccolti durante il cammino del mio ritorno, 

oltrepassare ed entrare nell’intimità
del tuo amore e del tuo cuore.

 

 

PREGHIERA PER IL VENERDI'

 

Signore Gesù, ricordiamo la tua Passione e la tua Morte,

dalle quali sono venute a noi il perdono e la Grazia.

Ti offriamo la fatica e la lotta spirituale che oggi ci attende.

In particolare vogliamo offrirti il piccolo sacrificio che ci costa

ubbidire alla Legge dell'astinenza dalle carni.

Fa, Signore, che partecipando sulla terra alle tue sofferenze,

meritiamo di essere con Te nella gioia del Paradiso.

Così sia.

 


 


 

IMPEGNO DEL GIORNO:

 

Non avere precipitazione nelle cose, agire sempre con calma.

giovedì 23 febbraio 2023

E' iniziata l' Adorazione Eucaristica

Oltre alla Liturgia ufficiale completano il già ricchissimo itinerario quaresimale: insieme alla tradizionale e molto venerata Via Crucis e alla meditazione della Passione del Signore, un altro esercizio  presente nella nostra comunità parrocchiale di Flumeri è  l’Adorazione Eucaristica prolungata meglio nota come le Solenni Quarantore

Il culto eucaristico costituisce un tempo di rinnovamento spirituale e sociale, di preghiera, di penitenza e di comunione che coinvolge tutta la comunità parrocchiale.

A partire da questa mattina alle ore 10:00, come previsto dal programma predisposto dal parroco don Claudio Lettieri, vediamo il gruppo dell’ azione cattolica, che con  tanta cura ha preparto   l’ esposizione del Santissimo Sacramento.

Durante questa pratica, anni fa i nostri paesi cambiavano fisionomia: i negozi chiudevano; i lavori dei campi erano sospesi; le barriere sociali cadevano e la fede sembrava rifiorire nel cuore della gente. Le 40 Ore coinvolgevano tutte le categorie delle persone che si avvicendavano in preghiera, spesso in modo inventivo e spontaneo, per quaranta ore ininterrotte davanti al Santissimo Sacramento solennemente esposto nella chiesa parrocchiale.

Le quarantore, nella nostra comunità, hanno acquistato  lo stile, l’importanza e l’efficacia di una vera missione popolare affidata a tutti , ma resa possibile in modo particolare dalle donne che si rendono presenti e disponibili , nei tre giorni, collaborando in modo continuativo e sperimentando la vita fraterna organizzando le turnazioni dell’ Adorazione pubblica e prolungata che   ben contestualizzata e correlata al tempo liturgico, rappresenta  uno strumento di evangelizzazione e di preghiera.

Durante le 40 ore si usa   il viola liturgico che non è il colore dei morti ma semplicemente il colore quaresimale che caratterizza tutti i giorni, a iniziare dalle domeniche che rimangono il memoriale della Pasqua e che devono essere celebrate in viola, senza fiori e con pochi ceri.

F.A.

PREGHIERA DI GIOVEDI' DOPO LE CENERI


 


Tu, o Signore, non disprezzi un cuore umiliato


Perché un albero possa crescere deve mettere bene le radici. Quando queste sono superficiali, possono essere bruciate dal sole o dal gelo e l'albero muore. Ci sono, poi, radici, che anche quando l'albero viene reciso, continuano a germogliare. Riesce difficile estirparle quando si vuole compiere una purificazione totale. Le radici del male sono sempre molto resistenti e difficilmente si lasciano estirpare. Intaccano la mente ed il cuore dell'uomo, penetrano ed avvolgono tutti i pensieri ed i sentimenti che trovano nel cuore, loro ambita dimora. Dio, comunicando agli uomini la sua volontà, vuole la conversione del cuore, il cambiamento dei sentimenti più profondi che ciascuno si porta dentro. Il cuore, come tale, viene ritenuto la sede degli affetti, dei desideri, delle aspirazioni, dei sogni, dei progetti. Nel cuore si stabiliscono tutti i rapporti di dipendenza affettiva che assicurano all'uomo una vita piena di emozioni, conquiste o anche di delusioni ed amarezze. Gesù stesso quando parla della sua legge afferma che bisogna amare Dio "con tutto il cuore". A lui devono essere rivolti tutti i sentimenti e le emozioni che nascono nell'uomo. Molto importante è il richiamo di Gesù alla purezza del cuore. Egli dice che solo "i puri di cuore vedranno Dio". Il cuore dell'uomo, in tutta la sua pienezza, può diventare la "scala ascensionale" che consente di raggiungere Dio e stabilirsi in Lui. 

Voglio impegnarmi, o mio Signore, 

a incidere profondamente nel mio cuore per poter estirpare le radici del male.

 Devo stabilirmi profondamente nel tuo amore. 

 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 

 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

 

O Signore,
in questo tempo di quaresima
tu ci chiami al pentimento e alla conversione,
ci inviti a pregare di più
e ad ascoltare la tua parola.
Tu ci chiedi
di rinunciare a qualche spesa superflua
per aiutare i nostri fratelli
che sono nel bisogno.
Concedi a noi
di rispondere con generosità al tuo appello,
di purificare le anime nostre
col sacramento del perdono e della gioia
per prepararci degnamente
alla Pasqua. Amen.

 


 

IMPEGNO DEL GIORNO:

 

Trattenere la curiosità.

mercoledì 22 febbraio 2023

Siamo in Quaresima - ore 17:30 rosario meditato presso la Chiesa Madre


 Quaresima... tempo di approfondimento della preghiera, occasione per riprendere il rosario meditato dell’azione cattolica per “meditare” con Maria i misteri della vita del Signore.


 La meditazione dei  misteri sarà l’occasione per unirci a coloro che soffrono nel loro corpo e nel cuore, di pregare per coloro che sono perseguitati dalla giustizia, a causa del loro attaccamento a Cristo. Ci consentirà di non dimenticare coloro che tentano di alleviare la sofferenza dei malati, accompagnando gli agonizzanti o lottando contro tutte le ingiustizie. Sono i Simone di Cirene che aiutano a portare tante croci! Ci darà infine l’occasione, ancora e sempre, di rendere grazie al Signore che ci ha amato fino al punto di morire su una croce per salvarci!

L'importanza di recitare  il Santo Rosario è immensa per una vita cristiana,  recitando il Santo Rosario si prega per la Chiesa.   Lo stesso Papa Beato Paolo VI, durante il cui pontificato il mondo era dilaniato dalla guerra nel Vietnam 47 anni fa con la sua Esortazione Apostolica, aveva chiesto a tutti di recitare il Santo Rosario durante l'intero mese di ottobre per avere la grazie divina di riuscire a superare qualsiasi difficoltà esista nel mondo, così travagliato dai conflitti. L'intercessione della Vergine Maria, che è proclamata regina della pace e madre misericordiosa, con la recita del Rosario sarà richiesta con più forza ed intensità. "Il Rosario è la preghiera del mio cuore". Maria  ci ha insegnato quanto sia grande la misericordia divina e quanto possiamo intercedere presso di lei con la preghiera e la recita del Rosario. E' una preghiera che tutti possiamo fare, anche quando i problemi ci allontanano dalla Chiesa e da Dio, quando siamo stanchi ed avviliti, invocando l'aiuto divino per quelle che sono le nostre intenzioni e necessità. Di fronte a Maria ed al Santo Rosario anche il più semplice degli uomini si commuove e per chi è difficile convertirsi, sarà più facile sentire la chiamata divina. 


<<La parola Rosario significa "Corona di Rose". Nostra Signora ha rivelato a molti che ogni volta che si dice una Ave Maria è come se si donasse a Lei una bella rosa e che con ogni Rosario completo Le si dona una corona di rose. La rosa è la regina dei fiori, e così il Rosario è la rosa di tutte le devozioni ed è perciò la più importante. Il Santo Rosario è considerato una preghiera completa perché riporta in sintesi tutta la storia della nostra salvezza. Con il Rosario infatti meditiamo i "misteri" della gioia, del dolore e della gloria di Gesù e Maria. E' una preghiera semplice, umile così come Maria. E' una preghiera che facciamo insieme a Lei, la Madre di Dio, quando con l'Ave Maria La invitiamo a pregare per noi, la Madonna esaudisce sempre la nostra domanda, unisce la sua preghiera alla nostra. Essa diventa perciò sempre più efficace, perché quando Maria domanda sempre ottiene, perché Gesù non può mai dire di no a quanto gli chiede sua Madre. In tutte le apparizioni la Mamma celeste ci ha invitato a recitare il Rosario come arma potente contro il male, per portarci alla vera pace. "La corona del Rosario è come un serto di rose profumate e multicolori ai piedi di Maria". Può sembrare una preghiera ripetitiva ma invece è come due fidanzati che si dicono l'un l'altro tante volte "ti amo"... Il Beato Santo Padre Giovanni Paolo II firmò il 16 ottobre 2002 la lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae sul Santo Rosario della Vergine Maria, ha aggiunto 5 nuovi misteri chiamati Misteri della Luce.>> (Papa Giovanni Paolo II)


F.A.


PREGHIERA DI MERCOLEDI' DELLE CENERI

 

 

“Il mercoledì avanti la domenica I di Quaresima i fedeli, ricevendo le
ceneri, entrano nel tempo destinato alla purificazione dell’anima. Con
questo rito penitenziale sorto dalla tradizione biblica e conservato
nella consuetudine ecclesiale fino ai nostri giorni, viene indicata la
condizione dell’uomo peccatore, che confessa esternamente la sua
colpa davanti a Dio ed esprime così la volontà di una conversione
interiore, nella speranza che il Signore sia misericordioso verso di
lui. Attraverso questo stesso segno inizia il cammino di conversione,
che raggiungerà la sua meta nella celebrazione del sacramento della
Penitenza nei giorni prima della Pasqua.
La benedizione e imposizione delle ceneri si svolge durante la Messa
o anche fuori della Messa. In tal caso si premette la liturgia della
Parola, conclusa con la preghiera dei fedeli.
Il mercoledì delle ceneri è giorno obbligatorio di penitenza in tutta
la Chiesa, con l’osservanza dell’astinenza e del digiuno.”
(Paschalis Sollemnitatis nn. 21-22)

 

 

Mi hai chiamato, Signore, vengo.

Se mi fermo a guardarmi allo specchio o se scendo nella profondità della mia vita scopro due grandi realtà apparentemente inconciliabili. Trovo la mia piccolezza che è anche nullità e la sublimità delle opere che il Signore ha compiuto nella mia vita. Non gli ho cantato, fino ad oggi, un degno poema di amore, ma Egli mi ha plasmato come meraviglia di grazie prima ancora che io nascessi. Ed oggi ritorna l'invito. Il suo. "Ritornate a me con tutto il cuore". Non si può lasciare svanire il suo invito. Bisogna rendere attento, premuroso, docile il proprio spirito perché le sue promesse sono sublimi. Egli non rigetta mai nessuno, non disprezza il povero, non umilia il peccatore, non lascia cadere nel fango le briciole della sua tavola. Il coprirsi di ceneri, oggi, è certamente segno di chiarezza e di scelta. È come il cambiare direzione di rotta o, meglio, come il prendere consapevolezza che le vanità, le seduzioni, gli incanti sono come sterpi da ardere. Solo bruciando tutte le negatività del nostro spirito, risplende la luminosità del nostro essere. Il coprirsi di ceneri significa prendere consapevolezza della propria debolezza, della propria nullità, della propria incapacità e soprattutto del grande disordine accumulatosi nella nostra vita. Il Signore può ridare forza e slancio al nostro spirito. Il coprirsi di ceneri significa constatare che i nostri occhi non possono guardare il sole e i nostri abiti sono macchiati e laceri. Egli, immensa bellezza e bontà, ci aspetta per purificare e salvare, per redimere e restaurare. 

Ho bruciato tutte le mie scorie, Signore Gesù, ed ho posto sul mio capo le ceneri del mio nulla. 

Concedimi di venire da te e di starti accanto, con animo contrito e cuore sincero. 

 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 

 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

(Salmo 50)

Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia; *
nel tuo grande amore cancella il mio peccato. 

 

Lavami da tutte le mie colpe, * 

mondami dal mio peccato. 
Riconosco la mia colpa, * 

il mio peccato mi sta sempre dinanzi. 

 

Contro di te, contro te solo ho peccato, *
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto; 
perciò sei giusto quando parli, *
retto nel tuo giudizio. 

 

Ecco, nella colpa sono stato generato, *
nel peccato mi ha concepito mia madre. 
Ma tu vuoi la sincerità del cuore *
e nell’intimo m’insegni la sapienza. 

 

Purificami con issopo e sarò mondato; *
lavami e sarò più bianco della neve. 
Fammi sentire gioia e letizia, *
esulteranno le ossa che hai spezzato. 

 

Distogli lo sguardo dai miei peccati, *
cancella tutte le mie colpe. 
Crea in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova in me uno spirito saldo. 

 

Non respingermi dalla tua presenza *
e non privarmi del tuo santo spirito. 
Rendimi la gioia di essere salvato, *
sostieni in me un animo generoso. 

 

Insegnerò agli erranti le tue vie *
e i peccatori a te ritorneranno. 
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, *
la mia lingua esalterà la tua giustizia. 

 

Signore, apri le mie labbra * 

e la mia bocca proclami la tua lode; 
poiché non gradisci il sacrificio *
e, se offro olocausti, non li accetti. 

 

Uno spirito contrito * 

è sacrificio a Dio, 
un cuore affranto e umiliato, * 

tu, o Dio, non disprezzi. 

 

Nel tuo amore fa grazia a Sion, *
rialza le mura di Gerusalemme. 

 

Allora gradirai i sacrifici prescritti, *
l’olocausto e l’intera oblazione, 
allora immoleranno vittime *
sopra il tuo altare.

 

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

 


 

IMPEGNO DEL GIORNO:

 

Sorridere, specie quando costa


martedì 21 febbraio 2023

Le sacre cenerei

                                  curiosità

Domani 22 febbraio  2023 è un momento importante per noi cristiani, perché cade il Mercoledì delle ceneri che indica l'inizio dei preparativi per la Pasqua.

<< Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù venne in Galilea, predicando il Vangelo di Dio. Diceva: ‘Il tempo è compiuto e il regno di Dio è giunto: convertitevi e credete al Vangelo’”. (Mc 1, 1-15)

Dal Vangelo di Marco è tratta la formula che accompagna l’imposizione delle Sacre Ceneri;  inizia la penitenza, la conversione, la preghiera assidua.   

Il significato biblico delle Ceneri

La cenere indica la fragile condizione dell’uomo di fronte al Signore, come evidenzia Abramo che parla a Dio nella Genesi: “Riprese Abramo e disse: ‘Ecco che ricomincio a parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere…’” (Gen 18,27). Anche Giobbe sottolinea il limite profondo della propria esistenza: “Mi getta nel fango, e mi confondo con la polvere e con la cenere” (Gb 30, 19). Ed ecco altri esempi dal Libro della Sapienza e dal Siracide: “Siamo nati per caso e dopo saremo come se non fossimo nati. È un fumo il soffio delle nostre narici, il pensiero è una scintilla nel palpito del nostro cuore. Una volta spentasi questa, il corpo diventerà cenere e lo spirito si dissiperà come aria leggera” (Sap 2, 2-3); “Perché mai s’insuperbisce chi è terra e cenere? Anche da vivo le sue viscere sono ripugnanti” (Sir 10,9); “Esso sorveglia le schiere dell’alto cielo, ma gli uomini sono tutti terra e cenere” (Sir 17,27).

La cenere, infine, è anche un segno concreto di chi si è pentito e con cuore rinnovato riprende il proprio cammino verso il Signore, come si legge nel Libro di Giona in cui il re di Ninive, ricevuta la notizia della conversione del suo popolo, si siede sulla cenere, e in quello di Giuditta in cui gli abitanti di Gerusalemme che vogliono pregare Dio perché intervenga a liberarli, si cospargono il capo, appunto, proprio con la cenere.

Il digiuno è un elemento importante in tutte le religioni e nella tradizione cristiana trova spazio durante il mercoledì delle ceneri e il Venerdì Santo.

Digiuno e astinenza dalle carni: che significa?

Il mercoledì delle ceneri sono previsti:

  • obbligo di consumare un unico pasto durante la giornata (ma non è proibito prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera), per i credenti dai 18 ai 60 anni.
  • astinenza dalle carni (divieto di mangiare carne) per tutta la giornata, a partire dai 14 anni. Possono essere mangiati uova, latticini e qualsiasi condimento anche di grasso di animale.

Queste indicazioni sono contenute nella Costituzione apostolica "Paenitemini" di papa Paolo VI del 17 febbraio 1966.

La Chiesa esenta dal digiuno tutti coloro la cui salute sarebbe messa e rischio dalla pratica .

Sono esentati dal digiuno coloro che soffrono di malattie fisiche e mentali, le donne in gravidanza, in allattamento o coloro che soffrono di malattie croniche come il diabete.


CURIOSITA'

La Quarantana, tra sacro e profano 

Nella nostra Irpinia, terra di confine tra Puglia e Basilicata, spicca  la tradizione della Quarantàna.

La Quarantana, chiaro riferimento alla Quaresima, viene rappresentata dalla “pupazza”, una bambolina di pezza, vestita di nero. Alla sua gonna vengono  attaccate sette penne di gallina, sei nere e una bianca. Le sette penne indicano i peccati capitali.

La pupazza viene appesa ad una fune tesa tra un’abitazione  e l’altra  o al balcone di casa il giorno di mercoledì delle Ceneri.

Ogni settimana si tira una penna nera, finché non rimane l’unica penna bianca che corrisponde alla Settimana Santa di Pasqua.

Vestita di nero perché vedova di Carnevale, la pupattola ricorda a tutti che, finito il tempo degli eccessi, inizia la penitenza. In tempi più antichi si digiunava di giorno e si mangiava qualcosa solo la notte.

Questa tradizione scandisce dunque il tempo dedicato al digiuno e alla penitenza che si conclude il giorno di Pasqua.

F.A.

LA LITURGIA DEL GIORNO domenica 31 luglio 2022

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde Antifona d'ingresso O Dio,...