domenica 19 febbraio 2023

Adorazione eucaristica personale

 DAVANTI AL MIO SIGNORE  ( a cura di F.A.)

CRISTO PANTOCRATORE (CEFALU')


Rimanere in silenzio davanti all’Eucaristia è un esercizio di fede difficile. La nostra mente vaga; riempiamo il silenzio di parole; ci sembra che tante cosa possano essere più importanti ed efficaci di questa… eppure ci viene proposta sempre come un vertice della spiritualità cristiana, in cui sostare con il Signore nella preghiera e nella adorazione. Tanti santi ne hanno fatto un punto centrale della loro esperienza di fede o l’han- no incoraggiata nel popolo di Dio.

E noi? Cosa ne faremo di questa proposta? Uno spreco di tempo per il Signore, privo di gusto e di efficacia? Non è da disprezzare un impegno portato avanti con fedeltà e costanza, anche quando costa fatica e non sembra offrire una gratificazione apparente. Ma se il tempo passato nell’adorazione fosse anche un tempo di qualità? Se nell’adorare il Signore io potessi anche rallegrarmi dell’esperienza religiosa che mi viene offerta ? Certo sarebbe un vantaggio per tutti.

A questo ambizioso proposito prova di rispondere questo opuscolo, perché i fedeli che si sentono invogliati all’adorazione eucaristica siano sostenuti nel loro desiderio di pregare e dialogare con il Signore. L’adorazione eucaristica è una forma di preghiera tutta particolare, dominata dalla presenza dell’Eucaristia, che parla a noi con temi, modi, sentimenti che gli sono propri. Sarebbe uno spreco ignorare la potenzialità spirituale che il Santissimo Sacramento esposto offre ai fedeli, per riempire lo spazio di preghiera con altre letture, commenti, pensieri che non hanno a che fare con l’Eucaristia, finendo così per ignorarla e soffocarla.

L’adorazione eucaristica, come prolungamento della Messa, ha un suo valore e una sua dignità, suggerisce pensieri e preghiere proprie, da riscoprire in noi stessi, da far risuonare nel proprio cuore ed effondere di- nanzi al Signore, come incenso, profumo gradito.

Risuoni allora per noi l’invito del salmo: “Venite, adoriamo il Signore” (Sal 94).

 

PICCOLI EPPURE CHIAMATI DALL’ONNIPOTENTE

Io sono una piccola cosa, davanti a te, Dio onnipotente. Tu hai creato tutto il mondo con la tua parola. Hai creato anche me, capace di riconoscerti ed amarti. Nel tuo Figlio Gesù hai svelato la tua grandezza e la tua tenerezza.

Anche adesso, nel Sacramento dell’altare, mi fai contemplare l’onnipotenza con cui sostieni il mondo e la benevolenza con cui continuamente lo guardi. Guarda anche me, tua creatura, con lo stesso sguardo con cui Gesù guardava i suoi fratelli. Guarda anche me, piccola cosa, con lo stesso amore con cui hai amato il mondo.

Salmo 2

O Signore, Signore nostro,

quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,

con la bocca di bambini e di lattanti:

hai posto una difesa contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato,

che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo, perché te ne curi?

Davvero l'hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato.

Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi:

tutte le greggi e gli armenti

e anche le bestie della campagna,

gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ogni essere che percorre le vie dei mari.

O Signore, Signore nostro,

quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

Lettura

Dalla lettera di S. Paolo apostolo agli Efesini (1,3-6)

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha bene- detti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d'amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.

Meditazione

Nel silenzio rileggo, soffermarsi su una parola o una frase, farla risuonare nel proprio cuore. Che gran cosa sentirsi chiamati dall’Onnipotente, potergli dire “Eccomi”. Che bellezza riconoscere che non siamo indifferenti a lui, ma che egli ci ha amati da sempre.

Preghiera

Ora, in ginocchio, adoro il Signore:

* Il Padre mi ha scelto prima della creazione del mondo, attraverso di te, mi Signore Gesù Cristo.

* Tu, ancora adesso, mi confermi la volontà con cui Dio mi ha voluto e si è svelato a me.

* Inchiodato sulla croce, hai annunciato a tutti che la scelta di Dio è senza penti- menti, senza ripensamenti.

* Il sacramento mi conferma che oggi e sempre sono per te, mio Signore e mio Dio.

Supplica

Insieme con il Figlio di Dio, voglio rispondere all’amore del Padre:


Padre mio, io mi abbandono a te, fa di me ciò che ti piace.

Qualunque cosa tu faccia di me, Ti ringrazio.

Sono pronto a tutto, accetto tutto.

La tua volontà si compia in me, in tutte le tue creature. Non desidero altro, mio Dio.

Affido l'anima mia alle tue mani, Te la dono mio Dio, con tutto l'amore del mio cuore

perché ti amo, ed è un bisogno del mio amore di donarmi, di pormi nelle tue mani senza riserve, con infinita fiducia, perché Tu sei mio Padre.

(Charles de Foucault - 1858-1916).

 

DAVANTI ALLA GRANDEZZA DI DIO

A te, o Padre, ogni onore e gloria! Non resta onore, né gloria per nessun altro. Questo Gesù Cristo ha predicato, indicando te l’unico Padre; questo ha gridato consumando se stesso sulla croce; questo continua ad annunciare nell’Eucaristia, associando anche noi nella adorazione e nella glorificazione.

Tutte le creature sono tue, ed esse ti servono con timore e tremore. Anche io, da- vanti al tuo Figlio Unigenito, desiderio riconoscere la tua grandezza e mettermi al tuo servizio.

Salmo (Da 1Cr 29,10-13)

«Sii benedetto, Signore Dio di Israele, nostro padre, ora e sempre.

Tua, Signore, è la grandezza, la potenza, la gloria,

lo splendore e la maestà,

perché tutto, nei cieli e sulla terra, è tuo.

Signore, tuo è il regno;

tu ti innalzi sovrano su ogni cosa.

Da te provengono la ricchezza e la gloria; tu domini tutto;

nella tua mano c'è forza e potenza;

dalla tua mano ogni grandezza e potere.

Ora, nostro Dio,

ti ringraziamo e lodiamo il tuo nome glorioso.

Lettura

Dal libro dell’Apocalisse (4,2-4.8-11)

Poi vidi: ed ecco, c'era un trono nel cielo, e sul trono Uno stava seduto. Colui che stava seduto era simile nell'aspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile nell'aspetto a smeraldo avvolgeva il trono. Attorno al trono c'erano ventiquattro seggi e sui seggi stavano seduti ventiquattro anziani avvolti in candide vesti con corone d'oro sul capo. I quattro esseri viventi giorno e notte non cessano di ripetere: «Santo, santo, santo il Signore Dio, l'Onnipotente, Colui che era, che è e che viene!».

E ogni volta che questi esseri viventi rendono gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei secoli, i ventiquattro anziani si prostrano davanti a Colui che siede sul trono e adorano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo:

«Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, per la tua volontà esistevano e furono create».

Meditazione

L’uomo, nel delirio del suo peccato, pensa di essere lui il signore del mondo. Il Figlio Gesù Cristo, che nella sua Pasqua ha rifiutato il compromesso con il potere del mondo, ci annuncia ancora che l’unico Signore del cielo e della terra è il Padre. Desideriamo davvero che “venga il suo regno”, che “la sua volontà sia fatta” anche su di noi. Nel silenzio ripenso a quel gesto ricordato nell’Apocalisse, con cui i vegliardi offrono la loro corona all’Onnipotente. Anche io ripenso a quello che sono, quello che possiedo e lo offro al Signore nel silenzio.

Preghiera

In ginocchio:

* Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

* Voglio dare a Dio quello che è di Dio, riconoscendo a lui la sovranità su ogni cosa della mia vita.

* La mia libertà è servire te, Signore. Nella presunzione della mia indipendenza da te, non conosco alcuna liberà, non conosco alcun amore.

* L’Eucaristia mi parla della totalità del dono di Cristo al Padre: in essa c’è anche la totalità del mio dono, dell’offerta della mia vita al Padre.

Supplica

Supplico l’amore del Padre, rinnovando il desiderio di lui.

Stammi vicino, Dio mio:

tu sei colui che cerco, che amo, che adoro con tutta la forza di cui sono capace.

Ti ho cercato, o Signore della vita,

e tu mi hai fatto il dono di trovarti: te io voglio amare, mio Dio.

Perde la vita, chi non ama te: chi non vive per te, Signore, è niente e vive per il nulla.

Accresci in me, ti prego,

il desiderio di conoscerti e di amarti, Dio mio: dammi, Signore, ciò che ti domando.

Anche se tu mi dessi il mondo intero, ma non mi donassi te stesso,

non saprei cosa farmene, Signore.

Donami te stesso, Dio mio!

Ecco, ti amo, Signore: aiutami ad amarti di più.

(Sant’Anselmo di Aosta - 1033-1109)

 

AI PIEDI DEL MAESTRO IMPARIAMO LA SAPIENZA

Gesù ha insegnato la via di Dio. Egli continua ad insegnare anche a me il suo magistero. L’eucaristia è il suo insegnamento: la totalità del dono per Dio; la totalità dell’amore per i fratelli; l’apprezzamento di ogni cosa nella volontà del Padre; la potenza dello Spirito santo.

Salmo (Da Sap 9,1-6.9-11)

Dio dei padri e Signore di misericordia, che tutto hai creato con la tua parola,

che con la tua sapienza hai formato l'uomo, perché domini sulle creature che tu hai fatto, e governi il mondo con santità e giustizia

e pronunzi giudizi con animo retto,

dammi la sapienza, che siede accanto a te in trono e non mi escludere dal numero dei tuoi figli, perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella, uomo debole e di vita breve,

incapace di comprendere la giustizia e le leggi.

Anche il più perfetto tra gli uomini, privo della tua sapienza, sarebbe stimato un nulla.

Con te è la sapienza che conosce le tue opere, che era presente quando creavi il mondo; essa conosce che cosa è gradito ai tuoi occhi e ciò che è conforme ai tuoi decreti.

Mandala dai cieli santi, dal tuo trono glorioso,

perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica e io sappia ciò che ti è gradito.

Essa tutto conosce e tutto comprende:

mi guiderà con prudenza nelle mie azioni e mi proteggerà con la sua gloria.

Lettura

Dalla lettera di S. Paolo apostolo agli Efesini (1,15-19)

Anch'io, fratelli, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l'efficacia della sua forza e del suo vigore.

Meditazione

La sapienza è l’arte di saper vivere bene, riconoscendo chi siamo, dove stiamo an- dando, quali mezzi ci servono per realizzare la nostra vita, quali zavorre dobbiamo lasciare. Siamo come il re Salomone, nel piccolo regno della nostra vita, delle responsabilità che ci riguardano. Privi della sapienza andiamo a tentoni, siamo mal- destri, facciamo soffrire i nostri vicini.

Cristo, unico Maestro, ci insegna la Sapienza di Dio. Dalla cattedra dell’Eucaristia ci insegna che veniamo da Dio e a lui torniamo; ci ricorda che tutto è nostro ed è lecito, purché vissuto nella sua volontà; ci ammaestra nella legge suprema, quella della Carità, che fa dell’altro la regola del mio impegno.

Preghiera

* Cristo, manda il tuo Spirito di sapienza e vinci le mie resistenze

* Tu sei la Parola del Padre, voglio imparare la tua via

* Tu sei obbedienza al Padre, voglio camminare nei tuoi comandamenti

* Cambia la durezza del mio cuore, scrivi la tua legge in me, nel tuo Spirito dirigi i miei passi

Supplica

Invoco lo Spirito del Cristo, per il dono della sua Sapienza:

Vieni, o Spirito Santo, e da' a noi

un cuore nuovo, che ravvivi in noi tutti i doni da Te ricevuti con la gioia di essere Cristiani, un cuore nuovo sempre giovane e lieto.

Vieni, o Spirito Santo, e da' a noi

un cuore puro, allenato ad amare Dio, un cuore puro, che non conosca il male

se non per definirlo, per combatterlo e per fuggirlo; un cuore puro, come quello di un fanciullo,

capace di entusiasmarsi e di trepidare.

Vieni, o Spirito Santo, e da' a noi

un cuore grande, aperto alla Tua silenziosa e potente parola ispiratrice,

e chiuso ad ogni meschina ambizione, un cuore grande e forte ad amare tutti, a tutti servire, con tutti soffrire;

un cuore grande, forte,

solo beato di palpitare col cuore di Dio.

(San Paolo VI 1897-1978).

 

RINGRAZIAMENTO

Il cuore indurito pensa che tutto gli sia dovuto, Nessuna gratitudine da chi ha pretese verso tutti. Ma davanti a Dio, a cui dobbiamo tutto, cosa possiamo dare in cambio per sdebitarci? E come non ringraziare per ogni cosa bella che il Signore fa spuntare senza nostro merito nella nostra vita? L’Eucaristia, ovvero il ringraziamento, è il luogo in cui offrire a Dio la nostra gratitudine. Nell’adorazione prolunghiamo la nostra Messa, ed allarghiamo il nostro rendimento di grazie, con maggiore consapevolezza.


Salmo (Dal Sal 91)

E' bello dar lode al Signore

e cantare al tuo nome, o Altissimo, annunziare al mattino il tuo amore, la tua fedeltà lungo la notte, sull'arpa a dieci corde e sulla lira, con canti sulla cetra.

Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, esulto per l'opera delle tue mani.

Come sono grandi le tue opere, Signore, quanto profondi i tuoi pensieri!

L'uomo insensato non intende e lo stolto non capisce:

Tu mi doni la forza di un bufalo, mi cospargi di olio splendente.

I miei occhi disprezzeranno i miei nemici, e contro gli iniqui che mi assalgono

i miei orecchi udranno cose infauste.

Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano; piantati nella casa del Signore,

fioriranno negli atri del nostro Dio. Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi,

per annunziare quanto è retto il Signore:

mia roccia, in lui non c'è ingiustizia.

Lettura

Dalla lettera di S. Paolo apostolo agli Efesini (5,15.17.18b-20)

Fate dunque molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma da saggi. Non siate perciò sconsiderati, ma sappiate comprendere qual è la volontà del Signore. Siate ricolmi dello Spiri- to, intrattenendovi fra voi con salmi, inni, canti ispirati, cantando e inneggiando al Signore con il vostro cuore, rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.

Meditazione

È cosa buona, giusta, doverosa, salvifica renderti grazie, Signore. Senza tregua e senza moderazione, perché i tuoi doni sono eccezionali: da ultimo il dono del tuo Figlio Gesù Cristo, che adoro presente nel pane consacrato. Lui è il dono perfetto che hai voluto fare a me. Il dono del suo amore, del suo perdono, del suo sacrificio, del suo Spirito, della sua vita eterna è il compimento di ogni attesa.

Preghiera

Nel dono perfetto di Gesù Cristo, riconosco ogni dono del Padre, ricco di misericordia, e ne ringrazio:

* Ti ringrazio, o Padre, per ogni dono tuo nella mia storia, circondata di persone che mi hanno voluto bene.

* Ti ringrazio, o Padre, per ogni sapienza ed intelligenza, che mi ha fatto conoscere le bellezze del mondo.

* Ti ringrazio, o Padre, per responsabilità che mi hai dato, nella famiglia, nel lavoro, nella società: è tua fiducia verso di me

* Ti ringrazio, o Padre, per le persone che mi hai messo accanto e che mi vogliono bene

Supplica

Tu sei santo, Signore Dio unico, che compi meraviglie.

Tu sei forte. Tu sei grande. Tu sei altissimo.

Tu sei Re onnipotente, tu Padre santo, Re del cielo e della terra. Tu sei Trino e Uno, Signore Dio degli dei,

Tu sei bene, ogni bene, sommo bene, Signore Dio, vivo e vero. Tu sei amore, carità. Tu sei sapienza.

Tu sei umiltà. Tu sei pazienza.

Tu sei bellezza. Tu sei mansuetudine Tu sei sicurezza. Tu sei quiete.

Tu sei gaudio e letizia. Tu sei speranza nostra. Tu sei giustizia. Tu sei temperanza.

Tu sei ogni nostra sufficiente ricchezza. Tu sei bellezza. Tu sei mansuetudine.

Tu sei protettore. Tu sei custode e difensore nostro. Tu sei fortezza. Tu sei refrigerio.

Tu sei speranza nostra. Tu sei fede nostra .

Tu sei carità nostra. Tu sei completa dolcezza nostra. Tu sei nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.

(S. Francesco d’Assisi - 1182-1226)

 

SUPPLICA

Le prove ci sembrano sempre più grandi di noi e noi ci sentiamo così piccoli da- vanti ad esse! La paura, però, è figlia del peccato, di una fiducia debole in Dio e dell’umiliazione delle nostre presunzioni. Non siamo soli. La presenza dell’Eucaristia ci ricorda la promessa di Cristo di essere sempre con noi, fino alla fine del mondo, ci conferma nel dono del suo Spirito, che ha mandato perché rimanga accanto a noi. Gridiamo con fiducia a Dio, perché presso il Padre è già presente il Figlio Gesù Cristo e intercede per noi.

Salmo 129

Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce.

Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia supplica.

Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi ti può resistere? Ma con te è il perdono:

così avremo il tuo timore.

Io spero, Signore.

Spera l'anima mia, attendo la sua parola.

L'anima mia è rivolta al Signore più che le sentinelle all'aurora.

Più che le sentinelle l'aurora, Israele attenda il Signore,

perché con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione.

Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

Lettura

Dalla prima lettera di S. Paolo apostolo ai Tessalonicesi (5,23-24.28)

Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è colui che vi chiama: egli farà tutto questo! La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi.

Meditazione

La solitudine è una brutta bestia. Non la si vince solo con la vicinanza degli altri, perché la paura può renderci talmente ciechi da non riconoscere chi ci è vicini. La solitudine è vinta dalla fiducia, con cui io mi apro e mi consegno alla custodia di chi mi ama. Questo gesto apparentemente vulnerabile, in realtà apre sdogana la speranza. Colui che ha custodito il Figlio negli giorni della sua vita terrena e negli eventi Pasquali, custodirà anche me nel suo amore.

Preghiera

Mi metto in ginocchio e supplico il Signore, riconoscendo la sua fedeltà.

* Non ti dimenticare di me, Signore.

* Continua a custodirmi nel tuo amore, perché le prove della vita mi fanno sentire così solo.

* Non permettere che io smetta di sperare in te. Ma rafforza la mia fiducia in te.

* Vinci le mie paure, rendi fiduciosa la mia attesa della tua vittoria

Supplica

Mio Dio, non dimenticarti di me, quando io mi dimentico di te.

Non abbandonarmi, Signore, quando io ti abbandono. Non allontanarti da me, quando io mi allontano da te.

Chiamami se ti fuggo, attirami se resisto, rialzami se cado.

Donami, Signore, Dio mio, un cuore vigile

che nessun vano pensiero porti lontano da te,

un cuore retto che nessuna intenzione perversa possa sviare, un cuore fermo che resista con coraggio ad ogni avversità, un cuore libero che nessuna torbida passione possa vincere.

Concedimi, ti prego, una volontà che ti cerchi,

una sapienza che ti trovi, una vita che ti piaccia, una perseveranza che ti attenda con fiducia

e una fiducia che alla fine giunga a possederti.

(S. Tommaso D’Aquino - 1125-1274)

 F.A.

 


Nessun commento:

Posta un commento

LA LITURGIA DEL GIORNO domenica 31 luglio 2022

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde Antifona d'ingresso O Dio,...