mercoledì 5 marzo 2025

Tra illusione e autenticità

 



L’amicizia è uno dei legami più preziosi che possiamo coltivare nella nostra vita. Insieme all’amore, è una relazione che alimenta la nostra crescita interiore e dà un senso di pienezza all’esistenza. Tuttavia, non sempre l’amicizia viene ricambiata con la stessa sincerità con cui viene offerta. È nei momenti di difficoltà, dopo numerosi tentativi di ottenere sostegno morale senza ricevere nulla in cambio, che ci si rende conto di quanto gli sforzi possano essere ignorati. Pazienza. 
Quando tendiamo le mani con fiducia e riceviamo solo rifiuti, indifferenza o diniego, il dolore che ne deriva è profondo. La delusione si fa strada nel cuore, lasciandoci un senso di abbandono e di vuoto. È difficile accettare che chi credevamo vicino, chi avrebbe dovuto dare l’esempio di sincerità e lealtà, ci abbia invece ignorati. La fiducia è il fondamento dell’amicizia, e quando viene tradita, tutto crolla. Nulla ferisce più della consapevolezza che le parole di un amico erano solo illusioni, che le “belle parole” si rivelano essere solo retorica destinata a svanire. A quel punto, sorge spontanea la domanda: è possibile perdonare? Il perdono, la giustificazione o la comprensione sono scelte personali, ma non sempre rappresentano la soluzione giusta. A volte, la risposta più saggia è lasciar perdere e allontanarsi. Non per rancore, ma per proteggere se stessi, per non continuare a vivere nell’illusione che le cose possano cambiare quando ormai la realtà è evidente. Continuare a rincorrere chi non ha mai avuto intenzione di esserci davvero, non solo come segno di amicizia, ma anche come dovere legato al ruolo che ricopre, significa solo prolungare la propria sofferenza. Meglio perdere queste persone, perché non arricchiscono la nostra vita, ma la svuotano di significato. D’altronde, spesso è proprio chi ha condiviso con noi momenti importanti che poi viene meno. L’amicizia vera non ha bisogno di bugie, né di giustificazioni come “non sapevo”. Essa si nutre di fiducia, lealtà e rispetto reciproco. Se questi valori vengono calpestati, è giusto prendere le distanze, accettando che non tutti sono capaci di offrire un’amicizia sincera. Alla fine, il miglior modo per superare la delusione è voltare pagina e aprirsi a nuove possibilità. Non lasciare che il dolore dell’indifferenza cambi il tuo modo di essere. Continuare a credere nella bellezza dell’amicizia, perché esistono ancora persone che sapranno apprezzarla davvero.  Per fortuna, sono tanti gli amici autentici e disinteressati, quelli che nei momenti più bui sanno offrire il loro sostegno sincero. Il loro affetto e la loro solidarietà illuminano la strada. Gli amici veri non chiedono nulla in cambio, sanno ascoltare senza giudicare e tendono una mano quando il cammino si fa difficile. È meraviglioso riconoscere e custodire queste preziose amicizie, doni autentici della vita.

( F.A.)

domenica 2 febbraio 2025


La Candelora è una festa che intreccia elementi religiosi, tradizioni popolari e credenze meteorologiche, mantenendo viva una celebrazione che affonda le sue radici nei tempi antichi. Ancora oggi, questa giornata rappresenta un momento di riflessione e speranza, illuminando il cammino di chi la celebra.

Storia, Tradizione

La Candelora, celebrata il 2 febbraio, è una festività cristiana che commemora la Presentazione di Gesù al Tempio e la Purificazione della Vergine Maria, secondo la tradizione ebraica. La festa cade esattamente 40 giorni dopo il Natale e rappresenta un ponte tra le festività invernali e l'imminente primavera. La celebrazione affonda le sue radici nella tradizione ebraica, secondo la quale ogni primogenito maschio doveva essere presentato al Tempio dopo 40 giorni dalla nascita. Nel Vangelo di Luca, si narra che Maria e Giuseppe portarono Gesù a Gerusalemme per adempiere a questo rito, dove incontrarono il vecchio Simeone, che riconobbe nel bambino la "luce per illuminare le genti". Questa simbologia della luce è centrale nella festa, tanto che in molte chiese si benedicono e distribuiscono le candele, simbolo della luce di Cristo che illumina il cammino dei fedeli.

Oltre all'aspetto religioso, la Candelora ha assunto nei secoli anche un forte carattere popolare. In Italia, molte regioni conservano usanze legate a questa festività:

Riti di purificazione: In alcune zone, le case vengono benedette con candele accese per allontanare le negatività e favorire la buona sorte.

Proverbi e previsioni meteorologiche: Esiste un detto popolare che recita: "Se per la Candelora il tempo è bello, l'inverno sarà ancora lungo; se piove o nevica, l'inverno è già finito". Questo collegamento con la meteorologia ha reso la Candelora una sorta di "giorno della marmotta" italiano.

Feste e processioni: In molte città si svolgono processioni con candele accese e celebrazioni liturgiche solenni.

LA LITURGIA DEL GIORNO domenica 31 luglio 2022

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde Antifona d'ingresso O Dio,...