Questo 22 agosto, lasciamoci guidare da Maria: digiuniamo, preghiamo, riconciliamoci. La pace inizia dal cuore di ciascuno e, se vissuta insieme, può trasformarsi in fiume che attraversa la storia. "Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio." (Mt 5,9)
La Chiesa è invitata a un gesto antico e sempre attuale: digiunare e pregare per la pace. Papa Leone XIV ci ricorda che senza perdono non può esistere una vera convivenza tra i popoli. Viviamo tempi drammatici, nei quali le guerre continuano a seminare morte. Di fronte a questo scenario, la tentazione più grande è l la rassegnazione. Ma la fede ci chiede altro: ci chiede di credere che la pace è possibile, fatta di gesti quotidiani, di riconciliazione e di coraggio Maria, invocata come Regina della Pace, ci accompagna in questo cammino. Non è una devozione astratta: la sua intercessione diventa forza viva per tutti coloro che, nel silenzio e nella semplicità, scelgono di non arrendersi alla logica della violenza. Il digiuno e la preghiera non sono solo atti personali: sono un segno profetico. In un mondo che grida vendetta e potere, i cristiani rispondono con un grido diverso: “Signore, concedici la pace, asciuga le lacrime di chi soffre, apri vie nuove tra i popoli”.
F.A.



