venerdì 31 marzo 2023

PERCHE' PREGARE LA VIA CRUCIS?-

 

Questa sera alle ore 17:00  presso la chiesa Madre di Flumeri si prega la Via Crucis.


Perché pregare la via dolorosa? 

<<La Via Crucis è una via tracciata dallo Spirito Santo, fuoco divino che ardeva nel petto di Cristo (cf. Lc 12, 49-50) e lo sospinse verso il Calvario; ed è una via amata dalla Chiesa, che ha conservato memoria viva delle parole e degli avvenimenti degli ultimi giorni del suo Sposo e Signore (..) Uno svolgimento sapiente della Via Crucis, in cui parola, silenzio, canto, incedere processionale e sostare riflessivo si alternino in modo equilibrato contribuisce al conseguimento dei frutti spirituali del pio esercizio.>> (dal “Direttorio su pietà popolare e liturgia” (133 e 135):

CENNI STORICI

Alcuni studiosi sostengono che la devozione della Via Crucis risalga alle visite di Maria, madre di Gesù, presso i luoghi della Passione, però la maggior parte degli storici attribuisce l'inizio della specifica devozione a Francesco d'Assisi intorno al 1294. 

Anticamente  per la Via Crucis bisognava andare  a Gerusalemme nei luoghi dove Gesù aveva sofferto ed era stato messo a morte. Dal momento che un tale pellegrinaggio era impossibile per molti, la rappresentazione delle stazioni nelle chiese rappresentò un modo di portare idealmente a Gerusalemme ciascun credente. Le rappresentazioni dei vari episodi coinvolgono i credenti, e non, di una forte carica emotiva. 

Oggi tutte le chiese cattoliche dispongono di una "via dolorosa", o almeno di una sequenza murale interna. Qui a Flumeri ne abbiamo una realizzata dallo scultore locale Fiore Iorillo scolpita su legno di tiglio.

clicca qui => COME SI PREGA LA VIA CRUCIS?

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F.A.


PREGHIERA VENERDI' 31 MARZO DELLA QUINTA SETTIMANA DI QUARESIMA


 

O Dio, vieni presto in mio aiuto. Signore, vieni presto a salvarmi. 

L'esperienza negativa fatta dall'uomo che, secondo il racconto della Scrittura, scendeva da Gerusalemme e andava verso Gerico e che incappò in gente che lo lasciarono tramortito per terra, è una esperienza che si attua nell'umanità di tutti i tempi. Gerusalemme significa il luogo di origine e di partenza della nostra vita. Veniamo da Dio, dal suo regno. Trasportiamo, con noi, le tavole della sua legge, quelle dateci sul monte Sion, insieme alle tavole dateci da Gesù sul monte delle Beatitudini. Ma la strada da Gerusalemme a Gerico è veramente difficile, angusta e piena di insidie. Così è infatti il nostro camminare sulla terra mentre portiamo nell'animo la nostalgia del cielo. Non abbiamo incontrato finora chi possa aiutarci e soccorrerci. Eppure abbiamo cercato e chiesto aiuto a tanti. Filosofi, politici, teologi, sociologi, medici, avvocati, sacerdoti... tutti si sono avvicinati a noi ed hanno anche saputo dirci pensieri ed espressioni di bontà. Ma noi siamo rimasti laceri, feriti, delusi. Nella nostra storia personale siamo la rappresentazione della donna inferma, assetata, triste, o del centurione addolorato, o delle sorelle rimaste sole, o della peccatrice umiliata ed offesa, o degli appestati cacciati da tutti, o dei mendicanti che danno fastidio. Solo Gesù, lo straniero, il Profeta nuovo venuto sulla terra, può soccorrerci e ricondurci nel caldo del suo amore per alimentare quel fuoco che ci portiamo dentro ma che è spento o coperto di tanta cenere. Tutti possiamo risorgere con Gesù. Tutti possiamo diventare anche barellieri di salvezza se troveremo la forza di portare a Gesù, scoperchiando i tetti della ottusità, i nostri fratelli che sono lontani o infermi. 

Dal profondo a Te grido, o Signore. Se ti ricordi delle nostre colpe, Signore, chi potrò. salvarsi? 

 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 


 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

 

Gesù, mia speranza,
mia tenerezza, mia pace,
donami la tua forza e la tua fiducia.
Tu sai qual è la debolezza
del mio cuore, conosci la mia storia.
La mia fedeltà
non è priva di incrinature!
Per me ti sei fatto perdono,
la tua grazia per me è smisurata,
mi hai aperto alla fede e all’amore.
Tu sei la mia felicità e la mia gioia.
Illumina il mio sguardo:
insegnami la benevolenza e la fraternità,
rettifica i miei giudizi.
Tu non attendi da me requisitorie,
ma l’annuncio e la condivisione
della tua misericordia senza fine,
beatitudine e tenerezza di Dio.

 

(Pierre Griolet)

 


PREGHIERA PER IL VENERDI'

 

Signore Gesù, ricordiamo la tua Passione e la tua Morte,

dalle quali sono venute a noi il perdono e la Grazia.

Ti offriamo la fatica e la lotta spirituale che oggi ci attende.

In particolare vogliamo offrirti il piccolo sacrificio che ci costa

ubbidire alla Legge dell'astinenza dalle carni.

Fa, Signore, che partecipando sulla terra alle tue sofferenze,

meritiamo di essere con Te nella gioia del Paradiso.

Così sia.


 

FIORETTO DEL GIORNO:

 

Rendere servizi che non saranno mai noti.


giovedì 30 marzo 2023

PREGHIERA DI GIOVEDI' 30 MARZO DELLA QUINTA SETTIMANA DI QUARESIMA


 

Donaci, o Signore, di vedere il Padre tuo. 


Non è la nostra una preghiera presuntuosa. Conosciamo anche la risposta data da Gesù a chi gli rivolse per primo questa nostra supplica. Certo, chi vede Gesù, vede il Padre. E noi, oggi, non vogliamo vedere il volto fisico di Gesù perché anche gli Apostoli, che lo avevano visto tante volte, dopo la risurrezione non lo riconobbero. Chissà come sarà il suo volto! Continuiamo a chiedere a Gesù che ci faccia vedere il volto del Padre. Non vogliamo che siano appagati solo i nostri occhi o la nostra fantasia. Vorremmo vederlo, ma senza vederlo! Senza vederlo con i nostri occhi ma con gli occhi della mente, del cuore, della intelligenza, di tutto il nostro essere. Vorremmo raggiungerlo, incontrarlo, possederlo, conquistarlo, abbracciarlo e soprattutto stabilirci in lui. "È cosa bella per noi stare qui" disse un giorno Pietro. Noi ripetiamo le parole di Pietro come nostro auspicio anche perché questo è il desiderio di Gesù e la sua promessa. "Un giorno lo vedremo così come egli è". Saremmo egoisti se volessimo tutto questo solo per noi. Dobbiamo adoperarci perché possano incontrarsi con Gesù tutti i "ciechi" nati e, soprattutto, tutti coloro che si sono bendati gli occhi per non vedere. Solo se si incontra Gesù che è la luce, possiamo vedere. Ne siamo certi: senza Gesù, conosciuto, posseduto, amato, imitato, seguito, l'umanità continua a camminare nelle tenebre. 

Se avrò gli occhi puri e la mente libera Ti vedrò, o mio Signore. 

Togli dal mio spirito tutte le bende e fa' che cadano tutte le mie squame. 


(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 


PREGHIERA PER LA QUARESIMA

 

Lode a te Signore.
Tu che sempre perdoni, guarisci,
e senza stancarti, ogni volta, ricostruisci.
Circondami sempre di tanto amore,
anche se so di non meritarlo.
Sai quanto sono fragile! Impotente creatura,
incapace di resistere al male.
Mi abbandono a te, Signore Gesù,
che sempre perdoni, sempre guarisci,
sempre ricostruisci.

 

(Soren Kierkegaard)

 


 

FIORETTO DEL GIORNO:

 

Rinunciare ad una notizia che ci potrebbe interessare.


mercoledì 29 marzo 2023

PREGHIERA DI MERCOLEDI' 29 MARZO DELLA QUINTA SETTIMANA DI QUARESIMA-

  

Amo la tua Chiesa, Signore, che è il tuo unico corpo vivo. 

Una promessa certa di Gesù, fatta a tutta l'umanità da lui redenta, è, che un giorno ci sarà un solo ovile sotto un solo pastore e che saranno distrutte tutte le divisioni. Non sappiamo quanto tempo durerà il processo di trasformazione ma non possiamo dubitare della promessa del Signore. Intanto il primo muro di separazione è stato abbattuto da lui stesso. Soltanto lui, in quanto Dio, poteva abbatterlo. Tra cielo e terra non ci sono più distanze. La terra è cielo e il cielo è terra. Egli, il Figlio di Dio, è diventato Uomo rimanendo sempre Dio. In lui è avvenuta l'unità indistruttibile. Non ci sarà più un giorno in cui l'uomo potrà dire che il cielo è chiuso sulla sua testa. L'uomo potrà anche non guardare il cielo, ma il cielo non potrà mai smettere di guardare la terra. "Nulla potrà nuocere ai figli di Dio". Gesù, con la sua opera, ha anche abbattuto il muro della divisione tra gli uomini. Tutti gli uomini sono un solo corpo. Nel giorno di Pentecoste, con la discesa dello Spirito Santo, si ebbe la visione reale della nuova umanità. Uomini di tutti i popoli erano presenti. Ascoltarono, videro, si ritrovarono tutti insieme nel nome di Gesù. L'opera di Gesù si è estesa su ogni singola persona. Tra lui e l'uomo, dal più piccolo al più grande, c'è unità piena. È suo desiderio che tutti gli uomini siano "consumati nell'unità", con Dio Santissima Trinità. Quando si parla di Dio si dice che le tre persone sono tutte una unità nella Trinità. Anche degli uomini, di tutti i continenti e di tutte le epoche, si deve voler dire che sono tutti "conformi", perché "consumati nell'Unità della Trinità". 

Anche se il mio corpo è debole e fragile, 

io sono certo che tu mi hai voluto associare a te come tu sei associato al Padre tuo. 

 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 


PREGHIERA PER LA QUARESIMA

 

In questo istante, o mio Dio,
liberamente e senza alcuna riserva,
io consacro a te il mio volere.
Purtroppo, Signore, la mia volontà
non sempre si accorda con la tua.
Tu vuoi che ami la verità
e io spesso amo la menzogna.
Tu vuoi che cerchi l’eterno
e io mi accontento dell’effimero.
Tu vuoi che aspiri a cose grandi,
e io mi attacco a delle piccolezze.
Quello che mi tormenta, Signore,
è di non sapere con certezza
se amo te sopra ogni cosa.
Liberami per sempre da ogni male,
la tua volontà si compia in me:
solo tu, Signore, sii il mio tutto.

 

(Santa Teresa d’Avila)

 

 

FIORETTO DEL GIORNO:

 

Non sognare altre situazioni, altri luoghi, in cui ci sembra che faremmo meglio.

martedì 28 marzo 2023

PREGHIERA DI MARTEDI' 28 MARZO DELLA QUINTA SETTIMANA DI QUARESIMA


Venga il tuo regno, Signore e si faccia la tua volontà. 

La preghiera del Padre nostro insegnataci da Gesù ci esorta a dire sempre: "Venga il tuo regno, Signore e si faccia la tua volontà, come in cielo così in terra". Due richieste partite dal cuore di Gesù che ogni cristiano deve fare sue. Le due richieste sono collegate tra di loro. Il regno di Dio avverrà solo se si compirà la sua volontà. Il regno di Dio non si impone con la forza. Dio ha creato l'uomo libero e lo ha reso artefice della sua stessa felicità. Nella "volontà di Dio è la nostra pace". Avere gli stessi sentimenti di Gesù e tendere alla "conformità" con lui comporta che ci si adoperi perché si compiano le due attese del Signore Gesù. Egli ci ha insegnato che il regno di Dio sta "in noi", nell'intimo di ciascun uomo. Dovrebbe, per questo, concretizzarsi nel cuore di tutti. "Il regno di Dio sta in noi" perché in noi e con noi sta Gesù. È molto strano che quanti affermano di credere in Gesù non compiano sempre la volontà del Padre e non offrono una visione chiara e trasparente del regno di Dio con la propria vita. Se dobbiamo parlare di fede in Gesù, se dobbiamo dire che è nostro desiderio giungere alla "conformità" con lui, dobbiamo deciderci a compiere sempre la sua volontà e a costituirci suo "regno visibile", terreno, umano. Regno visibile è la Chiesa, la istituzione nella quale noi crediamo e alla quale siamo fieri di appartenere. Ma tutti dobbiamo essere Chiesa, corpo di Cristo rivestito con gli abiti della giustizia, dell'amore, della pace. 

Ti voglio, ti dichiaro, ti eleggo mio Re, Signore Gesù e ti prometto che mi adopererò 

perché venga, in me, il tuo regno vivendo nella giustizia e nella pace con amore. 

 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 

 

 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

 

Signore, donami degli occhi
per vederti nudo e affamato,
delle orecchie per ascoltarti
mentre supplichi e implori.
Donami delle mani per curarti
quando sei malato e prigioniero.
Donami un cuore aperto per accoglierti
quando sei straniero e senza tetto
nella casa della fraternità,
alla mensa della condivisione.
Donami l’intelligenza per costruire dei ponti,
un cuore per frantumare le frontiere,
l’audacia per denunciare ogni chiusura
e ogni muro di divisione.
Donami forza per il cammino,
sostegno nelle tribolazioni,
l’audacia nella profezia.
Donami il coraggio di accorciare le distanze,
globalizzare le solidarietà,
riaccendere i sogni,
seminare dei fiori e dei sorrisi,
per un avvenire di speranza.

 


 


 

FIORETTO DEL GIORNO:

 

Nei momenti  di rabbia, di nervosismo, attendere, non prendere provvedimenti

lunedì 27 marzo 2023

AVVISO SACRO PER LA SETTIMANA SANTA "02 APRILE AL 29 APRILE 2023


 

PREGHIERA DI LUNEDI' 27 marzo DELLA QUINTA SETTIMANA DI QUARESIMA

articolo   ==>raccolta fondi 


Tu Signore sei venuto a portare la pace nei nostri cuori. 

Il cuore dell'uomo spesso vive in aperto conflitto. "Vedo il bene e lo approvo, poi faccio il male" diceva un grande poeta. L'apostolo Paolo parla di un conflitto interiore tra la legge dello spirito e quella della carne. Tutti gli uomini passano attraverso queste fasi di contraddizioni interne. Vogliamo il bene a tutti i costi ma spesso, inesorabilmente e quasi fatalmente, compiamo il male. La stessa lotta interiore diventa causa di lotta esteriore e i conflitti del nostro animo diventano causa di conflitti con quanti vivono con noi. Non c'è pace tra gli uomini. Dovunque ci sono guerre: odi, dispetti, rivalità, ingiustizie, critiche, maldicenze. E noi stessi o ne siamo vittime o ne siamo i promotori. Soltanto Gesù può darci la pace. Questo non è un bene esteriore ma un bene interiore. Non si ha la pace quando tacciono le armi, ma quando il cuore è in pace. Pace, è concordia, armonia, benevolenza, bontà, comprensione, solidarietà, condivisione con tutti. Quando diciamo che Gesù ha conciliato le cose del cielo con quelle della terra vogliamo dire che il divino Maestro effettivamente ha messo in noi la capacità piena di vivere sulla terra in prospettiva e in dimensione di cielo. Le guerre, le contese, le divisioni cessano col cessare dei sentimenti negativi che producono la morte nel cuore. "Solo in Dio riposa l'anima mia", afferma il Salmista, perché soltanto lui è il mio rifugio stabile e il "suo amore per noi è forte" (Sal 117). Un vero cristiano deve diventare operatore di pace stabilendosi nella pace che è Cristo Gesù. 

Toglierò, Signore, dal mio spirito tutti i sentimenti di

conflittualità ed antipatia che mi corrodono il cuore e la mente.

 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 

 


 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Gesù,
il tuo pensiero mi illumini,
la tua parola mi guidi,
i tuoi occhi mi seguano,
le tue orecchie mi ascoltino.
Le tue braccia allargate sulla croce
mi aprano all’amore universale,
i tuoi piedi crocifissi
mi spingano a donarmi
senza misura di stanchezza ai fratelli.
Il tuo cuore aperto sia per me
fonte di grazia nel cammino
e luogo di riposo nella stanchezza.
Amen.

 

(Guglielmo Giaquinta)

 FIORETTO DEL GIORNO:

 

Non annoiarsi, interessarsi a tutto, prestare attenzione a chi ci è accanto

domenica 26 marzo 2023

Raccolta solidale per i terremotati di Turchia e Siria.

Ieri sera, nella chiesetta di San Rocco a conclusione della celebrazione eucaristica, Don Claudio Lettieri ha rivolto l' ennesimo appello alla comunità parrocchiale sottolineando la campagna di sensibilizzazione per sostenere le popolazioni che lo scorso 6 febbraio sono state colpite dal terremoto, la Turchia e la Siria.

Adesso, più di prima c’è la necessità di unire le forze poiché i media non ne parlano più, “i riflettori si sono spenti”, ma la situazione ci viene aggiornata da “Don Max”. Gli effetti del terremoto sono sotto i suoi occhi e quotidianamente fa i conti con vite umane.  Si adopera  mettendo   a loro servizio le  risorse,   dando un aiuto concreto a quanti  hanno perso la casa e non possiedono mezzi di sussistenza.

“Siate generosi”, è stata l' esortazione  di don Claudio, belle le sue parole durante l’ omelia … è un modo quello della solidarietà, insieme alla preghiera, il digiuno e la penitenza di vivere la Quaresima .

Il gesto di aiutare le persone è un modo semplice e diretto di dare concretezza al vero significato delle piccole rinunce che in questo tempo vengono raccomandate per “fare spazio” all’altro. Sempre, per il cristiano, la rinuncia è dentro una logica di amore: tolgo a me per dare ad un altro che ha bisogno.

Anche una piccola donazione, pervenuta questa mattina all' l’ A. Cattolica di Flumeri,  verrà   destinata per  la raccolta solidale della Quaresima in quanto  esplicita richiesta del donatore, nella consapevolezza della drammatica condizione dei sopravvissuti, che hanno ancora bisogno di tutto, alle prese con le difficoltà del reperimento di cibo e acqua e le condizioni climatiche, non facili in molte zone di montagna.


F.A.

PREGHIERA DEL 26 MARZO V DOMENICA DI QUARESIMA


Mi hai chiamato, o mio Signore e ti ho detto il mio sì. 

Il cammino quaresimale è per tutti un cammino di imitazione, condivisione, configurazione a Cristo Gesù. L'abbiamo chiamato un cammino di "conformazione" intendendo per questo l'impegno a diventare in tutto partecipi della sua stessa vita. Mentre i giorni passano e si avvicina il momento culminante della totale conformità che Egli compirà quando ci renderà concorporei e consanguinei a lui facendoci mangiare la sua carne e bere il suo sangue, vogliamo osservare i suoi progetti ed unirci a lui nel portarli a compimento. Egli, il Figlio di Dio, divenne uomo per liberare l'uomo dalla schiavitù in cui era caduto. Grande dono fu il suo: volle arricchire l'uomo di grande libertà. Ma l'uomo, non è assolutamente libero. Non si è creato da sé. Non può disporre dei suoi giorni in massima libertà. Molto relativo è anche l'uso della libertà. È sempre condizionato dal tempo, dal luogo, dalle condizioni di salute e da mille altri agenti che interagiscono nella sua vita. Né c'è qualcuno che possa aiutarlo ad essere totalmente libero. Soltanto Dio, sommo creatore del tempo e dello spazio, è pienamente libero perché unico padrone della sua stessa immensità. La libertà che l'uomo possiede è un dono di Dio. Il dono della libertà nell'uomo è cresciuto con la incarnazione del Verbo divino. Gesù ha reso l'uomo libero dalla schiavitù del male e dai condizionamenti collegati alla natura umana. Unito a Gesù, l'uomo partecipa della libertà del Figlio di Dio. Ciascuno deve conservare la sua libertà facendo attenzione a quello che dice Gesù. Libertà piena è non essere schiavi del peccato, vincere tutte le forze che, dentro o fuori di noi, vogliono farci piegare verso atti contrari alla volontà di Dio. 

Voglio, oggi, Signore, deporre i miei abiti del male e spezzare le catene dei miei vizi.

 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)


 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

 

Benefattore di tutti coloro si rivolgono a te,
luce di chi è nelle tenebre,
creatore di ogni seme,
giardiniere di ogni crescita spirituale,
abbi pietà di me, Signore,
e fa’ di me un tempio immacolato.
Non guardare i miei peccati;
se guardi alle mie colpe
non potrò più sostenere la tua presenza.
Ma con la tua grande misericordia
e con la tua infinita compassione,
cancella le mie macchie
per il Signore nostro Gesù Cristo,
tuo unico Figlio,
medico delle nostre anime.
Per lui ti sia resa gloria,
potenza, onore e magnificenza,
nei secoli dei secoli. Amen.

 


 IMPEGNO DEL GIORNO : essere gentile con tutti 

 

 

 

 

sabato 25 marzo 2023

LA LITURGIA DEL GIORNO domenica 26 marzo 2023

 V DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso
Fammi giustizia, o Dio,
difendi la mia causa contro gente spietata;
liberami dall’uomo perfido e perverso.
Tu sei il Dio della mia difesa. (Sal 41,1-2)

Non si dice il Gloria.

Colletta
Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso,
perché con la tua grazia possiamo camminare sempre
in quella carità che spinse il tuo Figlio
a consegnarsi alla morte per la vita del mondo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA
Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete.

Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore Dio: «Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d’Israele.
Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio.
Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L’ho detto e lo farò». Oracolo del Signore Dio.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE
Rit: Il Signore è bontà e misericordia.

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.

Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
L’anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all’aurora.

Più che le sentinelle l’aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.

SECONDA LETTURA
Lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio.
Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

Parola di Dio

Canto al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore,
chi crede in me non morirà in eterno.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

VANGELO
Io sono la risurrezione e la vita

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui».
Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, s’è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.
Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.
Parola del Signore.

Forma breve: Gv 11, 3-7.17.20-27.33b-45
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, le sorelle di Lazzaro mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Marta, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Gesù si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, in questo tempo favorevole per la nostra conversione eleviamo al Signore le nostre suppliche, con la fiducia di essere esauditi.
Preghiamo insieme e diciamo: Kyrie, eleison.

1. Ascolta, Signore, la supplica della tua Chiesa, pellegrina sulla terra: suscita uomini e donne a servizio del Vangelo, perché tutte le genti possano conoscerti e accogliere il dono della salvezza. Noi ti preghiamo.
2. Sostieni, Signore, il nostro cammino quaresimale: converti i nostri cuori a te, perché da veri discepoli camminiamo sui tuoi sentieri. Noi ti preghiamo.
3. Visita, Signore, i popoli oppressi dalla povertà e dalla guerra: apri i loro cuori all’accoglienza della salvezza, perché trovino in te la fonte della vera libertà. Noi ti preghiamo.
4. Conforta, Signore, quanti sono nella prova: disseta il loro animo, bisognoso di speranza, perché sappiano scorgere i segni della nuova creazione, frutto della Pasqua. Noi ti preghiamo.
5. Rinnova, Signore, il cuore di noi qui riuniti: orienta i passi del nostro cammino di purificazione, perché nascano frutti abbondanti di giustizia e santità. Noi ti preghiamo.

Accogli, o Signore, l’umile preghiera dei tuoi fedeli, e concedi loro di percorrere, sotto la guida del tuo Spirito, la strada che li riporta a te, pregustando fin da ora la gioia della Pasqua. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Dio onnipotente, esaudisci la nostra preghiera
e dona ai tuoi fedeli,
che hai illuminato con gli insegnamenti della fede cristiana,
di essere purificati dalla forza di questo sacrificio.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO (Anno A)
La risurrezione di Lazzaro

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Vero uomo come noi, egli pianse l’amico Lazzaro;
Dio eterno, lo richiamò dal sepolcro;
oggi estende a tutta l’umanità la sua misericordia,
e con i santi misteri ci fa passare dalla morte alla vita.
Per mezzo di lui ti adorano le schiere degli angeli e dei santi
e contemplano la gloria del tuo volto.
Al loro canto concedi, o Signore,
che si uniscano le nostre voci nell’inno di lode: Santo, ...

Antifona di comunione
«Chiunque vive e crede in me
non morirà in eterno», dice il Signore. (Gv 11,26)

Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente,
fa’ che rimaniamo sempre membra vive di Cristo,
noi che comunichiamo al suo Corpo e al suo Sangue.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Orazione sul popolo
Benedici, o Signore, il tuo popolo,
che attende il dono della tua misericordia,
e porta a compimento i desideri
che tu stesso hai posto nel suo cuore.
Per Cristo nostro Signore.

SABATO 25 MARZO DELLA QUARTA SETTIMANA DI QUARESIMA


 

Purificami, Signore, e ridonami il tuo amore. 

Egli fu l'Uomo che volle farsi servo di tutti. 
Mentre stavano tutti riuniti a cena, Egli, il Maestro si alzò e volle lavare i piedi ai suoi. A chi si oppose replicò che quello che stava facendo era un atto necessario. Voleva essere l'ultimo insegnamento, come il Testamento spirituale. "Voi mi chiamate Maestro e dite bene, perché lo sono. Ed io come Signore e Maestro vi dico che come ho fatto io dovete fare anche voi". Così egli disse. Poi tacque. Lavò i piedi a tutti che rimasero stupiti. Anche a noi riesce difficile capire tutto quello che Gesù ha fatto. Sono passati più di duemila anni. Noi, che pure ci diciamo cristiani, non siamo arrivati alla decisione di fare quello che egli ha fatto. "Anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri" (Gv 13, 14). Che cosa può significare lavare i piedi "gli uni gli altri"? L'insegnamento è essenziale e profondo. È il proclama di una nuova mentalità, di una nuova dottrina, di un nuovo sistema di vita. Il suo esempio potremmo dire chc è fondamentalmente integralista. Esige che ciascuno si faccia servo dell'altro. Parlando dì sé Gesù diceva: "Non sono venuto per essere servito ma per servire". Ma l'uomo non ha mai accettato questa legge nuova e, in tutti i modi, vuole essere servito. L'uomo pretende da tutti onore, rispetto, venerazione, sottomissione. Il cambiamento voluto da Gesù è ancora più forte. Egli esige che chi sta in alto sia il primo a farsi servo anche del più umile.

Da oggi voglio trasformare la mia vita in un servizio attento, di amore, verso tutti i fratelli. 

 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 

 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

 

Gesù,
aiutami a comprendere il vero significato
del tuo Vangelo e dei tuoi precetti.
Non aride regole da seguire senza convinzione,
come leggi materiali,
ma parole e gesti d'amore da donare agli altri
per arricchire anche la nostra vita.

 

Sii tu l’unico Signore
del mio cuore, possiedilo tutto.
L’anima mia ami solo te,
a te solo obbedisca
e cerchi di piacere in tutto a te.
Gesù, mio Signore e Dio mio,
ti dono interamente il mio cuore
e tutta la mia volontà.
Un tempo essa ti è stata ribelle,
ma ora a te tutta la consacro.
Disponi di me come a te piace,
sono pronto a tutto, accetto tutto.
O Amore, degno di infinito amore,
tu mi hai amato sino a morire per me.
io ti amo con tutto il cuore,
ti amo più di me stesso
e nelle tue mani abbandono l’anima

 


 

IMEGNO DEL GIORNO:

 

Dire una parola di scusa per chi ha sbagliato.

venerdì 24 marzo 2023

VENERDI' 24 MARZO DELLA QUARTA SETTIMANA DI QUARESIMA


 

Potete bere il calice che io berrò? 

Egli fu l'Uomo che andò a cercare la perla perduta. 
Il racconto della perla perduta raccontato da Gesù si addice bene all'umanità. La perla è Dio, somma preziosità nella vita dell'uomo. Bene insopprimibile e indispensabile. Perdere Dio significa andare smarriti e naufraghi nel cammino di tutta l'esistenza. Non si può vivere senza di lui ed ogni cosa perde il suo valore. Chi avesse perduto o trascurato Dio nella propria esistenza deve subito mettersi alla ricerca se non vuole consumare nell'ignominia i suoi giorni. Ma a differenza dei racconti evangelici le parti si invertono. L'uomo che ha perduto la perla preziosa sembra che rimanga indifferente. È come se fosse contento della banalità e della ignavia della sua vita. Diventa insensibile a Dio! Nella storia di Gesù si può leggere un capovolgimento di situazioni. È Gesù, la vera perla dell'esistenza, che invece si mette alla ricerca di chi l'ha perduto. La Scrittura ci parla di lui che, buon pastore, lascia le novantanove pecore al sicuro e si mette in cerca della pecora perduta. La Scrittura ci parla del Padre che, fin dal primo momento in cui il figlio si è allontanato dalla casa, si pone in attesa del suo ritorno e. al ritorno, fa festa. Dio fa festa per la pecora ritrovata, per il figlio riavuto, per colui che si converte e ritorna a casa. All'uomo che ha sciupato tutti i beni viene riconsegnata la perla preziosa dell'amicizia e dell'amore di Dio. Dio fa festa. Non fa festa per sé. Fa festa per l'uomo. Una festa straordinaria: viene sacrificato l'Agnello, il vero Figlio di Dio. L'unica soluzione giusta è quella del mettersi subito alla ricerca del Figlio venuto a casa nostra e che abbiamo dimenticato. ignorato, trascurato e lasciato al di fuori della nostra esistenza. 

Mi alzerò, oggi, e mi allontanerò da tutti i miei compromessi 

per venire a ricercare solo Te, Gesù, mio Dio. 

 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 


 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

 

Vieni e fa’ tu stesso la Tua volontà in me.
I tuoi comandamenti non c’entrano
nel mio cuore stretto e la mia mente limitata
non afferra il loro contenuto…
Se tu non vorrai benevolmente dimorare in me
allora io inevitabilmente camminerò verso il buio.
So che tu non agisci con violenza
ma ti supplico entra con potere nella mia casa
e fa’ rinascere tutto me.
Cambia il buio infernale della mia superbia
nel tuo amore umile.
Trasforma la mia natura corrotta,
in modo che nessuna passione rimanga in me,
capace di ostacolare la venuta
di tuo Padre insieme a te.
Fa’ di me di quella Santa Vita
che tu stesso mi hai permesso
di assaporare in parte…
Sì, Signore, ti prego, non privarmi
di questo segno della tua bontà.

 

(Archimandrita Sofronio)


 

PREGHIERA PER IL VENERDI'

 

Signore Gesù, ricordiamo la tua Passione e la tua Morte,

dalle quali sono venute a noi il perdono e la Grazia.

Ti offriamo la fatica e la lotta spirituale che oggi ci attende.

In particolare vogliamo offrirti il piccolo sacrificio che ci costa

ubbidire alla Legge dell'astinenza dalle carni.

Fa, Signore, che partecipando sulla terra alle tue sofferenze,

meritiamo di essere con Te nella gioia del Paradiso.

Così sia.

 


 

IMPEGNO DEL GIORNO:

 

Alzarsi da letto prontamente, all'ora stabilita, dopo il giusto riposo, senza indulgere alla poltroneria un attimo di più.

giovedì 23 marzo 2023

GIOVEDI' 23 MARZO DELLA QUARTA SETTIMANA DI QUARESIMA


Amo la preziosità del tuo corpo e la dolcezza del tuo sangue. 

Egli fu l'Uomo che non si sottrasse alla sofferenza. 
È scritto di lui che si lasciò condurre al patibolo come un agnello e che non aprì bocca (At 8, 32). Fu anche invitato a difendersi da chi pretendeva di avere potere su di lui. Ma egli tacque. E quando qualcuno tentò di difenderlo con la spada, glielo proibì. Poi disse che avrebbe potuto anche chiamare le legioni degli angeli, suoi ministri, per difenderlo. Ma non lo fece e non si sottrasse agli insulti, alle percosse, alla condanna. È una storia vera, una storia sconcertante quella dell'Uomo che era Dio. Una storia che trovò il suo epilogo quando il centurione romano, di fronte ai fatti, esclamò: "Costui è veramente figlio di Dio". Non c'è altra spiegazione in tutta questa storia che rimane incomprensibile a livello umano. Perché questo desiderio e questa volontà di Dio? Perché questa immolazione? Perché questo sacrificio del Figlio suo per la redenzione dell'umanità? Dopo questi interrogativi che toccano il mistero di Dio, sorgono altri interrogativi che toccano la vita dell'uomo. Perché tanta negatività da parte dell'uomo verso Dio e verso Gesù Cristo? E non è forse vero che il suo mistero di amore è perennemente vitale? Ma gli uomini restano chiusi nel loro silenzio che è negligenza e ignoranza. Sta scritto che egli sta alla porta e bussa. Se qualcuno gli apre, egli entra e si ferma "a cena". A quella cena si partecipa mangiando il suo corpo e bevendo il suo sangue. 

Il mio sogno è essere trovato degno di condividere la tua immolazione, Gesù. 

 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 


 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

 

Signore,
Ti “frequento” da anni,
nella Messa, nella preghiera,
nell’adorazione
eucaristica…
eppure tante volte mi capita
ancora di sentirTi
“estraneo”.
Dammi il coraggio di
chiedermi “Chi sei Tu per me?”
Dammi la perseveranza 

per contemplare il Tuo volto,
nell’attesa che da Te giunga la risposta 

alla mia domanda.

 


 

FIORETTO DEL GIORNO:

 

Rispondere sempre dolcemente

mercoledì 22 marzo 2023

Giornata mondiale dell' acqua

Il 22 marzo si celebra la giornata mondiale dell’ acqua è stata istituita dall’ Onu nel 1992.

 Nel mondo, oltre 2,2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua, tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 c’è quello di garantire un equo, corretto e partecipato accesso all’acqua attraverso la fornitura di acqua potabile e servizi igienico-sanitari. 

Dopo otto anni dalla Laudato si' e alla luce delle piste di lavoro che l’Enciclica indicava, in tutto il mondo si approfondisce il tema delle risorse naturali, focalizzando l’attenzione sull’acqua come l’elemento trasversale che influisce sul raggiungimento del bene comune. Il documento di papa Francesco assume una particolare rilevanza in questa fase storica in cui il valore igienico-sanitario dell’acqua sta emergendo anche nei paesi che non soffrono di scarsità idrica o di mancato accesso ad acqua di buona qualità. L’acqua è  un bene comune e un diritto umano universale, una importante riflessione riguarda il multiforme valore dell’acqua: religioso, socio-culturale ed estetico, istituzionale e per la pace.

L’ acqua,  elemento base per la vita,  è al centro dell’attenzione nella  Bibbia, cardine di desideri e contese, segno di benedizione divina. La parola ebraica majim, «acqua», risuona oltre 580 volte nell’Antico Testamento, come l’equivalente greco hydor ritorna un’ottantina di volte nel Nuovo. Sono tanti i racconti che ruotano intorno a questo elemento così prezioso, a partire dal pericoloso jam, il «mare», o al fiume Giordano, le sorgenti, i fiumi, i torrenti, i canali, i pozzi, le cisterne, i serbatoi celesti, il diluvio, l’oceano e così via. Un filo d’acqua scorre, quindi, idealmente attraverso le pagine delle Bibbia. Non per nulla la Bibbia si apre con la creazione della luce e dell’acqua (Genesi 1,3-10) e con le piogge e la canalizzazione delle sorgenti (Genesi 2,4-6) e si chiude con «un fiume d’acqua viva limpida come cristallo che scaturisce dal trono di Dio e dell’Agnello» (Apocalisse 22,1). E in mezzo c’è sempre l’ansiosa ricerca dell’acqua e la sete.

Il profeta Geremia ci parla della siccità, piaga  del Vicino Oriente: «I nobili mandano i servi in cerca d’acqua; si recano ai pozzi, ma non ne trovano, e tornano con i recipienti vuoti; sono pieni di delusione, di confusione, si coprono il capo. Il terreno è screpolato, perché non cade pioggia nel paese: gli agricoltori delusi si coprono il capo. Anche la cerva nei campi partorisce e abbandona il cerbiatto, perché non c’è erba. Gli asini selvatici, fermi sui colli, aspirano l’aria come sciacalli, i loro occhi sono languidi perché non ci sono pascoli» (14,3-6). È per questo che, quando si affacciano le nubi e cade la pioggia, si è convinti di ricevere una benedizione divina, come si legge nel Deuteronomio: «Il Signore aprirà per te il suo benefico tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia a suo tempo e per benedire tutto il lavoro delle tue mani» (28,12).

Tuttavia il Creatore, che è Padre di tutti, si preoccupa di ogni sua creatura prescindendo dal merito, come dirà Gesù: «Il Padre vostro che è nei cieli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti» (Matteo 5,45). Maliziosamente e liberamente, ma con una certa amara verità, un inglese, Lord Bowen, commentava: «Piove sul giusto e piove sull’ingiusto; ma sul giusto di più, perché l’ingiusto gli ruba l’ombrello». In realtà dovremmo dire perché gli sottrae l’acqua necessaria a vivere???

F.A.

MERCOLEDI' 22 MARZO DELLA QUARTA SETTIMANA DI QUARESIMA

 

Voglio passare la mia vita ad acclamarti, mio Signore. 

Egli fu l'Uomo che rifiutò la corona di Re. 
Chi voleva acclamarlo re aveva, purtroppo, segreti interessi. Dopo aver visto la potenza dei suoi miracoli, dopo avere ascoltato le sagge parole che sapeva dire, dopo aver costatato che si era messo contro la classe dirigente ipocrita, dopo aver capito che insegnava una nuova legge, la folla voleva acclamarlo re. Giustamente egli si oppose e scappò via. Non poteva prestarsi all'inganno e non doveva assecondare le sciocche pretese di gente che, invece, non aveva capito né accettato il suo messaggio. E, difatti, lo avevano abbandonato quando aveva parlato della sua missione ed aveva indicato le nuove misure da seguire. "Questo linguaggio è duro", gli dissero. Anche quando lo condussero davanti ai tribunali, nessuno gli fu favorevole e tutti vollero la sua condanna. Egli non aveva bisogno di una investitura regale da parte degli uomini lui, l'Unto di Dio, il Cristo di Dio, Colui che Dio aveva posto come principio e fine, origine, causa, salvezza dell'universo intero. Ma il dramma storico di Cristo continua ancora. Ancora oggi egli non è il re acclamato dagli uomini perché gli uomini non riconoscono la sua regalità sovrana, quella regalità che deve occupare i cuori e le menti di tutti gli uomini. Ed io? E tu? Cosa facciamo di quest'Uomo che non volle essere nominato re? Non dovremmo insieme deciderci a farlo regnare pienamente nella nostra vita? 

Venga il tuo regno, o mio Cristo, Consacrato dal Padre, compiacenza del Padre. 

 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 


 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

 

Signore,
dona a noi la saggezza e l’umiltà
di credere, di studiare, di approfondire
e di comprendere i Tuoi insegnamenti.

 

Aiutaci
ad accogliere con umile e gioiosa gratitudine
la Tua Parola, perché sia per noi luce ai nostri passi.

 

Aiutaci
a seguire il cammino di obbedienza alla verità
perché possiamo diventare veri testimoni dell’Amore.



martedì 21 marzo 2023

Inizia la bella stagione

 

 

...è primavera, nelle nostre terre, un tempo  il  clima era  temperato, ma da alcuni anni i fattori ambientali sono sempre più devastanti; ormai si parla  di «riscaldamento globale»,  ci stiamo  abituando ...  e in tanti ignorano  che  è una realtà drammatica. 

Nell’area geografica biblica la primavera è stata da sempre una stagione breve, stretta tra un inverno spesso rigido e una lunga estate dal sole incandescente. È per questo che essa – con la sua freschezza, con lo sbocciare dei fiori, con il velo di verde che copre persino la steppa per poche settimane – è raramente evocata dalla Bibbia.

Lo è soprattutto nel paesaggio simbolico del Cantico dei cantici, che è affollato di narcisi, gigli, vigne in fiore, prati verdeggianti, giardini, fontane, alberi fruttiferi e odorosi, greggi che pascolano, cerbiatti che corrono, melograni, gemme che si schiudono e così via in un’incessante sequenza di scene vegetali. Si potrebbe quasi immaginare che la donna del Cantico sia simile alla tavola della Primavera di Botticelli.


Per il poeta biblico l’amore è la costante primavera della vita, anche se conosce momenti di oscurità e di gelo; leggiamola la Sacra Scrittura,  il Cantico dei cantici sarà una  stupenda lezione di amore e bellezza.

Anche nella strofa finale del Salmo, il 65 : «Tu visiti la terra e la disseti, la ricolmi di ricchezze. Il fiume di Dio è gonfio di acque; tu prepari il frumento per gli uomini. Così prepari la terra: ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle, la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli. Coroni l’anno con i tuoi benefici, i tuoi solchi stillano abbondanza. Stillano i pascoli del deserto e le colline si cingono di esultanza. I prati si coprono di greggi, le valli si ammantano di messi: gridano e cantano di gioia!».

Nel  Salmo, Dio dona alla terra primaverile una veste meravigliosa: una corona di fiori, una cintura, un abito verde chiazzato dal bianco delle greggi, il manto dorato delle messi. E tutte insieme le creature si avviano in una sorta di allegra processione popolare, con i loro abbigliamenti festivi, e si dirigono verso il Creatore, il Signore della bellezza e della fertilità primaverile, danzando, cantando e lodando.

Curiosità: Il primo giorno di primavera del 2023 è stato  ieri, lunedì 20 marzo, così come avvenuto lo scorso anno. Nonostante spesso si pensi che la primavera inizi il 21 marzo, infatti, la data non è fissa e in questi ultimi anni è spesso stata quella del 20 marzo, mentre il prossimo anno toccherà al 19 marzo salutare la nuova stagione. Infatti la data dell’equinozio di primavera può oscillare tra il 19 e il 21 marzo e può cambiare ogni anno, così come l’orario.

F.A.

 

MARTEDI' 21 marzo DELLA QUARTA SETTIMANA DI QUARESIMA

  Mi piace il tuo dinamismo, Signore e per questo voglio imitarti. 

Egli è l'Uomo che andava di città in città. 
Non aveva una stabile dimora l'Uomo Dio, venuto dal cielo e nato dalla Vergine Maria. Fin dalla sua nascita il suo fu un continuo pellegrinare. Nazaret, Betlemme, Egitto, Nazaret e poi, di città in città, "perché ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore" (Gv 10, 16). Possiamo dire che il suo andare di città in città, di casa in casa non si è mai esaurito. Egli, infatti, è colui che passa sempre e chiama sempre ed invita sempre tutti ad andare nella sua vigna. Poi manda alcuni come pastori, altri come profeti. A tutti affida un compito ed una missione. Egli non si è mai fossilizzato in una mentalità o in una consuetudine. Non si è fermato in un Paese né ha posto la sua tenda in una località. Egli va continuamente dove vive l'uomo. Ogni uomo è sua patria e sua casa. Ogni uomo è parte di quel gregge che egli conduce ai pascoli ubertosi. Egli precede tutti. È disposto a dare la sua vita per le sue pecore. È straordinario questo continuo "andare di Dio". Non è statico, ma dinamico. Non è legato ad un popolo o ad una tradizione o ad un partito. Si fa trovare da tutti, aspetta tutti, va incontro a tutti. Come un giorno andò in casa di Simone il lebbroso, o in casa di Pietro, o in casa di Marta e Maria o come si mise a disposizione di Nicodemo, quand'era notte, o aspettò, sotto il sole rovente, la Samaritana. Egli ci insegna l'apertura e la sollecitudine verso tutti i nostri fratelli ovunque vivano. 

E se verrò da Te e busserò alla tua porta, non lasciarmi solo, Signore, perché non ho altri che te. 

 

(brano tratto dal libretto Quaresima - Il cammino di conformità a Cristo Gesù - di N.Giordano)

 


 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

 

Troppe volte ci capita, Gesù,
di vivere pensando di mettere in pratica la Tua Parola.
Troppe volte però corriamo il rischio, talora inconsapevolmente,
di vivere "interpretando" la Tua Parola
nel modo in cui ci sembra più giusto o conveniente.
Quanto Ti conosciamo poco...
Dacci forza e spingici a non smettere mai
di cercare la Verità nella nostra vita e,
con la nostra lingua e le nostre azioni,
rendici testimoni del Vangelo.

 

IMPEGNO DEL GIORNO:

 

Sacrificare una ghiottoneria, una bibita.


LA LITURGIA DEL GIORNO domenica 31 luglio 2022

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde Antifona d'ingresso O Dio,...