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Adesso, più di prima c’è la necessità di unire le
forze poiché i media non ne parlano più, “i riflettori si sono spenti”, ma la
situazione ci viene aggiornata da “Don Max”. Gli effetti del terremoto sono
sotto i suoi occhi e quotidianamente fa i conti con vite umane. Si adopera mettendo a loro servizio le risorse, dando un aiuto concreto a quanti hanno perso la casa e non
possiedono mezzi di sussistenza.
“Siate generosi”, è
stata l' esortazione di don Claudio, belle le sue parole durante l’ omelia … è un
modo quello della solidarietà, insieme alla preghiera, il digiuno e la penitenza di vivere la Quaresima .
Il gesto di aiutare le persone è un modo semplice e diretto di dare concretezza al vero significato delle piccole rinunce che in questo tempo vengono raccomandate per “fare spazio” all’altro. Sempre, per il cristiano, la rinuncia è dentro una logica di amore: tolgo a me per dare ad un altro che ha bisogno.
Anche una piccola donazione, pervenuta questa mattina all' l’ A. Cattolica di Flumeri, verrà destinata per la raccolta solidale della Quaresima in quanto esplicita richiesta del donatore, nella consapevolezza della drammatica
condizione dei sopravvissuti, che hanno ancora bisogno di tutto, alle prese con
le difficoltà del reperimento di cibo e acqua e le condizioni climatiche, non
facili in molte zone di montagna.
F.A.
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