AVVISO => DI DON CLAUDIO
IV DOMENICA DI QUARESIMA - LAETARE (ANNO A)
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola o Rosaceo
Antifona d'ingresso
Rallegrati, Gerusalemme,
e voi tutti che l’amate radunatevi.
Sfavillate di gioia con essa,
voi che eravate nel lutto. Così gioirete
e vi sazierete al seno delle sue consolazioni.
(Cf. Is 66,10-11)
Non si dice il Gloria.
Colletta
O Padre, che per mezzo del tuo Figlio
operi mirabilmente la redenzione del genere umano,
concedi al popolo cristiano di affrettarsi
con fede viva e generoso impegno
verso la Pasqua ormai vicina.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
PRIMA LETTURA
Davide è consacrato con l’unzione re d’Israele.
Dal primo libro di Samuele
In quei giorni, il Signore disse a Samuele: «Riempi d’olio il tuo corno e
parti. Ti mando da Iesse il Betlemmita, perché mi sono scelto tra i suoi figli
un re». Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato.
Quando fu entrato, egli vide Eliàb e disse: «Certo, davanti al Signore sta il
suo consacrato!». Il Signore replicò a Samuele: «Non guardare al suo aspetto né
alla sua alta statura. Io l’ho scartato, perché non conta quel che vede l’uomo:
infatti l’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore».
Iesse fece passare davanti a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripeté a
Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi». Samuele chiese a Iesse:
«Sono qui tutti i giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo, che
ora sta a pascolare il gregge». Samuele disse a Iesse: «Manda a prenderlo,
perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui». Lo mandò a
chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto.
Disse il Signore: «Àlzati e ungilo: è lui!». Samuele prese il corno dell’olio e
lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide
da quel giorno in poi.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE
Rit: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.
Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.
SECONDA LETTURA
Risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi
perciò come figli della luce; ora il frutto della luce consiste in ogni bontà,
giustizia e verità.
Cercate di capire ciò che è gradito al Signore. Non partecipate alle opere
delle tenebre, che non danno frutto, ma piuttosto condannatele apertamente. Di
quanto viene fatto in segreto da [coloro che disobbediscono a Dio] è vergognoso
perfino parlare, mentre tutte le cose apertamente condannate sono rivelate
dalla luce: tutto quello che si manifesta è luce. Per questo è detto:
«Svégliati, tu che dormi,
risorgi dai morti
e Cristo ti illuminerà».
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 8,12)
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me, avrà la luce della vita.
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
VANGELO
Andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
+ Dal Vangelo
secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi
discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché
sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è
perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le
opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando
nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo».
Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango
sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che
significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante,
dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni
dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli
diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti
gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo
ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato,
mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?».
Rispose: «Non lo so».
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in
cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei
dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse
loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora
alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva
il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di
questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco:
«Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli
rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato
cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di
colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro
figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di
lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come
ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo
sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi
genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già
stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso
dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a
lui!».
Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’
gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se
sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora
gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose
loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo?
Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero:
«Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha
parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo:
«Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto
gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e
fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito
dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da
Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei
peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi
nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in
lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse:
«Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un
giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono,
vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con
lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù
rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite:
“Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».
Parola del Signore.
Forma breve: Gv 9, 1.6-9.13-17.34-38
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita; sputò per terra,
fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli
disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli
andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano
visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava
seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No,
ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!».
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in
cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei
dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse
loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora
alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva
il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di
questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco:
«Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli
rispose: «È un profeta!». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e
insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi
nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in
lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse:
«Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, in questo Tempo di Quaresima lasciamoci riconciliare con
Dio, nella consapevolezza dei nostri limiti e della grandezza della sua
misericordia.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Padre.
1. Sostieni, Padre buono, la santa Chiesa con la forza dello Spirito, perché
testimoni coraggiosamente Cristo, crocifisso e risorto per la nostra salvezza.
Noi ti preghiamo.
2. Illumina, Padre santo, il papa N. e tutti i pastori della Chiesa, perché
alimentino nel cuore dei fedeli l’amore filiale verso di te e la generosità
verso ogni persona. Noi ti preghiamo.
3. Guarda, Padre misericordioso, i popoli oppressi dalle ingiustizie, perché
sperimentino la potenza liberatrice del tuo Figlio, fondamento della vera
fraternità. Noi ti preghiamo.
4. Volgiti, Padre compassionevole, ai nostri fratelli segnati dalla sofferenza
fisica e spirituale, perché attingano dalla passione di Cristo forza e
consolazione. Noi ti preghiamo.
5. Guida, Padre onnipotente, questa tua famiglia, perché divenga, nella
celebrazione dell’Eucaristia, offerta viva a te gradita. Noi ti preghiamo.
O Padre, che esalti gli umili e abbatti l’orgoglio dei potenti, esaudisci le
nostre invocazioni e fa’ che confidiamo sempre in te, salda roccia su cui
poggia la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Ti presentiamo con gioia, o Signore,
i doni della redenzione eterna:
concedi a noi di venerarli con fede
e di offrirli degnamente
per la salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO (Anno A)
Il cieco nato
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Nel mistero della sua incarnazione
egli si è fatto guida del genere umano
che camminava nelle tenebre,
per condurlo alla luce della fede,
e liberare con il lavacro di rigenerazione
gli schiavi dell’antico peccato
per elevarli alla dignità di figli.
Per questo mistero di salvezza,
il cielo e la terra ti adorano,
intonando il cantico nuovo,
e noi con tutte le schiere degli angeli
proclamiamo senza fine la tua lode: Santo, ...
Antifona di comunione
Il Signore ha spalmato un po’ di fango sui miei occhi.
Sono andato, mi sono lavato
e ho acquistato la vista. (Cf. Gv 9,11)
Preghiera dopo la comunione
O Dio, che illumini ogni uomo
che viene in questo mondo,
fa’ risplendere su di noi la luce della tua grazia,
perché i nostri pensieri
siano conformi alla tua sapienza
e possiamo amarti con cuore sincero.
Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Custodisci, o Signore,
coloro che ti supplicano,
sorreggi chi è fragile,
vivifica sempre con la tua luce
quanti camminano nelle tenebre del mondo
e concedi loro, liberati da ogni male,
di giungere ai beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.
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