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Ogni scelta ci inserisce nel progetto più grande di Dio verso l’intera umanità. |
INTRODUZIONE
Genesi 2,15: “Il Signore Dio
prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo
custodisse”. Il “giardino”, il mondo che ci è stato affidato, non va solamente
custodito, ma l’uomo deve sentirsi un collaboratore responsabile che ha il
compito di supportare il progetto di Dio: “costruire” il Paradiso. L’uomo è
creato ad immagine di Dio creatore, pertanto ha facoltà di costruire,
coltivare, inventare delle cose. Noi siamo con-creatori, come viene evidenziato
anche nella formula dell’offertorio nella Messa: “dalla Tua bontà abbiamo
ricevuto questo pane (vino) frutto della terra (vite) e del lavoro dell’uomo”.
Quindi l’uomo non porta il grano e l’uva, ma il pane e il vino, offrendo
pertanto qualcosa di trasfigurato, di trasformato, di già lavorato. L’uomo che
fa questo dà la possibilità a chi gli è accanto di vedere il Donatore nel
creato e nel suo lavoro. Pertanto chi considera il proprio impegno come un
progetto di Dio, ha la possibilità di aiutare se stesso e gli altri a scoprire
(e costruire) quel legame con il Creatore, le attività quotidiane come
strumento per scoprire il “senso” delle cose, guardandoci attraverso, fino a
raggiungerne il “centro”. È questo il nostro essere “sacerdoti” del giardino,
che non è altro che la modalità con cui viviamo quotidianamente il nostro
impegno, che può essere di studio, di lavoro, di servizio verso altri e anche
di svago. Il nostro impegno, come risposta ad un progetto di Dio, è lo strumento
di noi cristiani per poter essere sacerdote del mondo e non consumatori del
mondo. Chi non entra in relazione con il “Donatore” non entra in corretta
relazione con le cose e con le persone, per cui i suoi esclusivi interessi
diventano prioritari sul valore delle persone stesse. L’uomo sacerdote è colui
che riesce attraverso il proprio lavoro quotidiano a purificare i propri occhi
per cogliere “l’oltre” e vederlo come dono di Dio, inserendosi così in un
progetto più ampio che riguarda tutti.
RIFLESSIONE
Ciascun ragazzo vive la
drammaticità di dover fare delle scelte di studio, lavoro o altro impegno
personale. Da una parte si corre il rischio che queste decisioni siano prese
superficialmente o per pigrizia oppure mossi da necessità contingenti che a
volte condizionano e sviliscono. D’altra si può vivere un’eccessiva ansia nella
pretesa di voler scegliere ciò che sembra ideale e che poi, in effetti, non
porta mai a decidere. È importante allora rendere consapevoli i giovani di
questa verità: “Io non sono un puntino insignificante nel mondo ma ne sono
sacerdote. Ciò che faccio, le mie scelte, mi rendono costruttore del Regno di
Dio già nella mia realtà, seppur piccola e limitata. Per cui qualsiasi mia
scelta non può mai essere banale ma valutata con questo sguardo più ampio anche
utilizzando l'aiuto di altri”. L’applicazione di questi principi ci
permetteranno di rivoluzionare la nostra prospettiva su ciò che siamo, sul
nostro futuro e sull’altro.
RIFERIMENTI BIBLICI Matteo
6,25-34
Questo passo sembra una
contraddizione con il tema del lavoro e invece non è così: siamo invitati a
scegliere bene, a dare il giusto spazio alle cose che contano, a quelle che
sono capaci di rivestire di gioia la vita. Quante volte ci ritroviamo dinnanzi
a situazioni di famiglie rovinate o mai nate a causa dell’eccessivo lavoro?
Quanti giovani preoccupati per il loro futuro lavorativo? In questo passo,
attenzione non siamo invitati a vivere “alla giornata”, ma a dare la giusta
attenzione a ciò che accade giorno per giorno senza volare troppo in alto con
la fantasia. Occorre dare il giusto peso al lavoro: è qualcosa di primario per
la sopravvivenza ma non deve diventare essenziale: Il Regno di Dio e la Sua
Giustizia, questo deve “preoccuparci” per poter vivere.
TESTIMONI E CITAZIONI
Gianna Beretta Molla
http://www.giannaberettamolla.org/principal.htm
“Non possiamo rimanere in chiesa; la Messa è una forza che spinge
fuori!…La Messa obbliga ad abbandonare la tavola, sollecita all’azione, spinge
a lasciare le nostre cadenze residenziali. Ci stimola ad investire il fuoco che
abbiamo ricevuto in gestualità dinamiche e missionarie. Se non ci si alza da
tavola, l’Eucaristia rimane un sacramento incompiuto". (Don Tonino
Bello)
DINAMICHE PER GLI
ADOLESCENTI
LA MAPPA PER IL… FUTURO
Sintetizzare i loro obiettivi, idee, scelte modi di agire
attraverso una mappa, dove al centro è posto l’obiettivo da raggiungere con
attorno tutte le azioni che loro dovranno svolgere nei differenti ambiti di
vita (a scuola, con gli amici, in parrocchia, in famiglia).
Lo scopo di questa dinamica è far
capire ai ragazzi che gli strumenti 3.0 sopra elencati sono necessari per non
lasciarsi condizionare da fattori esterni, negativi, come il seguire la massa,
le mode, le comodità. E capire soprattutto che la propria unicità è preziosa
agli occhi di Dio e del prossimo e ci permette di conseguire il nostro
obiettivo principale
DOMANDE AI GIOVANI
1-Hai mai pensato che il tuo agire non ha un orientamento?
2- Da che cosa te ne
accorgi?
3- Secondo te cos’è
un obiettivo? E perché è importante?
4- Attraverso quali modalità puoi raggiungere l’obiettivo che
ti sei prefissato?
5- Sei mai riuscito a conseguire degli obiettivi che ti sei
posto?
6- Ti è costato fatica o è stato semplice?
7- La dinamica del
percorso di raggiungimento dell’obiettivo era come te la immaginavi?
8- Pensi che i tuoi obiettivi possano essere un bene non
solo per te stesso ma anche per gli altri? E quindi un elemento che ti renda
strumento per gli altri?
PREGHIERA
Preghiamo con le
parole del
Prefazio per il tempo
ordinario:
È veramente cosa
buona e giusta renderti
grazie e innalzare a
te l’inno di benedizione
e di lode, Dio
onnipotente ed eterno.
Tu hai creato il
mondo nella varietà dei suoi
elementi, e hai
disposto l’avvicendarsi dei
tempi e delle
stagioni.
All’uomo, fatto a tua
immagine,
hai affidato le
meraviglie dell’universo,
perché, fedele interprete
dei tuoi disegni,
eserciti il dominio su ogni creatura,
e nelle tue opere glorifichi te, Creatore e
Padre,
per Cristo nostro Signore.
E noi, con tutti gli
angeli del cielo, innalziamo
a te il nostro canto,
e proclamiamo insieme
la tua gloria.
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