mercoledì 13 maggio 2020

NESSUNA SCELTA E' BANALE


Ogni scelta ci inserisce nel progetto più grande di Dio verso l’intera umanità.

INTRODUZIONE

Genesi 2,15: “Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”. Il “giardino”, il mondo che ci è stato affidato, non va solamente custodito, ma l’uomo deve sentirsi un collaboratore responsabile che ha il compito di supportare il progetto di Dio: “costruire” il Paradiso. L’uomo è creato ad immagine di Dio creatore, pertanto ha facoltà di costruire, coltivare, inventare delle cose. Noi siamo con-creatori, come viene evidenziato anche nella formula dell’offertorio nella Messa: “dalla Tua bontà abbiamo ricevuto questo pane (vino) frutto della terra (vite) e del lavoro dell’uomo”. Quindi l’uomo non porta il grano e l’uva, ma il pane e il vino, offrendo pertanto qualcosa di trasfigurato, di trasformato, di già lavorato. L’uomo che fa questo dà la possibilità a chi gli è accanto di vedere il Donatore nel creato e nel suo lavoro. Pertanto chi considera il proprio impegno come un progetto di Dio, ha la possibilità di aiutare se stesso e gli altri a scoprire (e costruire) quel legame con il Creatore, le attività quotidiane come strumento per scoprire il “senso” delle cose, guardandoci attraverso, fino a raggiungerne il “centro”. È questo il nostro essere “sacerdoti” del giardino, che non è altro che la modalità con cui viviamo quotidianamente il nostro impegno, che può essere di studio, di lavoro, di servizio verso altri e anche di svago. Il nostro impegno, come risposta ad un progetto di Dio, è lo strumento di noi cristiani per poter essere sacerdote del mondo e non consumatori del mondo. Chi non entra in relazione con il “Donatore” non entra in corretta relazione con le cose e con le persone, per cui i suoi esclusivi interessi diventano prioritari sul valore delle persone stesse. L’uomo sacerdote è colui che riesce attraverso il proprio lavoro quotidiano a purificare i propri occhi per cogliere “l’oltre” e vederlo come dono di Dio, inserendosi così in un progetto più ampio che riguarda tutti.

RIFLESSIONE

Ciascun ragazzo vive la drammaticità di dover fare delle scelte di studio, lavoro o altro impegno personale. Da una parte si corre il rischio che queste decisioni siano prese superficialmente o per pigrizia oppure mossi da necessità contingenti che a volte condizionano e sviliscono. D’altra si può vivere un’eccessiva ansia nella pretesa di voler scegliere ciò che sembra ideale e che poi, in effetti, non porta mai a decidere. È importante allora rendere consapevoli i giovani di questa verità: “Io non sono un puntino insignificante nel mondo ma ne sono sacerdote. Ciò che faccio, le mie scelte, mi rendono costruttore del Regno di Dio già nella mia realtà, seppur piccola e limitata. Per cui qualsiasi mia scelta non può mai essere banale ma valutata con questo sguardo più ampio anche utilizzando l'aiuto di altri”. L’applicazione di questi principi ci permetteranno di rivoluzionare la nostra prospettiva su ciò che siamo, sul nostro futuro e sull’altro.

RIFERIMENTI BIBLICI Matteo 6,25-34

Questo passo sembra una contraddizione con il tema del lavoro e invece non è così: siamo invitati a scegliere bene, a dare il giusto spazio alle cose che contano, a quelle che sono capaci di rivestire di gioia la vita. Quante volte ci ritroviamo dinnanzi a situazioni di famiglie rovinate o mai nate a causa dell’eccessivo lavoro? Quanti giovani preoccupati per il loro futuro lavorativo? In questo passo, attenzione non siamo invitati a vivere “alla giornata”, ma a dare la giusta attenzione a ciò che accade giorno per giorno senza volare troppo in alto con la fantasia. Occorre dare il giusto peso al lavoro: è qualcosa di primario per la sopravvivenza ma non deve diventare essenziale: Il Regno di Dio e la Sua Giustizia, questo deve “preoccuparci” per poter vivere.

TESTIMONI E CITAZIONI

Gianna Beretta Molla

 http://www.giannaberettamolla.org/principal.htm

 Non possiamo rimanere in chiesa; la Messa è una forza che spinge fuori!…La Messa obbliga ad abbandonare la tavola, sollecita all’azione, spinge a lasciare le nostre cadenze residenziali. Ci stimola ad investire il fuoco che abbiamo ricevuto in gestualità dinamiche e missionarie. Se non ci si alza da tavola, l’Eucaristia rimane un sacramento incompiuto". (Don Tonino Bello)

DINAMICHE PER GLI ADOLESCENTI

LA MAPPA PER IL… FUTURO

 Sintetizzare  i loro obiettivi, idee, scelte modi di agire attraverso una mappa, dove al centro è posto l’obiettivo da raggiungere con attorno tutte le azioni che loro dovranno svolgere nei differenti ambiti di vita (a scuola, con gli amici, in parrocchia, in famiglia).

Lo scopo di questa dinamica è far capire ai ragazzi che gli strumenti 3.0 sopra elencati sono necessari per non lasciarsi condizionare da fattori esterni, negativi, come il seguire la massa, le mode, le comodità. E capire soprattutto che la propria unicità è preziosa agli occhi di Dio e del prossimo e ci permette di conseguire il nostro obiettivo principale

DOMANDE AI GIOVANI

1-Hai mai pensato che il tuo agire non ha un orientamento?

2-  Da che cosa te ne accorgi?

3-  Secondo te cos’è un obiettivo? E perché è importante?

4- Attraverso quali modalità puoi raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato?

5- Sei mai riuscito a conseguire degli obiettivi che ti sei posto?

6- Ti è costato fatica o è stato semplice?

7-  La dinamica del percorso di raggiungimento dell’obiettivo era come te la immaginavi?

8- Pensi che i tuoi obiettivi possano essere un bene non solo per te stesso ma anche per gli altri? E quindi un elemento che ti renda strumento per gli altri?

PREGHIERA

Preghiamo con le parole del

Prefazio per il tempo ordinario:

È veramente cosa buona e giusta renderti

grazie e innalzare a te l’inno di benedizione

e di lode, Dio onnipotente ed eterno.

Tu hai creato il mondo nella varietà dei suoi

elementi, e hai disposto l’avvicendarsi dei

tempi e delle stagioni.

All’uomo, fatto a tua immagine,

hai affidato le meraviglie dell’universo,

perché, fedele interprete dei tuoi disegni,

 eserciti il dominio su ogni creatura,

 e nelle tue opere glorifichi te, Creatore e Padre,

 per Cristo nostro Signore.

E noi, con tutti gli angeli del cielo, innalziamo

a te il nostro canto, e proclamiamo insieme

la tua gloria.


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