FINALITA' EDUCATIVA
Educare a distinguere
tra infatuazione e innamoramento.
LE FASI DELL’AMORE
L’amore ha diversi spetti e non
tutto ciò che sentiamo e viviamo può essere definito precisamente come tale. Il
percorso dell’amore attraversa generalmente alcune fasi:
Infatuazione Innamoramento Amore
L' infatuazione e l' innamoramento
si differenziano per intensità e per esito del sentimento. Se poi
confondiamo innamoramento e amore non riusciamo a crescere nella pienezza di un
rapporto perché l’impegno che presumono è essenzialmente diverso. Cerchiamo di
comprendere insieme la differenza delle tre fasi.
L’infatuazione è
caratterizzata dall’attrazione, da una serie di emozioni che si vorrebbe non
finissero mai, una sorta di stato alterato di coscienza, di cuore che batte
forte, siamo nella fase del corteggiamento. Il partner è idealizzato e
appare solo con pregi, senza difetti . L’infatuazione, o cotta, è anche il
momento in cui si tende a mostrare la parte migliore di sé per impressionare
positivamente l’altro. Gli stati mentali sono quelli dell' insonnia, mancanza
di appetito, sensazione di possedere energia inesauribile, e tutto ciò è dovuto
alla produzione di sostanze ormonali nel nostro corpo. La conseguenza di questo
stato febbrile è che esso si consuma abbastanza rapidamente, anche se all’
inizio, travolti dal desiderio e dalla ricerca dell’appagamento, non ce ne
rendiamo conto. Questa fase sembra confusa , come se procedessimo al buio
. Spesso quando si è infatuati non si pensa alle conseguenze: ciò che abbiamo
in mente è la soddisfazione del desiderio più immediato. Questo stato di cose
ovviamente non può andare troppo per le lunghe. Può finire tutto oppure
evolvere in un rapporto che richiede impegno e che in qualche modo ridefinisce
le distanze tra i partner, che iniziano a pianificare una vita insieme, ma
rispettando ciascuno il proprio ambito.
Cos’è l’innamoramento La seconda
fase è quella dell’innamoramento o dell’amore romantico, in cui, pur permanendo
le sensazioni di eccitazione tipiche della fase di infatuazione, la passione
lascia il posto alla tenerezza e lo stare insieme diventa ricerca e costruzione
di intimità A differenza dell’infatuazione, che è dominata soprattutto
dall’emotività, l’innamoramento mette in campo sentimenti più profondi come la
fiducia, la lealtà, la fedeltà, il desiderio di sacrificarsi o fare qualcosa
per un’altra persona, nonché la capacità di affrontare i problemi secondo la
logica del compromesso, dando al partner la possibilità di esprimersi e di
essere ascoltato. Gli innamorati tendono ad isolarsi ed iniziano a mettere in
atto tutta una serie di comportamenti teneri: tenersi per mano, abbracci
teneri, il baby talk (particolare modalità di parlare che proprio per il tono
di voce particolarmente dolce e l’utilizzo di diminutivi ricorda quello tra
madre e bambino). E se nella fase dell’infatuazione la tendenza è quella di
mostrare il lato migliore di sé, quando ci si innamora si inizia a condividere
con il proprio partner anche le emozioni negative, la delusione di un rapporto
precedente, la sfiducia, la rabbia. La relazione inizia a stabilizzarsi e
l’altro diventa una sorta di “rifugio emotivo”, grazie ad una forte intesa che
fa percepire l’altro come l’anima gemella, la persona che permette di
fantasticare un futuro fatto di cose insieme tutte perfette: bambini perfetti,
un’intesa perfetta, frequentazioni perfette, senza litigi e con aspettative
totalmente rosee. “Se l’innamoramento è vissuto nella verità, è un vero e
proprio inizio di immersione nel mistero. Avviene la scoperta dell’unicità
irripetibile di una persona: è irripetibile, è unica perché ha in sé una
preziosità da meritare che io istituisca con essa un rapporto del tutto
speciale. Avviene la scoperta della preziosità della persona che si impone con
la sua presenza, nella sua mascolinità\femminilità. È l’unicità di quella
persona – donna\uomo che viene vissuta nell’esperienza dell’amore umano.
Avviene l’evento più grande. Questa persona – donna\uomo è tale che
"devo", "non posso non", "voglio" essere suo\a
per sempre. Esiste un solo modo – uno solo! – di appartenenza fra due persone:
il dono di se stessi. Che cosa è donato? Se stessi: il corpo e nel e mediante
il corpo la persona tutta. Appunto: se stessi. Ho detto: "devo",
"non posso non", "voglio" donare me stesso. Quando una
scelta è la sintesi del dovere, della necessità, della volontà è il vertice
della libertà. Il massimo della libertà coincide col massimo dono di se stessi.
Una persona poco libera è incapace di donarsi. L’immersione è avvenuta. Che
cosa abbiamo trovato dentro al mistero dell’amore? La capacità di realizzarsi
nel dono definitivo di se stesso\a; la capacità intima della libertà; la nostra
verità più profonda: persone capaci di donarsi” (Card. Cafarra). E qui entriamo
nella terza fase.
L’innamoramento o
dell’amore romantico, la passione lascia il posto alla tenerezza e lo stare
insieme diventa ricerca e costruzione di intimità . A differenza
dell’infatuazione, che è dominata soprattutto dall’ emotività, l’innamoramento
mette in campo sentimenti più profondi come la fiducia, la lealtà, la fedeltà,
il desiderio di sacrificarsi o fare qualcosa per un’altra persona, nonché la
capacità di affrontare i problemi secondo la logica del compromesso, dando al
partner la possibilità di esprimersi e di essere ascoltato. Gli innamorati
tendono ad isolarsi ed iniziano a mettere in atto tutta una serie di
comportamenti teneri. E se nella fase dell’infatuazione la tendenza è
quella di mostrare il lato migliore di sé, quando ci si innamora si inizia a
condividere con il proprio partner anche le emozioni negative, la delusione di
un rapporto precedente, la sfiducia, la rabbia. La relazione inizia a
stabilizzarsi e l’altro diventa una sorta di “rifugio emotivo”, grazie ad una
forte intesa che fa percepire l’altro come l’anima gemella, la persona che
permette di fantasticare un futuro fatto di cose insieme tutte perfette:
bambini perfetti, un’intesa perfetta, frequentazioni perfette, senza litigi e
con aspettative totalmente rosee. “Se l’innamoramento è vissuto nella verità, è
un vero e proprio inizio di immersione nel mistero. Avviene la scoperta dell’unicità
irripetibile di una persona: è irripetibile, è unica perché ha in sé una
preziosità da meritare che io istituisca con essa un rapporto del tutto
speciale. Avviene la scoperta della preziosità della persona che si impone con
la sua presenza, nella sua mascolinità\femminilità. È l’unicità di quella
persona – donna\uomo che viene vissuta nell’esperienza dell’amore umano.
Avviene l’evento più grande. Questa persona – donna\uomo è tale che
"devo", "non posso non", "voglio" essere suo\a
per sempre. Esiste un solo modo – uno solo! – di appartenenza fra due persone:
il dono di se stessi. Che cosa è donato? Se stessi: il corpo e nel e mediante
il corpo la persona tutta. Appunto: se stessi. Ho detto: "devo",
"non posso non", "voglio" donare me stesso. Quando una
scelta è la sintesi del dovere, della necessità, della volontà è il vertice
della libertà. Il massimo della libertà coincide col massimo dono di se stessi.
Una persona poco libera è incapace di donarsi. L’immersione è avvenuta. Che
cosa abbiamo trovato dentro al mistero dell’amore? La capacità di realizzarsi
nel dono definitivo di se stesso\a; la capacità intima della libertà; la nostra
verità più profonda: persone capaci di donarsi” (Card. Cafarra).
L’amore .
Si arriva all'amore profondo attraverso il superamento dell'innamoramento.
Comincia a chiamarsi amore l'esperienza dell'incontro personale vissuto come
amicizia, che porta con sé la sensazione di sentirsi bene. Si prova la gioia di
condividere i propri interessi fondamentali, di consultarsi su ciò che si vive
e si sceglie, di entrare insieme in un comune impegno. L'incontro si fa
profondo e per questo il desiderio sessuale tace: si stabilisce sempre più un
equilibrio fra eros e tenerezza, fra eros e agape (amore soprannaturale,
carità). Il problema centrale è scoprire l’altro nella sua specificità
personale, l'altro che esiste fuori di se stessi come realtà misteriosa, ricca,
inaccessibile, almeno in parte, che richiede meraviglia, accettazione,
pazienza. Allora nasce la capacità di ascoltarsi, di raccontarsi la propria
vita, dicendo cose mai dette a nessuno. Quando l'amore procede verso il
progetto di vita matrimoniale, i due vivono a questo punto l'esperienza del
fidanzamento, che è il tempo in cui ci si conosce, ci si cerca, ci si scopre,
ci si rispetta. L’esperienza di amore apre poi all'esperienza religiosa
con Dio, di cui l'amore umano è sempre segno!
Preghiera
Dio della tenerezza e dell’amore,
noi ci affidiamo a te
nella confusione dei nostri sentimenti.
Prendi tu, fra le tue mani, il nostro giovane cuore,
indirizzalo verso la strada dell’amore
con la pazienza di chi sa
che nulla può essere affrettato
e nulla può essere vissuto in superficie
nel mistero grande dell’amore umano.
Dio della bontà e della misericordia
purifica il nostro cuore,
colmalo di sapienza e di luce,
infiammalo di purezza e di entusiasmo.
Non permettere che ci lasciamo bruciare
dalla fretta e dalla passione.
Dio della vita e della comunione
allarga il nostro cuore
verso la meta dell’amore vero
e concedici di scegliere la strada
che tu hai pensato per noi!
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