Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,37-40
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che
viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare
la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io
non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo
giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio
e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
PAROLE DEL SANTO PADRE
«La speranza non delude» (Rm 5,5) (…). La speranza ci attira
e dà un senso alla nostra vita. Io non vedo l’aldilà, ma la speranza è il dono
di Dio che ci attira verso la vita, verso la gioia eterna. La speranza è
un’ancora che noi abbiamo dall’altra parte, e noi, aggrappati alla corda, ci
sosteniamo (cfr Eb 6,18-20). “Io so che il mio Redentore è vivo e io lo vedrò”.
E questo, ripeterlo nei momenti di gioia e nei momenti brutti, nei momenti di
morte, diciamo così.
Questa certezza è un dono di Dio, perché noi non potremo mai
avere la speranza con le nostre forze. Dobbiamo chiederla. La speranza è un
dono gratuito che noi non meritiamo mai: è dato, è donato. È grazia.
E poi, il Signore conferma questo, questa speranza che non
delude: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me» (Gv 6,37). Questo è il fine
della speranza: andare da Gesù. E «colui che viene a me, io non lo caccerò
fuori perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà
di colui che mi ha mandato» (Gv 6,37-38). Il Signore che ci riceve là, dove c’è
l’ancora. La vita in speranza è vivere così: aggrappati, con la corda in mano,
forte, sapendo che l’ancora è laggiù. E quest’ancora non delude, non delude.
Oggi, nel pensiero di tanti fratelli e sorelle che se ne
sono andati, ci farà bene guardare i cimiteri e guardare su. E ripetere, come
Giobbe: “Io so che il mio Redentore è vivo, e io lo vedrò, io stesso, i miei
occhi lo contempleranno e non un altro”. E questa è la forza che ci dà la
speranza, questo dono gratuito che è la virtù della speranza. Che il Signore la
dia a tutti noi. (Omelia, Campo Santo Teutonico, 2 novembre 2020)
RIFLESSIONE
Le parole del Papa Francesco sottolineano che la speranza è
un dono di Dio, un ancoraggio nella vita che ci guida verso la gioia eterna
attraverso la fede in Cristo. La speranza ci permette di affrontare le sfide e
di trovare conforto nella certezza che il nostro Redentore è vivo. È un
messaggio di fiducia nella vita eterna, particolarmente rilevante nei momenti
di lutto e commemorazione dei defunti.
F.A.
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