Dal Vangelo secondo Luca Lc 17,11-19
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la
Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci
lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro,
abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai
sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi
guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù,
ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne
sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato
nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo
straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
PAROLE DEL SANTO PADRE
Naturalmente tutti erano felici per aver recuperato la
salute, potendo così uscire da quella interminabile quarantena forzata che li
escludeva dalla comunità. Ma tra loro ce n’è uno che a gioia aggiunge gioia:
oltre alla guarigione, si rallegra per l’avvenuto incontro con Gesù. Non solo è
liberato dal male, ma possiede ora anche la certezza di essere amato. Questo è
il nocciolo: quando tu ringrazi, esprimi la certezza di essere amato. E questo
è un passo grande: avere la certezza di essere amato. È la scoperta dell’amore
come forza che regge il mondo. La preghiera di ringraziamento comincia sempre
da qui: dal riconoscersi preceduti dalla grazia. Siamo stati pensati prima che
imparassimo a pensare; siamo stati amati prima che imparassimo ad amare; siamo
stati desiderati prima che nel nostro cuore spuntasse un desiderio. Se
guardiamo la vita così, allora il “grazie” diventa il motivo conduttore delle
nostre giornate. (Udienza generale, 30 dicembre 2020).
RIFLESSIONE:
Le parole del Santo Padre enfatizzano che la gratitudine nasce dalla
consapevolezza di essere amati da Dio, anche prima di riconoscerlo. Questa
consapevolezza cambia la nostra prospettiva sulla vita, facendo del
"grazie" il motore delle nostre giornate. La gratitudine non è solo
una risposta ai benefici ricevuti ma un atteggiamento che ci spinge ad amare e
servire gli altri, contribuendo a rendere il mondo un luogo migliore.
F.A.
Nessun commento:
Posta un commento