Le recenti visite del Patriarca Ecumenico Bartolomeo I in
Campania, ieri sera ospite nella diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia accolto dal sua Ecc. Sergio Melillo, rivelano l'importanza dell'ecumenismo come strumento essenziale per
promuovere l'unità tra le diverse confessioni cristiane. Questi incontri sottolineano il principio cardine di "Ut Unum Sint" - "che tutti siano uno" - ponendo al centro la necessità di lavorare insieme verso una più stretta comunione cristiana.
Durante la sua permanenza, Sua Santità Bartolomeo I ha trasmesso un messaggio di dialogo e comprensione reciproca. Il consolidamento del legame con la Chiesa orientale è stato evidenziato attraverso gesti simbolici, nella cattedrale di Ariano Irpino, come il significativo bacio del reliquiario contenente le sacre spine della corona di Cristo, simboleggiando l'unità nella fede.
Particolarmente significativa è stata l'affettuosa
accoglienza riservata al Patriarca nel territorio di Ariano Irpino anche da sua eccellenza Massimiliano Palinuro insieme a don Claudio Lettieri offrendo un esempio
tangibile di ospitalità e fraternità. Questo gesto incarna la volontà di
superare le barriere storiche e culturali per abbracciare l'essenza condivisa
della fede cristiana.Quindi, l'ecumenismo si configura come un fondamentale ponte tra le chiese, superando le barriere erette nel corso dei secoli. La visita di Sua Santità Bartolomeo I è stata un esempio tangibile di come il dialogo e la comprensione reciproca possano agire da catalizzatori per un futuro in cui le differenze non generino divisioni, ma siano fonte di arricchimento spirituale e culturale, testimoniando l'importanza di lavorare insieme per il bene comune della fede cristiana.

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