XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso
Giunga fino a te la mia preghiera,
tendi l'orecchio alla mia supplica, Signore. (Sal 87,3)
Colletta
Dio onnipotente e misericordioso,
allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te,
perché, nella serenità del corpo e dello spirito,
possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
PRIMA LETTURA
Il re dell’universo ci risusciterà a vita nuova ed eterna.
Dal secondo libro dei Maccabèi
In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro
madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di
carni suine proibite.
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: «Che cosa cerchi o vuoi
sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei
padri».
[E il secondo,] giunto all’ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini
dalla vita presente, ma il re dell’universo, dopo che saremo morti per le sue
leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna».
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente
la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: «Dal Cielo ho
queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perché da lui spero di riaverle
di nuovo». Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di
questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi
tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: «È preferibile morire per mano
degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo
risuscitati; ma per te non ci sarà davvero risurrezione per la vita».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE
Rit: Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.
Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.
Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine.
SECONDA LETTURA
Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai
Tessalonicési
Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha
amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona
speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore corra e
sia glorificata, come lo è anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini
corrotti e malvagi. La fede infatti non è di tutti. Ma il Signore è fedele:
egli vi confermerà e vi custodirà dal Maligno.
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo
già lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori
all’amore di Dio e alla pazienza di Cristo.
Parola di Dio
Canto al Vangelo)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo è il primogenito dei morti:
a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.
Alleluia.
VANGELO
Dio non è dei morti, ma dei viventi.
+ Dal Vangelo
secondo Luca
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non
c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha
prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli,
suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”.
C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza
figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono
senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla
risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in
moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito;
ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai
morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché
sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di
Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del
roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di
Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Parola del Signore.
Preghiera dei fedeli
Apriamo il nostro cuore alla speranza nella pienezza della vita dopo e oltre la
morte.
Preghiamo insieme e diciamo: Dio dei viventi, ascoltaci.
1. Perché non ci spaventi la testimonianza anche faticosa della nostra fede.
Preghiamo.
2. Perché la malvagità che affligge il mondo non ci impedisca di credere nella
solidità della giustizia. Preghiamo.
3. Perché Dio ci conceda di mantenerci fedeli ai fratelli così come lui lo è
con noi. Preghiamo.
4. Perché sappiamo riconoscere, all’interno della travagliata storia dell’uomo,
i segni di un progetto più alto. Preghiamo.
O Padre, la sensazione di sprecare la vita ci fa temere la morte. Aiutaci ad
avere una speranza solida nel futuro per vivere bene il presente. Te lo
chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
O Padre, volgi benevolo
il tuo sguardo su queste offerte,
perché celebrando nel mistero
la passione del tuo Figlio
vi aderiamo con amore fedele.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce. (Sal 22,1-2)
Preghiera dopo la comunione
Nutriti dei tuoi santi doni ti rendiamo grazie, o Signore,
e imploriamo la tua misericordia:
per il tuo Spirito, comunicato a noi in questi sacramenti,
ci sia data la grazia di rimanere fedeli nel tuo servizio.
Per Cristo nostro Signore.
Nessun commento:
Posta un commento