giovedì 2 aprile 2020

DA DOVE PARTONO I PASSI CHE FAI? LA FAMIGLIA


FINALITA’ EDUCATIVA
Interiorizzare che la famiglia è l’ ”agenzia educativa” per antonomasia. Comprendere che la famiglia  ha il compito fondamentale di essere “formatrice” di valori umani e cristiani e rappresenta la prima comunità di vita e di amore, educatrice di fede. Ogni componente della nostra comunità è portatore sano della Parola di Dio e ha il compito di trasmetterla e divulgarla proprio come Gesù ha fatto per volere del Padre Suo. Aiutare i ragazzi a sviluppare il senso di unione e di responsabilità nei confronti della propria famiglia.
ATTIVITA’ E DINAMICHE
Il gioco dei ruoli
Gioco: My family
Giocatori: minimo 6/7 giocatori.
Occorrente: cestino, bigliettini, cellulare o fotocamera.
Preparazione: dividere i partecipanti in tre o più gruppi omogenei; ogni giovane pescherà da una cesta posta al centro della sala dei bigliettini con sopra scritto il ruolo che andrà a ricoprire nella propria
famiglia per tutto lo svolgimento dell’incontro. I ruoli possono essere:
- padre/madre
- figlio minore
- figlio maggiore
- nonno/nonna
- zio/zia
- nipote/nipoti
Individuato per ogni gruppo il capo-famiglia, pescherà un ulteriore bigliettino, da un’altra cesta, al cui interno è scritta la una problematica che deve affrontare la famiglia designata (es. mancanza di lavoro, lutto, nascita di un nuovo figlio, vincita alla lotteria, cambio di casa, crisi di un adolescente, ecc…). Una volta riconosciuto il ruolo, ognuno dovrà elencare le qualità positive/negative che riscontra nella figura affidata e che ritrova nella quotidianità di ogni giorno in famiglia.
Tutti i gruppi dovranno:
- inventare una breve storia della famiglia in base agli elementi casuali che compongono la famiglia;
- creare lo stemma di riconoscimento;
- discutere del problema affidato al gruppo come da secondo biglietto e identificare l’obiettivo da raggiungere affinché la famiglia possa andare d’accordo.
Tali scelte dovranno essere scritte su di un cartellone.
Alla fine del gioco verrà aperta una discussione per approfondire le
tematiche proposte, utilizzando, ad esempio, i seguenti spunti di riflessione:
- Quale è il ruolo che ti è capitato?
- Come ti sei trovato in questo ruolo?
- Che importanza dai alla tua famiglia?
- È più facile, insieme, risolvere i problemi?

LA FAMIGLIA NELL'ANTICO TESTAMENTO di Caramico Adele fonte: CulturaCattolica.it
“Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra" (Gen 1, 27-28a). Con questi versetti della Genesi nasce la prima famiglia umana, voluta da Dio Creatore e da Lui stesso benedetta anche nella sua discendenza. Se andiamo un po' più avanti, sempre nello stesso libro biblico, troviamo scritto ancora: "Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne" (Gen 2, 24). Dall'inizio del Libro Sacro per i cristiani, troviamo la creazione della prima famiglia umana, l'uomo, il maschio, da solo non poteva vivere sulla terra ed allora il Padre Celeste gli mette accanto una creatura che sia degna di stargli di fronte, la donna, con la quale condividere tutti i giorni della sua vita, e con la quale divenire una "carne sola". La Bibbia, riguardo al matrimonio, ed alla famiglia, ci offre un quadro, a livello teologico, molto profondo. Dal matrimonio deriva e nasce la famiglia umana. Però non sempre troviamo che questo tipo di ideale, nel libro biblico, si sia realizzato in modo giusto. Difatti, se si legge con attenzione la storia di alcune famiglie, nell'Antico Testamento, notiamo come la realtà sia diversa dal progetto "ideale" di famiglia, originario e voluto da Dio. Per quanto riguarda, dunque, l'Antico Testamento, dopo aver letto quello che si può considerare l'ideale del matrimonio e della famiglia, riscontriamo subito un caso di morte: un assassinio fratricida. Ed in seguito, possiamo notare come non venga sempre rispettata la monogamia nelle famiglie. Bisogna arrivare a Noè per avere di nuovo una famiglia fondata su un matrimonio monogamico. Dio, poi, rinnova proprio a lui la stessa benedizione che aveva dato alla prima coppia umana. Osservando più attentamente il libro della Genesi, ci rendiamo conto che, ad essere messe in risalto, sono comunque delle famiglie. Le famiglie di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, fanno come da "veicolo" per raccontarci il cammino di un popolo non solo verso la terra promessa, ma anche nel rapporto col Creatore. In effetti, tutta la storia biblica passa attraverso la storia di famiglie, delle loro vicissitudini, dei loro rapporti interni e dei loro rapporti con Dio. Pure se, a volte, il comportamento non è dei migliori. Abramo vive una specie di poligamia, avendo un figlio dalla schiava Agar, come pure il comportamento coniugale di Giacobbe non è certo esemplare, visto che ha figli da due mogli di primo grado, e poi da due di secondo. E, se guardiamo poi la situazione di Davide, certamente non è migliore delle precedenti. Insieme ad esperienze poco "adeguate" di vita matrimoniale e familiare, non mancano famiglie che, invece, vivono la loro vita coniugale in maniera esemplare. Possiamo ricordare senz'altro l'esempio datoci da Rut, o quello di Tobia. Un esempio molto particolare è quello di una madre che si rivolge ai suoi figli davanti al martirio. È ciò che possiamo leggere in 2 Mac 7,22-23. 27-29. Vi ritroviamo la consapevolezza femminile che la vita umana è un dono inestimabile ma, nello stesso tempo, la drammaticità della situazione le conferisce un rilievo molto particolare. Questa madre eroica deve decidere tra apostasia e martirio, tra le offerte allettanti del re Antioco IV Epifane, e il consegnare alla morte la propria vita per la fedeltà al Dio dei padri, al Signore di Israele. Una madre che, con i suoi sette figli, si trova di fronte al momento della verità. È un esempio di famiglia che è unita nella fede fino all'ultimo momento della vita terrena e che non esita a sacrificare tutti i suoi componenti proprio in virtù di questa fede. La madre, in questa situazione descrittaci nell'Antico Testamento, non esita, davanti alla morte imminente, momento limite nel quale è difficile mentire, a fare leva su tutta la sua fede e a dare forza ai suoi figli e ad opporsi all'arbitrio del re. Possiamo, quindi, asserire che, nell'Antico Testamento, nonostante situazioni di vita familiare, certamente non esemplari, anche perché legate ad una cultura particolare di quel tempo e di quell'ambiente, comunque abbiamo che l'ideale di famiglia è quella fondata sul matrimonio monogamico, un matrimonio basato sull'amore e vissuto con amore. Una famiglia dove ci sia la gioia dei figli è l'ideale di famiglia che emerge dall'ambito biblico e che, di solito era anche l'ideale ebraico di vita familiare. […]

LETTERA DI PAPA FRANCESCO ALLE FAMIGLIE 25 MARZO 2017
Al termine dell’VIII Incontro Mondiale delle Famiglie, tenutosi a Filadelfia nel settembre 2015, annunciai che il successivo incontro con le famiglie cattoliche del mondo intero avrebbe avuto luogo a Dublino. Volendo ora iniziarne la preparazione, sono lieto di confermare che esso si svolgerà dal 21 al 26 agosto 2018, sul tema: “Il Vangelo della Famiglia: gioia per il mondo”. E riguardo a tale tematica e al suo sviluppo vorrei offrire alcune indicazioni più precise. È infatti mio desiderio che le famiglie abbiano modo di approfondire la loro riflessione e la loro condivisione sui contenuti dell’Esortazione Apostolica post-sinodale Amoris laetitia. Ci si potrebbe domandare: il Vangelo continua ad essere gioia per il mondo? E ancora: la famiglia continua ad essere buona notizia per il mondo di oggi? Io sono certo di sì! E questo “sì” è saldamente fondato sul disegno di Dio. L’amore di Dio è il suo “sì” a tutta la creazione e al cuore di essa, che è l’uomo. È il “sì” di Dio all'unione tra l’uomo e la donna, in apertura e servizio alla vita in tutte le sue fasi; è il “sì” e l’impegno di Dio per un’umanità tanto spesso ferita, maltrattata e dominata dalla mancanza d’amore. La famiglia, pertanto, è il “sì” del Dio Amore. Solo a partire dall’amore la famiglia può manifestare, diffondere e ri-generare l’amore di Dio nel mondo. Senza l’amore non si può vivere come figli di Dio, come coniugi, genitori e fratelli. Desidero sottolineare quanto sia importante che le famiglie si chiedano spesso se vivono a partire dall’amore, per l’amore e nell’amore. Ciò, concretamente, significa darsi, perdonarsi, non spazientirsi, anticipare l’altro, rispettarsi. Come sarebbe migliore la vita familiare se ogni giorno si vivessero le tre semplici parole “permesso”, “grazie”, “scusa”. Ogni giorno facciamo esperienza di fragilità e debolezza e per questo tutti noi, famiglie e pastori, abbiamo bisogno di una rinnovata umiltà che plasmi il desiderio di formarci, di educarci ed essere educati, di aiutare ed essere aiutati, di accompagnare, discernere e integrare tutti gli uomini di buona volontà. Sogno una Chiesa in uscita, non autoreferenziale, una Chiesa che non passi distante dalle ferite dell’uomo, una Chiesa misericordiosa che annunci il cuore della rivelazione di Dio Amore che è la Misericordia. È questa stessa misericordia che ci fa nuovi nell'amore; e sappiamo quanto le famiglie cristiane siano luoghi di misericordia e testimoni di misericordia; dopo il Giubileo straordinario lo saranno anche di più, e l’Incontro di Dublino potrà offrirne segni concreti. […]
ULTERIORE MATERIALE SULLA FAMIGLIA
Per reperire ulteriore materiale di approfondimento e multimediale (opere d’arte, canzoni, film) si può attingere dal Sussidio diocesano per i giovani #dattidafare alla scheda n. 5 “La Famiglia”, reperibile sul sito www.pastoralegiovanilesalerno.it. Si propone anche un incontro/testimonianza con una famiglia del territorio significativa.

PREGHIERA
Preghiera alla Santa Famiglia di Papa Francesco
Gesù, Maria e Giuseppe,
in voi contempliamo
lo splendore del vero amore,
a voi, fiduciosi, ci affidiamo.
Santa Famiglia di Nazaret,
rendi anche le nostre famiglie
luoghi di comunione e cenacoli di preghiera,
autentiche scuole di Vangelo
e piccole Chiese domestiche.
Santa Famiglia di Nazaret,
mai più ci siano nelle famiglie
episodi di violenza, di chiusura e di divisione;
che chiunque sia stato ferito o scandalizzato
venga prontamente confortato e guarito.
Santa Famiglia di Nazaret,
fa’ che tutti ci rendiamo consapevoli
del carattere sacro e inviolabile della famiglia,
della sua bellezza nel progetto di Dio.
Gesù, Maria e Giuseppe,
ascoltateci e accogliete la nostra supplica.
Amen.

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