FINALITA’ EDUCATIVA
Interiorizzare che la famiglia è l’ ”agenzia educativa” per antonomasia. Comprendere che la famiglia ha il compito fondamentale di essere “formatrice” di valori umani e cristiani e rappresenta la prima comunità di vita e di amore, educatrice di fede. Ogni componente della nostra comunità è portatore sano della Parola di Dio e ha il compito di trasmetterla e divulgarla proprio come Gesù ha fatto per volere del Padre Suo. Aiutare i ragazzi a sviluppare il senso di unione e di responsabilità nei confronti della propria famiglia.
Interiorizzare che la famiglia è l’ ”agenzia educativa” per antonomasia. Comprendere che la famiglia ha il compito fondamentale di essere “formatrice” di valori umani e cristiani e rappresenta la prima comunità di vita e di amore, educatrice di fede. Ogni componente della nostra comunità è portatore sano della Parola di Dio e ha il compito di trasmetterla e divulgarla proprio come Gesù ha fatto per volere del Padre Suo. Aiutare i ragazzi a sviluppare il senso di unione e di responsabilità nei confronti della propria famiglia.
ATTIVITA’ E DINAMICHE
Il gioco dei
ruoli
Gioco: My
family
Giocatori:
minimo 6/7 giocatori.
Occorrente:
cestino, bigliettini, cellulare o fotocamera.
Preparazione:
dividere i partecipanti in tre o più gruppi omogenei; ogni giovane pescherà da
una cesta posta al centro della sala dei bigliettini con sopra scritto il ruolo
che andrà a ricoprire nella propria
famiglia per
tutto lo svolgimento dell’incontro. I ruoli possono essere:
-
padre/madre
- figlio
minore
- figlio
maggiore
-
nonno/nonna
- zio/zia
-
nipote/nipoti
Individuato per ogni gruppo il capo-famiglia, pescherà un ulteriore bigliettino,
da un’altra cesta, al cui interno è scritta la una problematica che deve
affrontare la famiglia designata (es. mancanza di lavoro, lutto, nascita di un
nuovo figlio, vincita alla lotteria, cambio di casa, crisi di un adolescente,
ecc…). Una volta riconosciuto il ruolo, ognuno dovrà elencare le qualità
positive/negative che riscontra nella figura affidata e che ritrova nella
quotidianità di ogni giorno in famiglia.
Tutti i
gruppi dovranno:
- inventare
una breve storia della famiglia in base agli elementi casuali che compongono la
famiglia;
- creare lo
stemma di riconoscimento;
- discutere
del problema affidato al gruppo come da secondo biglietto e identificare
l’obiettivo da raggiungere affinché la famiglia possa andare d’accordo.
Tali scelte
dovranno essere scritte su di un cartellone.
Alla fine
del gioco verrà aperta una discussione per approfondire le
tematiche
proposte, utilizzando, ad esempio, i seguenti spunti di riflessione:
- Quale è il ruolo che ti è capitato?
- Come ti sei trovato in questo ruolo?
- Che importanza dai alla tua famiglia?
- È più facile, insieme, risolvere i
problemi?
LA FAMIGLIA NELL'ANTICO TESTAMENTO di Caramico Adele fonte:
CulturaCattolica.it
“Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse
loro: Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra" (Gen 1, 27-28a).
Con questi versetti della Genesi nasce la prima famiglia umana, voluta da Dio
Creatore e da Lui stesso benedetta anche nella sua discendenza. Se andiamo un
po' più avanti, sempre nello stesso libro biblico, troviamo scritto ancora:
"Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua
moglie e i due saranno una sola carne" (Gen 2, 24). Dall'inizio del Libro
Sacro per i cristiani, troviamo la creazione della prima famiglia umana, l'uomo,
il maschio, da solo non poteva vivere sulla terra ed allora il Padre Celeste
gli mette accanto una creatura che sia degna di stargli di fronte, la donna,
con la quale condividere tutti i giorni della sua vita, e con la quale divenire
una "carne sola". La Bibbia, riguardo al matrimonio, ed alla
famiglia, ci offre un quadro, a livello teologico, molto profondo. Dal
matrimonio deriva e nasce la famiglia umana. Però non sempre troviamo che
questo tipo di ideale, nel libro biblico, si sia realizzato in modo giusto.
Difatti, se si legge con attenzione la storia di alcune famiglie, nell'Antico
Testamento, notiamo come la realtà sia diversa dal progetto "ideale"
di famiglia, originario e voluto da Dio. Per quanto riguarda, dunque, l'Antico
Testamento, dopo aver letto quello che si può considerare l'ideale del
matrimonio e della famiglia, riscontriamo subito un caso di morte: un
assassinio fratricida. Ed in seguito, possiamo notare come non venga sempre
rispettata la monogamia nelle famiglie. Bisogna arrivare a Noè per avere di
nuovo una famiglia fondata su un matrimonio monogamico. Dio, poi, rinnova
proprio a lui la stessa benedizione che aveva dato alla prima coppia umana.
Osservando più attentamente il libro della Genesi, ci rendiamo conto che, ad
essere messe in risalto, sono comunque delle famiglie. Le famiglie di Abramo,
di Isacco e di Giacobbe, fanno come da "veicolo" per raccontarci il
cammino di un popolo non solo verso la terra promessa, ma anche nel rapporto
col Creatore. In effetti, tutta la storia biblica passa attraverso la storia di
famiglie, delle loro vicissitudini, dei loro rapporti interni e dei loro
rapporti con Dio. Pure se, a volte, il comportamento non è dei migliori. Abramo
vive una specie di poligamia, avendo un figlio dalla schiava Agar, come pure il
comportamento coniugale di Giacobbe non è certo esemplare, visto che ha figli
da due mogli di primo grado, e poi da due di secondo. E, se guardiamo poi la
situazione di Davide, certamente non è migliore delle precedenti. Insieme ad
esperienze poco "adeguate" di vita matrimoniale e familiare, non
mancano famiglie che, invece, vivono la loro vita coniugale in maniera
esemplare. Possiamo ricordare senz'altro l'esempio datoci da Rut, o quello di
Tobia. Un esempio molto particolare è quello di una madre che si rivolge ai
suoi figli davanti al martirio. È ciò che possiamo leggere in 2 Mac 7,22-23.
27-29. Vi ritroviamo la consapevolezza femminile che la vita umana è un dono
inestimabile ma, nello stesso tempo, la drammaticità della situazione le
conferisce un rilievo molto particolare. Questa madre eroica deve decidere tra
apostasia e martirio, tra le offerte allettanti del re Antioco IV Epifane, e il
consegnare alla morte la propria vita per la fedeltà al Dio dei padri, al
Signore di Israele. Una madre che, con i suoi sette figli, si trova di fronte
al momento della verità. È un esempio di famiglia che è unita nella fede fino
all'ultimo momento della vita terrena e che non esita a sacrificare tutti i
suoi componenti proprio in virtù di questa fede. La madre, in questa situazione
descrittaci nell'Antico Testamento, non esita, davanti alla morte imminente,
momento limite nel quale è difficile mentire, a fare leva su tutta la sua fede
e a dare forza ai suoi figli e ad opporsi all'arbitrio del re. Possiamo,
quindi, asserire che, nell'Antico Testamento, nonostante situazioni di vita
familiare, certamente non esemplari, anche perché legate ad una cultura particolare
di quel tempo e di quell'ambiente, comunque abbiamo che l'ideale di famiglia è
quella fondata sul matrimonio monogamico, un matrimonio basato sull'amore e
vissuto con amore. Una famiglia dove ci sia la gioia dei figli è l'ideale di
famiglia che emerge dall'ambito biblico e che, di solito era anche l'ideale
ebraico di vita familiare. […]
LETTERA DI PAPA FRANCESCO ALLE
FAMIGLIE 25 MARZO 2017
Al termine dell’VIII Incontro
Mondiale delle Famiglie, tenutosi a Filadelfia nel settembre 2015, annunciai
che il successivo incontro con le famiglie cattoliche del mondo intero avrebbe
avuto luogo a Dublino. Volendo ora iniziarne la preparazione, sono lieto di
confermare che esso si svolgerà dal 21 al 26 agosto 2018, sul tema: “Il Vangelo
della Famiglia: gioia per il mondo”. E riguardo a tale tematica e al suo
sviluppo vorrei offrire alcune indicazioni più precise. È infatti mio desiderio
che le famiglie abbiano modo di approfondire la loro riflessione e la loro
condivisione sui contenuti dell’Esortazione Apostolica post-sinodale Amoris
laetitia. Ci si potrebbe domandare: il Vangelo continua ad essere gioia per il
mondo? E ancora: la famiglia continua ad essere buona notizia per il mondo di
oggi? Io sono certo di sì! E questo “sì” è saldamente fondato sul disegno di
Dio. L’amore di Dio è il suo “sì” a tutta la creazione e al cuore di essa, che
è l’uomo. È il “sì” di Dio all'unione tra l’uomo e la donna, in apertura e
servizio alla vita in tutte le sue fasi; è il “sì” e l’impegno di Dio per
un’umanità tanto spesso ferita, maltrattata e dominata dalla mancanza d’amore.
La famiglia, pertanto, è il “sì” del Dio Amore. Solo a partire dall’amore la
famiglia può manifestare, diffondere e ri-generare l’amore di Dio nel mondo.
Senza l’amore non si può vivere come figli di Dio, come coniugi, genitori e
fratelli. Desidero sottolineare quanto sia importante che le famiglie si
chiedano spesso se vivono a partire dall’amore, per l’amore e nell’amore. Ciò,
concretamente, significa darsi, perdonarsi, non spazientirsi, anticipare
l’altro, rispettarsi. Come sarebbe migliore la vita familiare se ogni giorno si
vivessero le tre semplici parole “permesso”, “grazie”, “scusa”. Ogni giorno
facciamo esperienza di fragilità e debolezza e per questo tutti noi, famiglie e
pastori, abbiamo bisogno di una rinnovata umiltà che plasmi il desiderio di
formarci, di educarci ed essere educati, di aiutare ed essere aiutati, di
accompagnare, discernere e integrare tutti gli uomini di buona volontà. Sogno
una Chiesa in uscita, non autoreferenziale, una Chiesa che non passi distante
dalle ferite dell’uomo, una Chiesa misericordiosa che annunci il cuore della
rivelazione di Dio Amore che è la Misericordia. È questa stessa misericordia
che ci fa nuovi nell'amore; e sappiamo quanto le famiglie cristiane siano
luoghi di misericordia e testimoni di misericordia; dopo il Giubileo
straordinario lo saranno anche di più, e l’Incontro di Dublino potrà offrirne
segni concreti. […]
ULTERIORE MATERIALE SULLA
FAMIGLIA
Per reperire ulteriore materiale
di approfondimento e multimediale (opere d’arte, canzoni, film) si può
attingere dal Sussidio diocesano per i giovani #dattidafare alla scheda n. 5
“La Famiglia”, reperibile sul sito www.pastoralegiovanilesalerno.it. Si propone
anche un incontro/testimonianza con una famiglia del territorio significativa.
PREGHIERA
Preghiera alla Santa Famiglia di Papa Francesco
Gesù, Maria e Giuseppe,
in voi contempliamo
lo splendore del vero amore,
a voi, fiduciosi, ci affidiamo.
Santa Famiglia di Nazaret,
rendi anche le nostre famiglie
luoghi di comunione e cenacoli di preghiera,
autentiche scuole di Vangelo
e piccole Chiese domestiche.
Santa Famiglia di Nazaret,
mai più ci siano nelle famiglie
episodi di violenza, di chiusura e di divisione;
che chiunque sia stato ferito o scandalizzato
venga prontamente confortato e guarito.
Santa Famiglia di Nazaret,
fa’ che tutti ci rendiamo consapevoli
del carattere sacro e inviolabile della famiglia,
della sua bellezza nel progetto di Dio.
Gesù, Maria e Giuseppe,
ascoltateci e accogliete la nostra supplica.
Amen.
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