sabato 26 dicembre 2020

LA LITURGIA DEL GIORNO domenica 27 dicembre 2020

 


SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE (ANNO B)

Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
I pastori si avviarono in fretta
e trovarono Maria e Giuseppe,
e il Bambino deposto nella mangiatoia. (Lc 2,16)

Colletta
O Dio, nostro Padre,
che nella santa Famiglia
ci hai dato un vero modello di vita,
fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano
le stesse virtù e lo stesso amore,
perché, riuniti insieme nella tua casa,
possiamo godere la gioia senza fine.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Gen 15,1-6; 21,1-3)
Uno nato da te sarà tuo erede.

Dal libro della Gènesi

In quei giorni, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande». Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Elièzer di Damasco». Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede». Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede».
Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza».
Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
Il Signore visitò Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso. Sara concepì e partorì ad Abramo un figlio nella vecchiaia, nel tempo che Dio aveva fissato. Abramo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 104)
Rit: Il Signore è fedele al suo patto.

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere.
A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.

Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.

Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca,
voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.

Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell’alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.

SECONDA LETTURA (Eb 11,8.11-12.17-19)
La fede di Abramo, di Sara e di Isacco.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell’età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare.
Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: «Mediante Isacco avrai una tua discendenza». Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Eb 1,1.2)
Alleluia, alleluia.
Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti,
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Alleluia.

VANGELO (Lc 2,22-40)
Il bambino cresceva, pieno di sapienza.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

Parola del Signore.


Preghiera dei fedeli
Rivolgiamo la nostra preghiera a Dio Padre, fonte della vita. In Lui trova fondamento ogni amore di padre e di madre. Egli ci doni di riconoscere i suoi doni e il suo piano di salvezza.
Lo invochiamo dicendo: Ascolta la tua famiglia, o Signore!

1. Per le Chiese cristiane, che mostrano ancora oggi le ferite prodotte dalle divisioni: dona il tuo spirito di riconciliazione, perché ogni Chiesa goda delle ricchezze altrui, preghiamo.
2. Per ogni bambino che nasce: perché sia accolto come dono da custodire con rispetto, gratitudine e con un costante impegno educativo, preghiamo.
3. Per tutti i giovani: nel difficile momento delle scelte possano sempre contare sull'aiuto di genitori ed educatori, per comprendere al meglio la propria chiamata, preghiamo.
4. Per le coppie che non possono avere il dono dei figli: il loro amore possa aprirsi a chi nel mondo attende affetto e accoglienza, preghiamo.
5. Per chi non ha famiglia o fugge da esperienze negative: possa contare sull'aiuto di persone oneste e SU comunità cristiane accoglienti e cariche di affetto, preghiamo.

O Dio, nostro Padre, tu hai voluto che il tuo Figlio fosse accolto in una famiglia. Dona a ogni bambino che nasce di conoscere l'affetto e la tenerezza dei genitori, e dona alla tua Chiesa di cercare sempre la tua volontà, come ha fatto la famiglia di Nazareth. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, questo sacrificio di salvezza,
e per intercessione della Vergine Madre
e di san Giuseppe,
fa’ che le nostre famiglie vivano
nella tua amicizia e nella tua pace.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo suo siamo rapiti all’amore delle realtà invisibili.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
Il nostro Dio è apparso sulla terra,
e ha dimorato in mezzo a noi. (Bar 3,38)


Preghiera dopo la comunione
Padre misericordioso, che ci hai nutriti alla tua mensa
donaci di seguire gli esempi della santa Famiglia,
perché dopo le prove di questa vita
siamo associati alla sua gloria in cielo.
Per Cristo nostro Signore.

 

giovedì 24 dicembre 2020

25 dicembre 2020 *Natale del Signor

 

Mons. Sergio Melillo

Diocesi di Ariano Irpino Lacedonia

 

25 dicembre 2020

*Natale del Signore

 

 

Cosa tiene accese le stelle?

 

Con il viso “rubizzo” dei bambini e lo sguardo acceso, a Natale si attendeva un sospirato “dono”.

La “letterina di Natale”, con parole allineate su un foglio illustrato e luccicante, dai propositi declamati davanti al presepe, era diretta al padre, che, come san Giuseppe, custode della vita tra il lavoro e la casa. Con la complicità affettuosa della mamma, nel pranzo di Natale, veniva letta, come in un rito, impettiti e timidi, con sguardi lucidi.

Questi ricordi ridonano il senso di famiglia tra paure e solitudini in questo difficile Natale. La memoria ci sorregge tra luci ed ombre.

Nel prologo del suo vangelo Giovanni dice: «Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe» (Gv. 1,9-10). Siamo all’incontro con il Salvatore, con lo stato d’animo di attesa, di un “dopoguerra”. Chiediamo al Signore di “fare luce” … perché è Lui la luce vera di cui abbiamo bisogno!

Nell’umanità del Bambino, generato nel grembo verginale di Maria, è custodito tutto il genere umano, vita vera che rischiara le tenebre del mondo:


«Appari Signore, perché tutto è molto faticoso quando si perde il gusto di Dio» (A. de Saint-Exupery) e … si è smarrita la via di casa…

A Betlemme nella mangiatoia è deposto un Bambino, Vita donata nella notte ,che ci attende ,noi ,pastori condotti dal chiarore della Stella. Il nostro è andare da Nazaret del “Sì” della Vergine, a Betlemme “casa del pane”, tra vecchio e nuovo, rottura e continuità, attesa e sorpresa.

Quella notte si accese una luce tra le braccia della Madre e lo sguardo vigile di Giuseppe; il bagliore della Grazia illuminava quel travagliato presepe, come i tanti presepi della storia, dove abitano solitudine e povertà.

A Natale celebriamo il Sacramento della povertà, dell’indigenza che ci accomuna. Scopriamo d’essere precari e che «nessuno può amare se non può avvolgere con le sue braccia l’amato» (Fulton Sheen)

Finalmente, «… l'alba si accende, ed ecco l'aurora, poiché, dopo avermi a lungo fuggito, la speranza consente a ritornare a me che la chiamo e l'imploro

…» (Paul Verlaine).

 

Nello scenario del mondo prorompe l’aurora, mentre le “cose” della fede apparentemente, sembrano perdere “smalto”. Ma non è così! Il Signore nella Sua provvidenza ritorna ad abitarci il cuore. Dio torna nell’umano: «Finché vivrò, non cesserò di invocare, per richiamare in me il Verbo: “Ritorna!” (Ct 2,17). E ogni volta che se ne andrà, ripeterò questa invocazione, con il cuore ardente di desiderio» (S. Bernardo di Chiaravalle).

 

In tempo di pandemia, di povertà di relazioni e di pane, spogli ed incerti, serve il coraggio della Santa Famiglia per andare “migranti” a Betlemme. In quella grotta - occasionale riparo - tra un bue ed un asino, si svela davvero il senso della Vita!

 

Nella mangiatoia vi è il sospiro della Misericordia, il vagito, l’alito della creazione nuova e salvatrice di Dio, la visione di maggiore umanizzazione del mondo.


«Il Verbo si fece carne» (Gv 1,14); il Volto di Dio, l’inconosciuto, assume il tratto umano da riconoscere con gioia nel Cristo Bambino, nei volti di casa e nei volti dei lontani, della gente, dei poveri.

A Natale chiediamo a Gesù di tenere accese le stelle, di donarci il coraggio di rinascere.

 

Santo Natale!

X Sergio, vescovo





LA LITURGIA DEL GIORNO 25 DICEMBRE 2020

 

NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELLA NOTTE

Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Il Signore mi ha detto:
“Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato”. (Sal 2,7)

Colletta
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte
con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo,
concedi a noi, che sulla terra lo contempliamo
nei suoi misteri,
di partecipare alla sua gloria nel cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 9,1-6)
Ci è stato dato un figlio.

Dal libro del profeta Isaìa

Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 95)
Rit: Oggi è nato per noi il Salvatore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

SECONDA LETTURA (Tt 2,11-14)
È apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.

Dalla lettera di san Paolo Apostolo a Tito

Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 2,10-11)
Alleluia, alleluia.
Vi annuncio una grande gioia:
oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore.
Alleluia.

VANGELO (Lc 2,1-14)
Oggi è nato per voi il Salvatore.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, siamo qui tutti insieme, nel cuore della notte, per celebrare la nascita di Cristo salvatore. Egli è venuto a spandere la sua luce sul nostro mondo ottenebrato. Noi pregheremo perché tutti gli uomini accolgano generosamente questa luce, portatrice di speranza e di gioia.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

1. La chiesa ha la missione di diffondere la luce del vangelo sui popoli immersi nella notte dell'ignoranza e dell'errore. Perché essa sia il riflesso di questa luce: preghiamo.
2. Quanti uomini, in cerca della verità, vagano nella notte del dubbio. Perché i cristiani siano per essi una testimonianza di fede che li aiuti a scoprire Cristo, luce e verità: preghiamo.
3. I poveri sono stati i primi ad essere invitati al presepio, forse perché più adatti a riconoscere il Dio Bambino nella sua nudità. Perché sia data anche a noi la purezza dei loro sguardi: preghiamo.
4. Gli angeli di natale cantavano la pace che doveva regnare tra gli uomini. Perché scompaiano le rivalità e gli odi, e il regno di Cristo si stabilisca sulla terra: preghiamo.
5. Perché la nostra comunità parrocchiale, fedele agli insegnamenti di Cristo e della sua chiesa, sia sempre più illuminata dalla grande luce del natale: preghiamo.

Signore, in questa notte di natale tu fai rifulgere lo splendore della vera luce. Apri i nostri occhi e il nostro cuore, affinché la nostra vita di uomini abbia un senso nuovo e una dimensione nuova, nello splendore di questa luce che è venuta dal cielo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accetta, o Padre, la nostra offerta
in questa notte di luce,
e per questo misterioso scambio di doni
trasformaci nel Cristo tuo Figlio,
che ha innalzato l’uomo accanto a te nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo suo siamo rapiti all’amore delle realtà invisibili.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo...


Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio.
Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio.

Antifona di comunione
Il Verbo si è fatto carne e noi
abbiamo visto la sua gloria. (Gv 1,14)

Oppure:
Oggi è nato nella città di Davide un salvatore,
che è il Cristo Signore. (Lc 2,11)

Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai convocato a celebrare nella gioia
la nascita del Redentore,
fa’ che testimoniamo nella vita l’annunzio della salvezza,
per giungere alla gloria del cielo.
Per Cristo nostro Signore.

 

domenica 20 dicembre 2020

LA LITURGIA DEL GIORNO domenica 20-12-20

 


IV DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso
Stillate dall’alto, o cieli, la vostra rugiada
e dalle nubi scenda a noi il Giusto;
si apra la terra e germogli il Salvatore.

Non si dice il Gloria.

Colletta
Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre,
tu, che nell’annunzio dell’angelo
ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio,
per la sua passione e la sua croce
guidaci alla gloria della risurrezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo....


PRIMA LETTURA (2Sam 7,1-5.8-12.14.16)
Il regno di Davide sarà saldo per sempre davanti al Signore.

Dal secondo libro di Samuèle

Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all’intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l’arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Natan rispose al re: «Va’, fa’ quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te».
Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’ e di’ al mio servo Davide: “Così dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa.
Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio.
La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a me, il tuo trono sarà reso stabile per sempre”».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 88)
Rit: Canterò per sempre l’amore del Signore.

Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono».

«Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza”.
Gli conserverò sempre il mio amore,
la mia alleanza gli sarà fedele».

SECONDA LETTURA (Rm 16,25-27)
Il mistero avvolto nel silenzio per secoli, ora è manifestato.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,
a colui che ha il potere di confermarvi
nel mio vangelo, che annuncia Gesù Cristo,
secondo la rivelazione del mistero,
avvolto nel silenzio per secoli eterni,
ma ora manifestato mediante le scritture dei Profeti,
per ordine dell’eterno Dio,
annunciato a tutte le genti
perché giungano all’obbedienza della fede,
a Dio, che solo è sapiente,
per mezzo di Gesù Cristo,
la gloria nei secoli. Amen.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 1,38)
Alleluia, alleluia.
Ecco la serva del Signore:
avvenga per me secondo la tua parola.
Alleluia.

VANGELO (Lc 1,26-38)
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, Maria nostra Madre ci è oggi modello nel fare la volontà di Dio e nell'essere servi del Signore e dei fratelli.
Per sua intercessione, Lo invochiamo dicendo: Signore, aiutaci a compiere la tua volontà!

1. Per il Papa, i Vescovi, i sacerdoti e i diaconi: non si stanchino mai di annunciare con gioia ed entusiasmo il mistero di Cristo, servo e Salvatore del mondo, preghiamo.
2. Per i giovani chiamati a seguire Cristo più da vicino nel sacerdozio e nella vita consacrata: sappiano, come Maria, consegnargli un cuore che vive per Lui e per il servizio dei fratelli, preghiamo.
3. Per quanti si dedicano al servizio dei poveri e dei sofferenti: la loro sollecitudine semplice e nascosta sia consolata e sostenuta dalla certezza di servire Cristo, preghiamo.
4. Per la nostra comunità cristiana: Maria ci aiuti ad accettare con generosità la volontà del Signore e il servizio dei fratelli, preghiamo.

Padre Santo, che hai scelto Maria, tua umile serva, come madre del tuo Figlio, salvatore del mondo, aiutaci ad imitarla nell'accettare con amore la tua volontà e nel servire con sollecitudine i nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Dio, i doni che presentiamo all’altare,
e consacrali con la potenza del tuo Spirito,
che santificò il grembo della Vergine Maria.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELL’AVVENTO II
L’attesa gioiosa del Cristo

È veramente cosa buona e giusta renderti grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Egli fu annunziato da tutti i profeti,
la Vergine Madre l’attese e lo portò in grembo
con ineffabile amore,
Giovanni proclamò la sua venuta
e lo indicò presente nel mondo.
Lo stesso Signore,
che ci invita a preparare il suo Natale
ci trovi vigilanti nella preghiera, esultanti nella lode.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime
cantiamo l’inno della tua gloria: Santo...

Antifona di comunione
Ecco, la Vergine concepirà e darà alla luce un Figlio:
sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi. (Is 7,14)

Oppure:
“Eccomi, sono la serva del Signore,
avvenga di me secondo la tua parola”. (cf. Lc 1,38)

Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai dato il pegno della vita eterna,
ascolta la nostra preghiera:
quanto più si avvicina
il gran giorno della nostra salvezza,
tanto più cresca il nostro fervore,
per celebrare degnamente il Natale del tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

 

domenica 13 dicembre 2020

LA LITURGIA DEL GIORNO domenica 13-dicembre 2020

 


  III DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B) - GAUDETE

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola o Rosaceo

Antifona d'ingresso
Rallegratevi sempre nel Signore:
ve lo ripeto, rallegratevi,
il Signore è vicino. (Fil 4,4.5)

Non si dice il Gloria.

Colletta
Guarda, o Padre, il tuo popolo,
che attende con fede il Natale del Signore,
e fa’ che giunga a celebrare con rinnovata esultanza
il grande mistero della salvezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Is 61,1-2.10-11)
Gioisco pienamente nel Signore.

Dal libro del profeta Isaìa

Lo spirito del Signore Dio è su di me,
perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione;
mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri,
a promulgare l’anno di grazia del Signore.
Io gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio,
perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza,
mi ha avvolto con il mantello della giustizia,
come uno sposo si mette il diadema
e come una sposa si adorna di gioielli.
Poiché, come la terra produce i suoi germogli
e come un giardino fa germogliare i suoi semi,
così il Signore Dio farà germogliare la giustizia
e la lode davanti a tutte le genti.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Lc 1)
Rit: La mia anima esulta nel mio Dio.

L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.

Ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia.

SECONDA LETTURA (1Ts 5,16-24)
Spirito, anima e corpo si conservino irreprensibili per la venuta del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli, siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male.
Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è colui che vi chiama: egli farà tutto questo!

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Is 61,1)
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me,
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Alleluia.

VANGELO (Gv 1,6-8.19-28)
In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, mentre ci avviciniamo al Natale, preghiamo il Padre, perché ridesti in noi la gioia per la salvezza donataci da Gesù.
Preghiamo insieme e diciamo: Ridesta la nostra gioia, Signore!

1. Per la Chiesa di Dio: continui nel mondo la missione di Gesù di annunciare che Dio ama i poveri e gli affamati di giustizia, preghiamo.
2. Per i responsabili della vita economica nella società civile: Dio li aiuti a mettere al primo posto nel loro piani i poveri, gli emarginati, i senza tetto, preghiamo.
3. Per coloro che hanno il cuore spezzato, i prigionieri, gli oppressi: l'azione dei cristiani li aiuti a vincere le difficoltà della loro vita, preghiamo.
4. Per la nostra comunità: nei momenti difficili continui ad avere la serenità e la pace che nasce dalla certezza che Gesù ci ha donato la sua gioia, preghiamo.

O Padre, che hai mandato Gesù a salvarci dal peccato e dalla morte, aiuta tutti noi a ricevere con gioia il dono della salvezza, e ad essere segno del mondo della salvezza che Gesù ci ha conquistato a caro prezzo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte
Sempre si rinnovi, Signore,
l’offerta di questo sacrificio,
che attua il santo mistero da te istituito,
e con la sua divina potenza
renda efficace in noi l’opera della salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELL’AVVENTO II
L’attesa gioiosa del Cristo

È veramente cosa buona e giusta renderti grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Egli fu annunziato da tutti i profeti,
la Vergine Madre l’attese e lo portò in grembo
con ineffabile amore,
Giovanni proclamò la sua venuta
e lo indicò presente nel mondo.
Lo stesso Signore,
che ci invita a preparare il suo Natale
ci trovi vigilanti nella preghiera, esultanti nella lode.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime
cantiamo l’inno della tua gloria: Santo...

Antifona di comunione
Dite agli sfiduciati: “Coraggio,
non abbiate timore:
ecco, il nostro Dio viene a salvarci”. (Is 35,4)

Oppure:
“In mezzo a voi sta uno che non conoscete,
al quale io non sono degno
di sciogliere i calzari”. (cf. Gv 1,26-27)

Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre,
la forza di questo sacramento
ci liberi dal peccato
e ci prepari alle feste ormai vicine.
Per Cristo nostro Signore.

martedì 8 dicembre 2020

LA LITURGIA DEL GIORNO martedì 8 dicembre 2020

 

 IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Esulto e gioisco nel Signore,
l’anima mia si allieta nel mio Dio,
perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza,
mi ha avvolto con il manto della giustizia,
come una sposa adornata di gioielli. (Is 61,10)

Colletta
O Padre, che nell’Immacolata Concezione della Vergine
hai preparato una degna dimora per il tuo Figlio,
e in previsione della morte di lui
l’hai preservata da ogni macchia di peccato,
concedi anche a noi, per sua intercessione,
di venire incontro a te in santità e purezza di spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Gen 3,9-15.20)
Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.

Dal libro della Gènesi

[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 97)
Rit: Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

SECONDA LETTURA (Ef 1,3-6.11-12)
In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 1,28)
Alleluia, alleluia.
Rallègrati, piena di grazia,
il Signore è con te,
benedetta tu fra le donne.
Alleluia.

VANGELO (Lc 1,26-38)
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Nella Vergine Madre preservata dal peccato originale
Dio ci offre l'immagine dell'umanità nuova,
che partecipa in pienezza alla vittoria di Cristo.
Per intercessione di Maria immacolata,
innalziamo al Padre la nostra preghiera.

R. Benedici e proteggi i tuoi figli, Signore.

1. Perché la Chiesa di Cristo,
a imitazione di Maria vergine e madre,
come sposa santa e immacolata, vada incontro al Signore che viene, preghiamo. R.
2. Perché la potenza del Signore
tolga dalla nostra vita il peso e la tristezza del peccato
e ci faccia gustare la vera libertà dei figli, preghiamo. R.
3. Perché il popolo cristiano riconosca in Maria immacolata
un segno di consolazione e di speranza
in mezzo alle prove della vita, preghiamo. R.
4. Perché ogni vita nuova concepita nel grembo materno
sia accolta e custodita come un valore intangibile
e una benedizione di Dio, preghiamo. R.
5. Perché l'Eucaristia che celebriamo
sia per tutti noi lievito di purezza e di santità,
che ci rinnovi nel corpo e nello spirito, preghiamo. R.

Dio grande e misericordioso, fa' che il nostro impegno nel mondo non ci ostacoli nel cammino verso il tuo Figlio, ma la sapienza che viene dal cielo ci guidi alla comunione con Cristo, nostro Salvatore.
Egli è Dio...

Preghiera sulle offerte
Accetta, Signore, il sacrificio di salvezza,
che ti offriamo nella festa dell’Immacolata Concezione
della beata Vergine Maria,
e come noi la riconosciamo preservata per tua grazia
da ogni macchia di peccato,
così, per sua intercessione,
fa’ che siamo liberati da ogni colpa.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
Maria felice inizio della Chiesa

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai preservato la Vergine Maria
da ogni macchia di peccato originale,
perché, piena di grazia,
diventasse degna Madre del tuo Figlio.
In lei hai segnato l’inizio della Chiesa,
sposa di Cristo senza macchia e senza ruga,
splendente di bellezza.
Da lei, vergine purissima,
doveva nascere il Figlio,
agnello innocente che toglie le nostre colpe;
e tu sopra ogni altra creatura
la predestinavi per il tuo popolo
avvocata di grazia e modello di santità.
E noi,
uniti ai cori degli angeli,
proclamiamo esultanti
la tua lode: Santo...

Antifona di comunione
Grandi cose di te si cantano, o Maria,
perché da te è nato il sole di giustizia,
Cristo, nostro Dio.

Preghiera dopo la comunione
Il sacramento che abbiamo ricevuto, Signore Dio nostro,
guarisca in noi le ferite di quella colpa
da cui, per singolare privilegio,
hai preservato la beata Vergine Maria,
nella sua Immacolata Concezione.
Per Cristo nostro Signore.

 

domenica 6 dicembre 2020

LA LITURGIA DEL GIORNO domenica 6 dicembre 2020

 

LA LITURGIA DEL GIORNO domenica 6 dicembre 2020
    II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso
Popolo di Sion,
il Signore verrà a salvare i popoli
e farà sentire la sua voce potente
per la gioia del vostro cuore. (cf. Is 30,19.30)

Non si dice il Gloria.

Colletta
Dio grande e misericordioso,
fa’ che il nostro impegno nel mondo
non ci ostacoli nel cammino verso il tuo Figlio,
ma la sapienza che viene dal cielo
ci guidi alla comunione con il Cristo, nostro Salvatore.
Egli è Dio, e vive e regna con te...


PRIMA LETTURA (Is 40,1-5.9-11)
Preparate la via al Signore.

Dal libro del profeta Isaìa

«Consolate, consolate il mio popolo
– dice il vostro Dio –.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione è compiuta,
la sua colpa è scontata,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore
il doppio per tutti i suoi peccati».
Una voce grida:
«Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perché la bocca del Signore ha parlato».
Sali su un alto monte,
tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!
Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto
e conduce dolcemente le pecore madri».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 84)
Rit: Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

SECONDA LETTURA (2Pt 3,8-14)
Aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova.

Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo

Una cosa non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.
Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta.
Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia.
Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 3,4.6)
Alleluia, alleluia.
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Alleluia.

VANGELO (Mc 1,1-8)
Raddrizzate le vie del Signore.

+ Dal Vangelo secondo Marco

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa:
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri»,
vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Preghiamo il Padre perché, sull'esempio di Giovanni il Battista, sappiamo preparare la venuta del Signore Gesù nella nostra vita.
Lo invochiamo dicendo: Aiutaci a preparare la strada del Signore!

1. Per la Chiesa: come Giovanni sappia annunciare a tutti la Parola di Dio che chiama alla conversione e all'austerità di vita, preghiamo.
2. Per tutti coloro che hanno responsabilità nella società: promuovano il bene comune, nel rispetto di ogni uomo, preghiamo.
3. Per tutti i cristiani: riscoprano nella Parola di Dio la fonte della loro conversione e la luce che illumina il loro cammino, preghiamo.
4. Per ogni uomo: non si perda in cose effimere, ma sappia dare alla propria vita uno stile più austero, facendosi vicino a tanti uomini che portano la croce del disagio ogni giorno, preghiamo.
5. Per la nostra comunità: si riconosca strumento di Colui che viene a portare a tutti la salvezza, inventando segni nuovi di fratellanza e di solidarietà, preghiamo.

O Dio, nostro Padre e pastore, che non vuoi che nessuno dei tuoi figli perisca, esaudisci le preghiere del tuo popolo. Concedi ai tuoi figli il dono di una trasparente testimonianza della buona notizia della tua venuta nel mondo. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Ti siano gradite, Signore,
le nostre umili offerte e preghiere;
all’estrema povertà dei nostri meriti
supplisca l’aiuto della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELL’AVVENTO I
La duplice venuta del Cristo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Al suo primo avvento
nell’umiltà della nostra natura umana
egli portò a compimento la promessa antica,
e ci aprì la via dell’eterna salvezza.
Verrà di nuovo nello splendore della gloria,
e ci chiamerà a possedere il regno promesso
che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa.
E noi, uniti agli Angeli e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con gioia l’inno della tua lode: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DELL’AVVENTO I/A
Cristo, Signore e giudice della storia

È veramente giusto renderti grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Padre onnipotente, principio e fine di tutte le cose.
Tu ci hai nascosto il giorno e l’ora,
in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia,
apparirà sulle nubi del cielo
rivestito di potenza e splendore.
In quel giorno tremendo e glorioso
passerà il mondo presente
e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova.
Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo,
perché lo accogliamo nella fede
e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno.
Nell’attesa del suo ultimo avvento,
insieme agli angeli e ai santi,
cantiamo unanimi l’inno della tua gloria: Santo...

Antifona di comunione
Gerusalemme, sorgi e stà in alto:
e contempla la gioia
che a te viene dal tuo Dio. (Bar 5,5; 4,36)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che in questo sacramento
ci hai nutriti con il pane della vita,
insegnaci a valutare con sapienza i beni della terra,
nella continua ricerca dei beni del cielo.
Per Cristo nostro Signore.

 

domenica 29 novembre 2020

RITIRO DI AVVENTO. Gesù: uomo dell' incontro.

 


INTRODUZIONE

 Quante volte abbiamo ricevuto da FB messaggi di questo tipo:

“Ciao, voglio  stringere amicizia con te. Clicca su conferma amicizia”.

È esperienza comune che alla vista del messaggio e della foto del profilo si apre davanti un orizzonte di ricordi, di immagini, di sguardi, di parole, di vita vissuta con questa persona. Cosa ha spinto il ragazzo  a chiedere l’amicizia su FB? E cosa ci permette di cliccare su accetta? Qualcosa di molto semplice. Un qualsiasi incontro avvenuto in diversi modi, in qualche parte del mondo, in un preciso momento vicino o lontano che sia, che ha dato il via ad una relazione. Magari è un compagno di scuola, un amico conosciuto la sera prima per caso, o forse una persona che non si vede da tanti anni incontrata un’estate in un bar o ad un campo estivo. Forse un parente, e forse, perché no, qualcuno con il quale mi sono scontrato e che mai avrei pensato avrebbe chiesto la mia amicizia. Al cuore della relazione, l’incontro Diverse persone, diversi modi di incontrare, diverse amicizie. Per ognuna, alla base c’è sempre e solo una cosa: l’incontro. Proprio questo! In un preciso istante della mia vita, per cause sempre diverse, ho incontrato qualcuno. Qualcuno è entrato nel mio mondo e lo ha abitato. Poco importa se per tanto o poco tempo, se in modo profondo o superficiale. Se in modo piacevole o non piacevole. In qualche modo abita in me. Gesù uomo della relazione allora non può che essere anche l’uomo dell’incontro. L’attività di Gesù viene raccontata nei vangeli attraverso il racconto di incontri. Una quantità smisurata di persone, individualmente o nella collettività, si trovano faccia a faccia con lui. Gesù continuamente incontra, raggiunge, è raggiunto, è incontrato. Stringe relazioni. E la relazione con gli uomini e le donne che incrocia trasforma la loro vita. Questi incontri non sono mai uguali e da essi nascono, con le diverse persone, relazioni che non possono omologarsi ad una soltanto. Diverse persone, diversi incontri e relazioni… È interessante notare che Gesù, nei vari incontri, non è mai uguale. Non mostra gli stessi comportamenti con tutti. Non ha gli stessi tratti esteriori. Pur rimanendo autenticamente se stesso, gli incontri variano con il variare delle persone che incontra e delle circostanze in cui avviene l’incontro. Gesù incontra tutti. Tutte le categorie di persone; da quelle escluse dalla socialità del tempo (pensiamo per esempio ai lebbrosi e ai pubblicani), ai malati nel corpo e nello spirito, fino alle alte cariche politiche e religiose. Ma l’incontro non è mai lo stesso. Non si comporta con un peccatore come fa solitamente con un fariseo. Così come non parla con i dottori della legge come invece fa con i suoi apostoli e con coloro che lo seguono da vicino. Non sempre è dolce e ha parole consolanti, non è sempre accomodante, non tratta tutti allo stesso modo. È chiaro che nella diversità delle relazioni il punto finale che vuole raggiungere è sempre uno: la pienezza della vita della persona che incontra. Fosse anche a costo della propria vita. La donazione è sempre totale, ma la modalità è di volta in volta differente. La relazione con persone diverse implica un incontro e una relazione diversa. In fondo è così anche per noi. Non incontriamo allo stesso modo un parente e un amico; il professore di latino e il funzionario della posta, una ragazza o un ragazzo che ci piace e il padrone di casa a cui devo pagare l’affitto. Questi incontri hanno diverse profondità, diversi toni e colori. E così devono restare. Guai se tutti gli incontri fossero uguali, se non sapessimo cogliere la differenza delle relazioni. Cosa potrebbe succedere per esempio se pensassimo di poterci comportare con il preside della scuola che frequentiamo come se fosse un amico d’infanzia? Una tragedia! E non sarebbe meno tragico e pesante il contrario: incontrare un amico come si incontra il preside! Le relazioni allora sono diverse, devono essere diverse! Imparare a fare delle differenze è un principio fondamentale per poter vivere nella società, pur rimanendo se stessi. Chi non lo sa fare, o chi non lo vuole fare, anche per motivi ideologici (e falsi) di autenticità, è un disadattato, incapace di vivere. In fondo, uno incapace di entrare in relazione se non con una sola tipologia di persone. È difficile dare una lista completa delle categorie di persone incontrate da Gesù. Possiamo provarne a vederne solo alcuni esempi

Attività

Formiamo dei  gruppi e affidiamo a ciascun gruppo uno dei seguenti brani evangelici:

Discepoli di Emmaus Lc 24

La Samaritana Gv.4,1-42

Il giovane ricco Mc 10, 17-22

 Ogni gruppo  ha il compito di analizzare il tipo di incontro che Gesù vive con queste persone:

¨ Come è avvenuto?

¨ Come si pongono i protagonisti nei confronti di Gesù?

¨ Cosa fa Gesù?

¨ Cosa produce l’incontro?

OBIETTIVO:

Nella condivisione di gruppo aiutare a far emergere quanto espresso nei commenti di seguito riportati.

 

GLI INCONGRI CON GESù

Un incontro che scuote e infiamma .

Prima di tutto il racconto dei discepoli di Emmaus (Lc 24). Gesù si fa vicino ai due che ritornano delusi nel luogo da dove erano partiti. Semplicemente cammina con loro, ascoltando ciò che hanno da dire. Gesù incontra, fa il primo passo. Non aspetta di essere cercato. Cleopa e il personaggio di cui non viene detto il nome pensavano a Gesù come a uno sconfitto, sconvolti dalla sua morte, non potevano che essere tristi. L’incontro con lui è inaspettato, e non immediatamente comprensibile. A volte è necessario del tempo per comprendere di aver incontrato il Signore. Non sempre si intuisce subito che egli mi ha incontrato. È necessario ricordare la gioia vissuta, i passi di uno sconosciuto accanto ai miei, i suoi gesti, l’amore ricevuto, le sue parole che mi hanno incendiato il cuore prima di poter dire “il Signore è vivo e l’ho incontrato”. Ad ogni modo, lui fa il primo passo. È interessante notare che le parole di Gesù in questo racconto infiammano i cuori dei due, ma partono da un rimprovero: “Lenti di cuore!”. L’incontro non è ornato da fiocchetti rosa. Forse, i due discepoli si saranno sentiti urtati dal fatto che uno sconosciuto si sia rivolto a loro in questi termini. L’incontro è forte, vuole scuotere. Gesù raggiunge il punto focale, il cuore di chi ha di fronte. Tocca il nucleo vitale. Va dritto all’essenziale. E, a volte, fa male. Per questo, l’incontro con lui, se gli si dà il permesso di essere toccati, porta sempre ad una trasformazione intima, ad un capovolgimento della vita che va sempre nella direzione di una pienezza maggiore e di una relazione più viva con lui.

 

Un incontro tra amanti .

In un altro testo (Gv.4,1-42), Gesù, in viaggio verso Gerusalemme, passa per la Samaria e incontra una donna al pozzo. A mezzogiorno. L’ora inconsueta per andare a raccogliere l’acqua fa pensare che sia una donna particolare. Molte sono le interpretazioni che si possono dare sulla sua identità. Sicuramente era una donna che non voleva incontrare nessuno per strada. O, forse, voleva incontrare qualcuno senza essere vista. Gesù la aspetta seduto sul pozzo. L’incontro, anche qui, è inaspettato. Quante volte abbiamo incontrato il Signore della vita proprio quando eravamo in cerca di altro che dissetasse la nostra sete? Quante volte siamo andati all’incontro in Parrocchia pensando solo di divertirci un po’ con gli amici e poi, invece, abbiamo trovato, negli amici, il Signore che ci aspettava? La donna, come ciascuno di noi, in cerca di acqua per dissetarsi, trova al pozzo la fonte della vita. Incontro inaspettato e relazione inaspettata. “Dammi da bere”, dice Gesù alla donna. Non è più l’incontro di uno sconosciuto con due delusi. È l’incontro fra due assetati. Il Signore entra in relazione in modo autentico, senza maschere. Gesù non ha bisogno di nascondere la sua sete. E la sete condivisa sarà il punto d’incontro e il punto di partenza per una profondità e una intimità sempre crescente. L’incontro sembra tra due amanti. Il pozzo, per tradizione luogo di corteggiamento, diventa il luogo dove Gesù incontra la sua amata e la donna il suo amato. I toni sono misteriosi, il non detto spinge la comunicazione sempre avanti e invita a scendere sempre più in profondità, finché la donna chiederà a Gesù di essere dissetata dell’acqua che solo lui può dare. Gesù ha occhi e attenzioni solo per lei. Nel dialogo egli conosce e si fa conoscere sempre più a fondo. Come nel racconto dei due di Emmaus, anche qui l’incontro termina con il ritorno in città della donna che annuncia “quest’uomo mi ha detto tutto ciò che ho fatto”.

Un incontro rispettoso, ma sconvolgente.

 L’incontro non è solo cercato da Gesù. Infatti, a volte, è incontrato da qualcuno che vuole parlare con lui, chiedergli guarigione, aiuto, consiglio, o semplicemente da qualcuno desideroso di conoscerlo e seguirlo. Nel vangelo di Marco (10, 17-22) troviamo la figura di un giovane che raggiunge Gesù per chiedergli: “Cosa devo fare per avere la vita?”. Gesù è il maestro, considerato come un rabbì, è avvicinato per ottenere un consiglio prezioso. L’incontro sarà ancora una volta differente. La relazione che inizia tra i due è molto diversa da quella con la donna di Samaria. Gesù con il giovane è tutto, tranne che accomodante e comprensivo. Lo rimanda in primo luogo a ciò che egli è, alla sua identità di ebreo. Conosce la strada della vita indicata dai comandamenti. Il Signore Gesù che si mostra per ciò che è, rispetta profondamente l’identità di chi lo incontra, dando estremo valore alla storia di ogni singolo. Ma il giovane è in ricerca. Non si accontenta di rispettare i vari comandamenti. Cerca di più. E forse ha visto in Gesù quel “di più” che inseguiva. Egli non solo viene rimandato alla sua identità, ma anche alla sua libertà di mettere in atto ciò che serve per dare spazio ai suoi desideri più profondi. Il rispetto è totale. Quanto siamo lontani da un Dio che si comporta come il genio della lampada! Il Dio di “esprimi un desiderio e io lo esaudirò”! Mai il Signore agisce in te, senza la tua libertà. Mai sfonda a calci la porta del tuo cuore. E mai usa strategie di adescamento per avere seguaci dalla sua parte. Non utilizza spot pubblicitari per farti consumare i suoi prodotti senza che tu lo voglia. È immediato, schietto, vero. L’incontro con Gesù per questo giovane è uno shock! Anche i discepoli che hanno assistito al dialogo sono spaventati. Il giovane esce dall’incontro triste. Anche in questo caso Gesù tocca un punto centrale. Lo incontra nel suo punto vitale. Il giovane è in crisi; è messo a contatto con qualcosa di molto profondo che ha bisogno di essere preso in considerazione, nel tempo. Il giovane voleva una risposta facile, veloce. Ora si trova a fare i conti con “la” domanda della sua vita. Non sappiamo come termina la storia: alla fine cosa avrà deciso? Mi piace pensare che un giorno, dopo quel primo incontro, sia tornato da Gesù e con le mani vuote bene in vista e gli abbia detto sorridente: “Ho venduto tutto, vorrei seguirti Signore”.

ATTIVITà

Dopo la riflessione di gruppo,

RISPONDERE alle seguenti domande .

Come definiresti il tuo incontro con Gesù?

Quando hai avuto un incontro personale con lui?

Cosa è successo e cosa è cambiato nella tua vita?

 Ti capita di cercare l’incontro con Lui?

Oppure aspetti sempre di essere incontrato?

Scrivi una preghiera che esprima il tuo desiderio o la tua difficoltà nell’incontro con Gesù.

 

Proposta di DESERTO

L’ esperienza del deserto, per aiutare i ragazzi a stare da soli per favorire l’incontro con Gesù attraverso la Sua Parola, ed educarli così alla preghiera personale.

Ad ogni ragazzo viene consegnata la scheda con l’invito a rispondere per iscritto alle domande. 

 Prima di iniziare è bene stabilire alcune piccole regole:

¨ È tempo da vivere da soli, senza parlare o tanto meno chiacchierare con altri. Non lasciarsi distrarre!.

¨ Ciascuno cerchi di essere concentrato.

 ¨ È un’occasione per stare cuore a cuore con Gesù. Non è un momento di sola lettura o studio, ma di incontro nella preghiera. Non avere fretta di rispondere alle domande ma cercare di creare un rapporto vivo con Gesù fatto di sguardo, di silenzio, di invocazione del cuore, ecc...

UN UOMO CHE INCONTRA PERSONE DIVERSE (LC 10,25-36)

La vita di ogni persona è costellata di relazioni, di incontri. E gli incontri cambiano la vita. Ma possono essere diversi. Alcuni portano alla vita, altri invece non fanno altro che, in qualche modo, toglierla. Il brano per la preghiera che proponiamo è una parabola. Un racconto che Gesù narra ad un dottore della legge. Il discorso inizia da una domanda molto semplice: «Cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù tra le altre cose risponde: «...e amerai il prossimo tuo come te stesso». Da qui nasce la domanda: «E chi è il mio prossimo?», con la successiva risposta di Gesù attraverso la parabola nota a tutti come “il buon Samaritano”. Alla fine del racconto il dottore della legge comprenderà che il prossimo è la persona che è capace di fermarsi e di prendersi cura di un altro... questo prossimo in realtà è Gesù, l’uomo dell’incontro.

Dal Vangelo secondo Luca (10,25-36) 25Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». 26Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». 27Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». 28Gli disse: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai». 29Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». 30Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. 32Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. 33Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. 34Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. 35Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all'albergatore, dicendo: «Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno». 36Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». 37Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' così».

PROPOSTA di un metodo per pregare con questo brano:

* Prima di tutto fermati in silenzio per un minuto, respira lentamente pensando che incontrerai il Signore e che lui aspetta di incontrare te.

* Fai un segno di croce e affida tutto ciò che sei a lui, la tua memoria, la tua intelligenza, la tua volontà, le tue capacità.

* Chiedi la grazia di poter aprire il tuo cuore Lui, per poterlo incontrare intimamente.

* Leggi il testo lentamente fermandoti nei punti in cui trovi gusto, in cui senti che la tua vita viene toccata; non avere fretta: non è il molto sapere che sazia l’anima, ma il sentire e gustare internamente.

E chi è il mio prossimo? La domanda viene rivolta a Gesù da un dottore della legge non per cercare di capire, ma per giustificarsi. Prima vuole metterlo alla prova facendo una domanda che sembra la più intelligente di tutte (cosa devo fare per avere la vita eterna?) e ora si vuole giustificare con un'altra domanda che suppone una divisione tra le persone. Come se ci potessero essere persone che si possano non amare! Gesù racconta la parabola non per dire chi è il prossimo, ma per insegnare che è necessario farsi prossimi, vicini. Il prossimo sei tu nella misura in cui sei capace di avvicinarti ad un altro, chiunque egli sia.

Þ Fermati un istante e prova a riportare alla memoria tutte le persone che incontri quotidianamente, conosciute e sconosciute.

Un uomo...incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Il primo incontro dell’uomo che scende da Gerusalemme a Gerico è devastante. Gerico, città sotto il livello del mare, è simbolicamente utilizzata per indicare la direzione del cammino dell’uomo. Lascia Gerusalemme, città di Dio, e si incammina verso il basso, luogo pericoloso dove gli incontri con i briganti sono all’ordine del giorno. In questo cammino viene raggiunto da persone che entrano in relazione per togliere tutto. Prima di tutto spogliano, tolgono la dignità. Poi percuotono, colpiscono, fanno male. E poi se ne vanno lasciando che incontrano mezzo morto. Sono incontri particolari che spesso promettono relazioni leggere, sembrano gratuite, ma alla fine lasciano in solitudine con la propria amarezza. Non viene detto che rubano qualcosa. Il loro gusto è solo quello di un divertimento per lo sfinimento altrui.

Þ Rifletti se per caso ti trovi a vivere incontri o relazioni di questo tipo: leggere ma in fondo devastanti.

Per caso, un sacerdote...e anche un levita. Dopo i briganti è il turno di altri due tipi di persone: un sacerdote e un levita. Il custode della legge e l’addetto al culto. Entrambi sono in realtà due non incontri. Entrambi rimangono lontani. Il sacerdote e il levita quando lo vedono passano oltre, dall’altra parte. L’incontro è solamente visivo, ma non c’è incontro di sguardi. La strada percorsa è la stessa! Entrambi discendono. Ma l’incontro non c’è. È evitato. Passano oltre. Letteralmente deviarono oltre. La persona diventa un ostacolo che fa cambiare strada come se fosse un impiccio. Chissà cosa avevano nel cuore e cosa ha spinto i due a non fermarsi. Forse la paura di essere contaminati nella loro purità rituale? Forse la paura legittima di incappare essi stessi nei briganti? O forse più semplicemente per il timore di perdere tempo prezioso, oppure per timore di non essere accolti. Possono essere tanti i motivi che spingono a non incontrare. Di fatto la nostra vita vede molti di questi incontri. Quante figure ci passano accanto senza vedere. E da quante persone siamo incontrati ed è sempre un andare oltre. Un deviare con il timore di essere conosciuti in profondità, di essere svelati.

Þ Rifletti se per caso ti trovi a vivere incontri o relazioni di questo tipo: formali e in fondo senza alcun interesse. Cosa ti ostacola nel fermarti per incontrare profondamente.?

Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. L’ultimo incontro dell’uomo è con un Samaritano. I samaritani, popolo idolatra, votato agli dei degli Assiri, non potevano entrare a contatto con i giudei. E proprio il Samaritano, è colui che si fa vicino. È Gesù, il “sempre in viaggio”, sempre in ricerca di chi è perduto. Contrariamente agli altri passa accanto senza deviare oltre, lo vede e ha compassione. Gesù è capace di patire con lui. Il suo cuore si muove come le viscere di una madre per i propri figli.

 Þ Prova a sentire e gustare il Signore che in questo momento vuole fermarsi, aprire il suo cuore a te e prendersi cura di te.

Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; il modo di prendersi cura di quest’uomo samaritano è molto concreto. Non solo passa accanto sentendo compassione, ma si fa ulteriormente vicino. Per lui chi è a terra non è un ostacolo al proprio percorso ma è lo scopo del suo cammino, del suo viaggio. Il suo farsi vicino è capace di fasciare le ferite. Mentre il primo incontro produce ferite, questo le fascia. Se la ferita fa perdere il sangue segno della vita, la fasciatura permette di rivivere. Ed essa è compiuta con olio e vino. Segni della Parola e dello Spirito che ridona la gioia. È un prendersi cura che è totale umanità contro una totale disumanità dei briganti. È la parola che cura la nostra incapacità di comunicare. È lo spirito che disseta la nostra aridità. poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Non si accontenta di un pronto intervento che rimane confinato a qualche minuto. Il suo prendersi cura è per la vita, per il presente e per il futuro. poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Non si accontenta di un pronto intervento che rimane confinato a qualche minuto. Il suo prendersi cura è per la vita, per il presente e per il futuro. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui. Infine il suo prendersi cura passa per un rimetterci di persona e per una consegna libera. È capace di dare del suo senza legare, ma lasciando che altri possano collaborare alla sua cura. Le sue attenzioni passano anche per le mani di altri. Gesù gli disse: «Và e anche tu fà lo stesso». Questo è ciò che dovremmo fare, a imitazione del Samaritano, di Gesù. Da qui passa la risposta per la vita. Vuoi la vita eterna? Accogli e gusta la cura di Dio per la tua vita, vivi l’incontro liberante con lui e sii vicino prendendoti cura dei tuoi fratelli come ha fatto lui con te.

Þ Ripercorri le azioni di Gesù: le riconosci nella tua vita?

 Þ E tu come le vivi nei confronti degli altri?

Fermati ancora qualche minuto per parlare con il Signore, da amico ad amico su ciò che colpisce maggiormente la tua vita. Prega con il Padre Nostro e esci lentamente dalla preghiera. Scrivi un commento di poche righe su quanto ti ha colpito di più di questo Vangelo e mettilo sul gruppo whastapp a cui appartieni o invialo alle persone che stanno facendo con te questo ritiro.

LA LITURGIA DEL GIORNO domenica 31 luglio 2022

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde Antifona d'ingresso O Dio,...