RITO INIZIALE
V.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R.
Amen.
La
Via della Croce è la via della
vita. Essa è al centro
del mistero della salvezza, del
grande amore di Dio, il quale amandoci ha dato per noi il suo Figlio. Seguendo Cristo, percorriamo l'itinerario del dolore che sboccia
in gioia, della crocifissione che prepara la risurrezione, della morte che si muta in vita.
Percorriamo e meditiamo questo cammino di salvezza in comunione con la Chiesa,
nella quale perennemente si rinnova il martirio del suo Capo e suo Sposo.
Breve pausa di silenzio
Preghiamo.
O
Dio, che hai redento l’uomo col sangue prezioso del tuo Figlio
unigenito concedi a tutti noi la sapienza della croce per celebrare con fede i
misteri della passione del tuo Figlio e gustare
la dolcezza del tuo perdono.
Per Cristo nostro Signore.
Amen
Via Crucis
PRIMA
STAZIONE
Gesù è condannato a morte
V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua santa croce
hai redento il mondo.
PAROLA
DI DIO
Dal Vangelo
secondo Marco. 15, 10-19
[Pilato] sapeva
che i sommi sacerdoti gli avevano consegnato [Gesù] per invidia. Ma i sommi
sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba.
Pilato replicò: "Che farò dunque
di quello che voi chiamate il re dei Giudei?". Ed essi di nuovo gridarono:
"Crocifiggilo!". Ma Pilato diceva loro: "Che male ha
fatto?". Allora essi gridarono più forte: "Crocifiggilo!". E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine,
rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò
perché fosse crocifisso. Allora i soldati
lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e
convocarono tutta la coorte. Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato
una corona di spine, gliela misero sul capo. Cominciarono poi a salutarlo:
"Salve, re dei Giudei!". E gli percuotevano il capo con una canna,
gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. Dopo
averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi
lo condussero fuori per crocifiggerlo.
Il messaggio è che la condanna di un individuo può essere attribuita
sia all'azione di alcuni che all'inazione di altri. Chiunque eviti di
riconoscere la sua parte di responsabilità, come nel caso di Pilato nella
storia della condanna di Gesù, non comprende appieno il proprio coinvolgimento.
Anche se ci si sente estranei a una situazione, l'inattività ci rende comunque
coinvolti e responsabili.
PREGHIAMO I canti hanno un’importanza vitale, non potendo
cantare almeno lo pregheremo:
I nostri occhi hanno visto
quello che noi non avremmo voluto vedere mai.
Le nostre orecchie
hanno udito
quello che noi non avremmo voluto sentire mai.
L'Uomo che non ha mai giudicato
eccolo condannato.
L'Uomo che non
avremmo lasciato ora è rimasto solo.
L'Uomo che tanto abbiamo cercato noi non l'abbiamo amato.
L'Uomo che noi non abbiamo
creato ora l'abbiamo ucciso.
Nacque tra noi, visse con noi. Uno di noi lo consegnò.
Fu crocifisso dall'uomo che amava.
E dopo aver perdonato morì.
Nella memoria di questa Passione, noi ti
chiediamo perdono, Signore, per ogni volta che abbiamo
lasciato il tuo fratello morire da solo.
Noi ti preghiamo, Uomo della croce, Figlio e fratello, noi speriamo in te.
Nella memoria
di questa tua morte, noi ti chiediamo coraggio,
Signore, per ogni volta che il dono d’amore
ci
chiederà di soffrire da soli.
Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal
male. Amen.
Stabat Mater dolorosa, iuxta crucem lacrimosa, dum pendebat Filius.
Via Crucis
SECONDA STAZIONE
Gesù è caricato della Croce
V. Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo.
R. Perché con la tua santa croce
hai redento il mondo.
PAROLA DI DIO
Dal Vangelo secondo Giovanni
19, 12-16
Pilato cercava di liberare [Gesù]; ma i Giudei gridarono:
"Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque
infatti si fa re si mette
contro Cesare". Udite queste
parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette nel
tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà. Era la
Preparazione della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei:
"Ecco il vostro re!". Ma quelli gridarono: "Via, via,
crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Metterò in croce il vostro
re?".
Risposero i sommi sacerdoti: "Non abbiamo altro re all'infuori di Cesare". Allora
lo consegnò loro perché fosse crocifisso.
Dovremmo giudicare Pilato? Ha riconosciuto Gesù solo dopo che questi ha
rivelato la propria identità. Pur cercando di salvarlo, è caduto in una
trappola politica del Sinedrio, spostando l'accusa su un piano politico. Gesù
non lo ha giudicato, e Pilato continua a riconoscerlo come Re. È un bravo
soldato, ma non politico. Questo ci spinge a riflettere su chi stiamo servendo
e quale regno stiamo costruendo.
PREGHIAMO
La Croce su te, amore mio
La Croce su
te l’ho messa anche io,
e tutti i giorni metto la Croce su Dio.
Prego per lavare
con acqua ciò che dico prego per lavare con acqua ciò che penso
prego per lavare con acqua dove vivo.
Fa che ti riconosca amore mio, fa che io faccia il Regno di Dio
Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Cuius animam gementem, contristatam et dolentem
pertransivit gladius.
Via Crucis
TERZA STAZIONE
Gesù cade per la prima volta
V. Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo.
R. Perché con la tua santa croce hai redento
il mondo.
PAROLA DI DIO
Dal libro del profeta
Isaia. 53, 4-8
…Egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato.
Egli è stato trafitto
per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci
dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue
piaghe noi siamo stati guariti.
Noi tutti eravamo sperduti
come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l'iniquità di noi tutti.
Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca;
era come agnello
condotto al macello,
come pecora
muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
Con oppressione e ingiusta sentenza
fu tolto di mezzo.
MEDITAZIONE
Gesù, incarnazione di Dio, porta la croce senza
lamentarsi, accettando la volontà divina. Non cerca sollievo per il suo dolore,
ma si offre per la nostra redenzione. La sua umiliazione porta alla nostra
liberazione.
REGHIAMO
Dio, come un padre con un figlio quando
impara a camminare, aiutaci a ritrovare
l’equilibrio e sii come ancora nel nostro navigare, Amen.
Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li
rimettiamo ai nostri debitori e non ci
abbandonare nella tentazione, ma liberaci dal male.
Amen.
O quam tristis
et afflicta fuit illa
benedicta
mater Unigeniti!
Via Crucis
QUARTA STAZIONE
Gesù incontra sua Madre
V.
Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo.
R. Perché con la tua santa croce hai redento
il mondo.
PAROLA DI DIO
Dal Vangelo secondo
Luca. 2, 34-35. 51
Simeone parlò a Maria,
sua madre:
"Egli è qui per la rovina
e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione
perché siano
svelati i pensieri di molti cuori. E anche a
te una spada trafiggerà l'anima" ...
Sua madre serbava
tutte queste cose nel suo cuore.
MEDITAZIONE
Maria è come una calda coperta in inverno e un'armatura forte e
delicata per Gesù. Il suo amore per suo figlio è così grande che condivide il
suo dolore, anche sulla croce. Questo ci fa riflettere sulla nostra condizione
di figli e eredi del suo amore materno potente.
PREGHIAMO
Signore, apri i nostri cuori alla
condizione di figli. Affidaci alla Vergine, Tua sposa, nostra Madre. Non
nascondere le nostre sofferenze, ma, consapevoli dell'amore di Maria, fa che
possiamo prendercene cura e vincerle.
Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li
rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella
tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Quæ mærebat et dolebat pia mater, cum videbat Nati pœnas incliti.
Via Crucis
QUINTA STAZIONE
Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la Croce
V.
Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo.
R. Perché con la tua santa croce
hai redento il mondo.
PAROLA DI DIO
Dal Vangelo secondo
Marco. 15, 21-22
Allora costrinsero un tale che passava,
un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna,
padre di Alessandro e Rufo,
a portare la croce.
Condussero dunque
Gesù al luogo del Golgota, che significa luogo del cranio.
Simone il Cireneo, uno straniero, aiuta Gesù a portare la croce,
alleviando la sua sofferenza. Il suo gesto dimostra la compassione anche verso
uno sconosciuto. Riflettiamo sul nostro comportamento: aiutiamo gli altri a
portare il loro peso? Accettiamo aiuto quando ne abbiamo bisogno? Evitiamo
l'indifferenza verso chi soffre?
PREGHIAMO
Preghiamo per tutti coloro che si trovano nella
sofferenza, del corpo e dello spirito, soffermandoci sulle vittime delle tante guerre che si combattono nel mondo, non solo in Ucraina, ne
sono oltre 50 Il nostro
pianeta è "infettato" da guerre di cui nessuno
parla, ma che continuano a uccidere e affamare milioni
di persone.
Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri
debiti,
come noi li
rimettiamo ai nostri debitori e non abbandonarci nella tentazione, ma liberaci
dal male.
Amen
Quis est
homo qui non fleret,
Matrem
Christi si videret in tanto supplicio?
Via Crucis
SESTA STAZIONE
La Veronica asciuga il volto di Gesù
V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua santa croce
hai redento il mondo.
PAROLA
DI DIO
Dal libro del profeta Isaia. 53, 2-3
Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per potercene compiacere. Disprezzato e reietto
dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti
al quale ci si copre la faccia.
Veronica guarda negli occhi Gesù e compie un gesto umano, passando un
velo sul suo volto per pulirlo dal sangue e dal sudore. Questo ci insegna che
non dovremmo voltare le spalle alla sofferenza o alla fragilità, ma
abbracciarle e comprendere il loro significato nella visione cristiana.
PREGHIAMO
O Dio, dacci la forza e la
saggezza per non voltarci dall'altra
parte, per tendere una mano, per
lasciarci commuovere dalla fragilità
dell'essere uomini fra gli uomini.
Per Cristo nostro Signore
Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri
debiti,
come noi li
rimettiamo ai nostri debitori e non ci
abbandonare nella tentazione, ma liberaci dal male.
Amen.
Quis est homo qui non fleret,
Matrem Christi si videret in tanto supplicio?
Via Crucis
SETTIMA STAZIONE
Gesù cade per la seconda volta
V. Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo.
R. Perché con la tua santa croce
hai redento il mondo.
PAROLA DI DIO
Dal libro delle Lamentazioni. 3, 1-2. 9. 16
Io sono l'uomo che ha provato
la miseria sotto la sferza
della sua ira.
Egli mi ha guidato, mi ha fatto
camminare nelle tenebre e non nella luce...
Ha sbarrato le mie vie con blocchi
di pietra, ha ostruito i miei
sentieri...
Mi ha spezzato
con la sabbia i denti, mi ha steso nella polvere.
Signore, non Ti bastava
esserti fatto piccolo, nudo e povero per me! Ma hai anche scelto di portare il
peso della morte e dell'umiliazione. Sei venuto nel fango per rialzarmi e
mostrarmi che l'amore di Dio non mi abbandona mai. Ti invochiamo con speranza,
perché tu sei sempre vicino a noi, pronto a rispondere con le parole: "Non
temere!".
PREGHIAMO
Signore Gesù, poiché l’uomo è caduto, ora cadi tu, sotto il peso dei peccati di tutti noi. La
tua caduta è la nostra medicina, la nostra forza: facci comprendere che non
basta correre, organizzare, affannarsi contando solo sulle nostre forze perché
senza te cadremo di nuovo.
Tu che, cadendo per la seconda volta a terra, ti sei fatto debole per curare la nostra debolezza e che, prendendo le
nostre spoglie di peccatori, hai ucciso il peccato della nostra carne, apri il
nostro cuore, e donaci la tua carità perché riusciamo a vivere ogni giorno con
quella serenità e sicurezza che solamente incrociando il Tuo sguardo
riusciamo ad attingere.
Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li
rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Pro peccatis suæ
gentis vidit Iesum in tormentis
et flagellis subditum.
Via Crucis
OTTAVA
STAZIONE
Gesù incontra le donne di Gerusalemme
V. Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo.
R. Perché con la tua santa croce
hai redento il mondo.
PAROLA DI DIO
Dal Vangelo secondo
Luca. 23, 28-31
Gesù , voltandosi verso le donne,
disse:
"Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui
vostri figli.
Ecco, verranno
giorni nei quali si dirà:
Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno
allattato.
Allora cominceranno a dire ai monti:
Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci!
Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno
secco?".
Gesù incontra donne che piangono per lui e risponde con parole
taglienti. Questo suscita riflessioni sul significato delle lacrime di
compassione. È facile piangere ma il pianto da solo non è sufficiente se non si
traduce in azione per aiutare gli altri.
PREGHIAMO
Signore ti prego di darmi il coraggio
di non combattere quello che sento,
Insegnami a dare del tu ai sentimenti
Aiutami ad agire, a
non rimanere paralizzata Aiutami
a trovare la forza di farmi vicina
La
costanza di esserci senza scadenza.
Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella
tentazione, ma liberaci dal male.
Amen.
Tui nati
vulnerati,
tam dignati pro me pati,
pœnas mecum divide.
Via Crucis
NONA STAZIONE
Gesù cade per la terza volta
V. Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo.
R. Perché con la tua santa croce
hai redento il mondo.
PAROLA DI DIO
Dal libro delle
Lamentazioni. 3, 27-32
È bene per l'uomo
portare il giogo fin dalla giovinezza.
Sieda costui
solitario e resti
in silenzio, poiché egli
glielo ha imposto;
cacci nella polvere la bocca, forse c'è
ancora speranza;
porga a chi lo percuote
la sua guancia, si sazi di
umiliazioni.
Poiché il Signore non rigetta mai... Ma, se
affligge, avrà anche pietà secondo la sua grande misericordia.
Perché
sarebbe bene per l'uomo "portare il giogo fin dalla giovinezza",
piegare il viso nella polvere e umiliarsi? Forse per imparare a connettersi con
la realtà, superare le paure e essere solidali nelle avversità. Affidiamoci a
Dio e accettiamo le sfide, perché dalla fatica possono nascere buoni frutti.
PREGHIAMO
Signore,
come tu hai accettato di portare il giogo estremo fino alla fine lasciandoti
crocifiggere per noi, aiutaci a non fuggire la fatica delle relazioni, degli
impegni, della sofferenza fisica e psicologica, e facci attraversare il terreno
aspro con la fede e la lungimiranza di chi vede all'orizzonte i frutti buoni.
Padre
nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,
sia fatta
la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li
rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione, ma
liberaci dal male.
Amen.
Eia Mater,
fons amoris, me sentire vim doloris fac, ut tecum lugeam.
Stabat
Mater, Jacopone da Todi: https://www.youtube.com/watch?v=i3NOFfdZzL-
Via Crucis
DECIMA
STAZIONE
Gesù è spogliato delle vesti
V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua santa croce
hai redento il mondo.
PAROLA
DI DIO
Dal Vangelo secondo
Marco. 15, 24 I soldati si divisero
le sue vesti, tirando a sorte su di esse
quello che ciascuno
dovesse prendere.
Gettano le sorti sulle sue vesti, come previsto dal diritto romano.
Gesù viene spogliato non solo dei suoi diritti, ma anche della sua intimità,
diventando oggetto di vergogna. Tuttavia, continua il suo cammino in silenzio,
consegnandosi a ciascuno di noi senza opporsi, donando sé stesso anche a chi lo
deride. La sua fragilità diventa il luogo dell'amore più intenso.
PREGHIAMO
Ti preghiamo Dio. Aiutaci a perdonare
chi nella nostra vita ha “svergognato”, offeso e umiliato la parte più intima e
preziosa di noi stessi. Fa che queste ferite non ci facciano vergognare di ciò che siamo ma permettici di consegnare senza paura la nostra “nudità
” a te e a tutte le persone con cui
viviamo un amore fiducioso.
Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in
terra.
Dacci oggi il nostro pane
quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Fac ut ardeat
cor meum
in amando Christum
Deum, ut sibi complaceam.
Via Crucis
UNDICESIMA STAZIONE
Gesù è inchiodato sulla croce
V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua santa croce
hai redento il mondo.
PAROLA
DI DIO
Dal Vangelo secondo
Marco. 15, 25-27
Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. E l'iscrizione con il motivo della condanna diceva:
"Il re dei Giudei".
Con lui crocifissero anche due ladroni,
uno alla sua destra e uno
alla sinistra
Dio ci ha salvati servendoci gratuitamente per primo, sacrificandosi
per noi e accogliendo tutto il nostro male senza reagire, solo con la forza
dell'amore. Il Padre ha sostenuto Gesù nella sua sofferenza, affinché il male
fosse vinto solo con il bene e attraversato dall'amore fino in fondo. Questo ci
spinge a prendere sul serio l'importanza dell'amore e del servizio nella vita.
PREGHIAMO
Insegnaci Signore che la vita non serve se non si serve. Che la vita si misura
sull’amore.
E aiutaci a capire come servire in questo tempo,
chiusi in casa, con la vita apparentemente “rimandata a data da destinarsi”,
mentre le povertà già bussa alle porte di tante case. E aiutaci, già
da ora, a prepararci al dopo, perché
se è
vero che tu volgi sempre tutto al bene,è anche
vero che hai bisogno delle nostre mani, della nostra
volontà, della nostra vita, del nostro amore, per trasformare ogni cosa in
bene.
Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li
rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione,
ma liberaci dal
male. Amen.
Sancta Mater, istud
agas, Crucifixi fige plagas, cordi meo valide.
Via Crucis
DODICESIMA STAZIONE
Gesù muore sulla Croce
V. Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo.
R. Perché con la tua santa croce
hai redento il mondo.
PAROLA
DI DIO
Dal Vangelo secondo
Marco. 15, 33-34. 37. 39
Venuto mezzogiorno,
si fece buio su
tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio.
Alle tre Gesù gridò con voce forte:
Eloì , Eloì , lema sabactà
ni?, che significa:
Dio mio, Dio mio, perché mi hai
abbandonato?... Ed egli, dando un forte
grido, spirò ...
Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo,
disse:
"Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!".
La morte è
ora una compagna di strada quotidiana, presente nelle nostre case. La domanda
di fronte alla Croce rivela la nostra vera essenza e non può essere ignorata
con un semplice clic. Gesù muore come ha vissuto: amando. Nonostante il
tradimento e la solitudine, ama fino alla fine, tanto che il centurione
riconosce la sua divinità. Muore come Figlio, intimamente legato al Padre
PREGHIAMO
Padre, dopo le forti grida, e le
lacrime di tuo Figlio in croce, non ti chiediamo di capire; ti chiediamo solo
di essere fedeli come lui e che tu
ci esaudisca nella nostra pietà:
così, pure noi possiamo cantare l'inno della Pasqua insieme a tutti i poveri e
gli oppressi. Amen. (Turoldo)
Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li
rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione, ma liberaci
dal male.
Amen.
Vidit suum dulcem
Natum morientem desolatum, cum
emisit spiritum.
Via Crucis
TREDICESIMA STAZIONE
Gesù è deposto dalla Croce
V. Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo.
R. Perché con la tua santa croce
hai redento il mondo.
PAROLA
DI DIO
Dal Vangelo secondo Marco. 15, 42-43. 46
Sopraggiunta ormai la
sera,
Giuseppe d'Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che
aspettava anche lui il Regno di Dio,
comprato un lenzuolo,
calò il corpo di Gesù
giù dalla croce.
Giuseppe di
Arimatea mostra un grande amore verso Gesù crocifisso, prendendosi cura del suo
corpo e consegnandolo amorevolmente alla Madre. Questo ci fa pensare alle
persone morte in guerre, calamità naturali e naufragi, immaginando che siano
ora accolti nell'abbraccio di Maria e della Chiesa insieme a tutti coloro che
sono morti in situazioni di emarginazione e solitudine.
PREGHIAMO
Signore Gesù,
che hai conosciuto il dolore di una morte terribile e l’amore di mani
pietose che ti hanno raccolto, dona a chi
muore senza l’affetto di nessuno
di essere accolto dall’abbraccio di Maria tua Madre,
e alla tua Chiesa ottieni la compassione di Giuseppe di Arimatea
e il
coraggio di non abbandonare nessuno nel momento della morte,
specialmente gli ultimi della società,
e di lenire il dolore per la perdita delle persone care
con la speranza della Risurrezione.
Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella
tentazione, ma liberaci dal male.
Amen.
Fac me vere tecum flere, Crucifixo condolere, donec ego vixero.
Via Crucis
QUATTORDICESIMA STAZIONE
Gesù è deposto nel sepolcro
V. Ti adoriamo, Cristo,
e ti benediciamo.
R. Perché con la tua santa croce
hai redento il mondo.
PAROLA
DI DIO
Dal Vangelo secondo Marco. 15, 46-47
Giuseppe d'Arimatea,
avvolto il corpo di Gesù in un lenzuolo,
lo depose in un
sepolcro scavato nella
roccia.
Poi fece rotolare un masso contro l'entrata
del sepolcro.
Intanto Maria di Magdala
e Maria madre di Joses
stavano ad osservare dove veniva deposto.
Tutto è compiuto. Almeno agli occhi degli uomini. Ma la Sua visione va
oltre la nostra. La Luce che emana da quel corpo straziato spezzerà le tenebre
della tomba, lasciando un'impronta indelebile sul sudario e spostando quella
pietra. La resurrezione è la promessa di speranza, di amore, di una nuova vita
che sorge dall'oscurità e dalla morte.
PREGHIAMO
Signore Gesù,
spezza i macigni che spesso portiamo
sulle spalle: dolore,
sofferenza, disperazione.
La Tua luce rischiari le tenebre dei nostri momenti
bui, perché la speranza sia sempre
accesa nei nostri cuori.
Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri
debiti,
come noi li
rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione, ma liberaci
dal male.
Amen.
Quando corpus
morietur, fac ut animæ donetur paradisi gloria. Amen.
Via Crucis Rito
di conclusione
RITO DI CONCLUSIONE
Scenda, Signore, la tua
benedizione su noi che hai riscattato
con la morte del tuo Figlio; venga il perdono e la consolazione, si accresca la fede, si
rafforzi la certezza
della redenzione eterna.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Anima di Cristo,
santificami.
Corpo di Cristo,
salvami. Sangue di Cristo,
inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami. O buon Gesù, esaudiscimi.
Dentro le tue piaghe,
nascondimi. Non permettere che io mi separi da te.
Dal nemico maligno,
difendimi Nell'ora della mia morte chiamami.
Fa’ che io venga a te per lodarti
con i tuoi Santi nei secoli
dei secoli.
Amen.
(S. Ignazio
di Loyola)
Breve pausa di silenzio
Preghiamo.
O
Dio che nel tuo misterioso disegno di salvezza hai voluto continuare
la passione del tuo Figlio nelle membra piagate
del suo corpo, che è la Chiesa,
fa’ che, uniti alla Madre Addolorata ai pedi della Croce,
impariamo a riconoscere e a servire
con amore premuroso il Cristo, sofferente nei fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
AVE CRUX SPES UNICA
O Croce,
indicibile amore di Dio;
croce, salvezza eterna.
Sostegno dei giusti, luce dei cristiani,
o Croce, per te sulla terra
Dio nella carne si è fatto schiavo; per te nel cielo
l’uomo in Dio è stato fatto re;
per te la luce vera è sorta,
la notte fu vinta.
Sei diventata la scala per cui l’uomo sale al cielo.
Sii sempre per noi, tuoi fedeli, la colonna e l’àncora:
sostieni la nostra dimora, conduci la nostra barca.
Nella croce sia salda
la nostra fede, in essa si prepari la nostra corona.