domenica 25 febbraio 2024

VANGELO DEL GIORNO DOMENICA 25 FEBBRAIO 2024

 Dal Vangelo secondo Marco

Mc 9,2-10

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

PAROLE DEL SANTO PADRE

Gesù sale verso l’alto insieme ai tre discepoli e si fermano in cima al monte. Qui, Egli si trasfigura davanti a loro. Il suo volto raggiante e le sue vesti splendenti, che anticipano l’immagine da Risorto, offrono a quegli uomini impauriti la luce, la luce della speranza, la luce per attraversare le tenebre: la morte non sarà la fine di tutto, perché si aprirà alla gloria della Risurrezione. Dunque, Gesù annuncia la sua morte, li porta sul monte e fa vedere loro cosa succederà dopo, la Risurrezione.
Come esclamò l’apostolo Pietro (cfr v. 5), è bello sostare con il Signore sul monte, vivere questo “anticipo” di luce nel cuore della Quaresima. È un invito a ricordarci, specialmente quando attraversiamo una prova difficile – e tanti di voi sanno che cos’è attraversare una prova difficile – che il Signore è Risorto e non permette al buio di avere l’ultima parola. […] Stiamo attenti, però: quel sentire di Pietro che “è bello per noi stare qui” non deve diventare una pigrizia spirituale. […]
Siamo chiamati a fare esperienza dell’incontro con Cristo perché, illuminati della sua luce, possiamo portarla e farla risplendere ovunque. Accendere piccole luci nei cuori delle persone; essere piccole lampade di Vangelo che portano un po’ d’amore e di speranza: questa è la missione del cristiano. (Angelus, 28 febbraio 2021)

sabato 24 febbraio 2024

Rosario meditato della Quaresima


 

La Quaresima è un periodo di profonda riflessione spirituale, un'opportunità per riavvicinarsi al rosario meditato, una pratica cattolica che ci permette di meditare sui misteri della vita del Signore in compagnia di Maria.

 

La meditazione sui misteri ci offre l'opportunità di unirci spiritualmente a coloro che soffrono, pregando per i perseguitati e coloro che combattono le ingiustizie. Ci permette di non dimenticare chi si impegna ad alleviare la sofferenza altrui, come moderni Simon di Cirene che aiutano a portare le croci altrui. Inoltre, ci offre l'opportunità di ringraziare il Signore per il Suo amore che ci ha condotti fino alla Croce per la nostra salvezza. 

Recitare il Santo Rosario è di immenso valore per una vita cristiana autentica, in quanto preghiamo anche per la Chiesa stessa. Papa Beato Paolo VI, durante il suo pontificato, aveva richiesto che il Santo Rosario venisse recitato durante l'intero mese di ottobre per ottenere grazie divine per superare le difficoltà mondiali, come i conflitti in Vietnam. L'intercessione della Vergine Maria, regina della pace e madre misericordiosa, è richiesta con forza e intensità durante la recita del Rosario.

 Il Rosario è una preghiera che può essere praticata da tutti, anche quando ci sentiamo distanti dalla Chiesa e da Dio, o quando siamo stanchi e scoraggiati. È un modo per invocare l'aiuto divino per le nostre intenzioni e necessità. Davanti a Maria e al Santo Rosario, anche il più semplice dei credenti può essere commosso, e per coloro che trovano difficile convertirsi, può diventare più facile rispondere alla chiamata divina.

 La parola "Rosario" significa "Corona di Rose". Si dice che ogni Ave Maria recitata sia come donare una rosa a Maria, e che con ogni Rosario completo le si doni una corona di rose. Il Rosario, considerato la rosa di tutte le devozioni, riassume tutta la storia della nostra salvezza. Attraverso di esso, meditiamo sui misteri della gioia, del dolore e della gloria di Gesù e Maria. È una preghiera semplice e umile, come Maria stessa. Quando preghiamo il Rosario insieme a Lei, la Madre di Dio, la nostra preghiera diventa più efficace, poiché Maria intercede sempre per noi.

 Anche se può sembrare una preghiera ripetitiva, il Rosario è come esprimere amore innumerevoli volte, come due innamorati che si dicono "ti amo" continuamente. Papa Giovanni Paolo II, nella sua lettera apostolica "Rosarium Virginis Mariae", ha aggiunto i Misteri della Luce, arricchendo ulteriormente questa preghiera così preziosa.

 Unisciti a noi per il Rosario Meditato durante la Quaresima, e lascia che questa pratica spirituale ti guidi verso una più profonda comunione con Dio e con Maria, madre misericordiosa e regina della pace.

 F.A.

 

 

 

 

 

domenica 18 febbraio 2024

VIA CRUCIS MEDITATA 2024

 

RITO INIZIALE

 

V. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R. Amen.

La Via della Croce è la via della vita. Essa è al centro del mistero della salvezza, del grande amore di Dio, il quale amandoci ha dato per noi il suo Figlio. Seguendo Cristo, percorriamo l'itinerario del dolore che sboccia in gioia, della crocifissione che prepara la risurrezione, della morte che si muta in vita.

 

Percorriamo e meditiamo questo cammino di salvezza in comunione con la Chiesa, nella quale perennemente si rinnova il martirio del suo Capo e suo Sposo.

Breve pausa di silenzio

Preghiamo.

O Dio, che hai redento l’uomo col sangue prezioso del tuo Figlio unigenito concedi a tutti noi la sapienza della croce per celebrare con fede i misteri della passione del tuo Figlio e gustare la dolcezza del tuo perdono.

 

Per Cristo nostro Signore.

 

Amen


Via Crucis

PRIMA STAZIONE

Gesù è condannato a morte

V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.

R. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 

PAROLA DI DIO

 

Dal Vangelo secondo Marco. 15, 10-19

 

[Pilato] sapeva che i sommi sacerdoti gli avevano consegnato [Gesù] per invidia. Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba. Pilato replicò: "Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?". Ed essi di nuovo gridarono: "Crocifiggilo!". Ma Pilato diceva loro: "Che male ha fatto?". Allora essi gridarono più forte: "Crocifiggilo!". E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte. Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo. Cominciarono poi a salutarlo: "Salve, re dei Giudei!". E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.

 

MEDITAZIONE

Il messaggio è che la condanna di un individuo può essere attribuita sia all'azione di alcuni che all'inazione di altri. Chiunque eviti di riconoscere la sua parte di responsabilità, come nel caso di Pilato nella storia della condanna di Gesù, non comprende appieno il proprio coinvolgimento. Anche se ci si sente estranei a una situazione, l'inattività ci rende comunque coinvolti e responsabili.

 

PREGHIAMO I canti hanno un’importanza vitale, non potendo cantare almeno lo pregheremo:

 

I nostri occhi hanno visto

quello che noi non avremmo voluto vedere mai.

Le nostre orecchie hanno udito


quello che noi non avremmo voluto sentire mai.

L'Uomo che non ha mai giudicato eccolo condannato.

L'Uomo che non avremmo lasciato ora è rimasto solo.

L'Uomo che tanto abbiamo cercato noi non l'abbiamo amato.

L'Uomo che noi non abbiamo creato ora l'abbiamo ucciso.

Nacque tra noi, visse con noi. Uno di noi lo consegnò.

Fu crocifisso dall'uomo che amava. E dopo aver perdonato morì.

Nella memoria di questa Passione, noi ti chiediamo perdono, Signore, per ogni volta che abbiamo lasciato il tuo fratello morire da solo.

Noi ti preghiamo, Uomo della croce, Figlio e fratello, noi speriamo in te.

Nella memoria di questa tua morte, noi ti chiediamo coraggio, Signore, per ogni volta che il dono d’amore ci chiederà di soffrire da soli.

 

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Stabat Mater dolorosa, iuxta crucem lacrimosa, dum pendebat Filius.



Via Crucis

SECONDA STAZIONE

 

Gesù è caricato della Croce

V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.

R. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 

PAROLA DI DIO

 

Dal Vangelo secondo Giovanni 19, 12-16

 

Pilato cercava di liberare [Gesù]; ma i Giudei gridarono: "Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque infatti si fa re si mette contro Cesare". Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette nel tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà. Era la Preparazione della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: "Ecco il vostro re!". Ma quelli gridarono: "Via, via, crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Metterò in croce il vostro re?".

Risposero i sommi sacerdoti: "Non abbiamo altro re all'infuori di Cesare". Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.

 

MEDITAZIONE

Dovremmo giudicare Pilato? Ha riconosciuto Gesù solo dopo che questi ha rivelato la propria identità. Pur cercando di salvarlo, è caduto in una trappola politica del Sinedrio, spostando l'accusa su un piano politico. Gesù non lo ha giudicato, e Pilato continua a riconoscerlo come Re. È un bravo soldato, ma non politico. Questo ci spinge a riflettere su chi stiamo servendo e quale regno stiamo costruendo.

PREGHIAMO

La Croce su te, amore mio

La Croce su te l’ho messa anche io,

e tutti i giorni metto la Croce su Dio.

 

Prego per lavare con acqua ciò che dico prego per lavare con acqua ciò che penso


prego per lavare con acqua dove vivo.

 

Fa che ti riconosca amore mio, fa che io faccia il Regno di Dio

 

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione, ma liberaci dal male.

Amen.

 

Cuius animam gementem, contristatam et dolentem pertransivit gladius.

 



Via Crucis

TERZA STAZIONE

 

Gesù cade per la prima volta

V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.

R. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 

PAROLA DI DIO

 

Dal libro del profeta Isaia. 53, 4-8

 

…Egli si è caricato delle nostre sofferenze,

si è addossato i nostri dolori

e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato.

Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità.

Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.

Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada;

il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti.

Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca;

era come agnello condotto al macello,

come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.

Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo.

 

MEDITAZIONE

Gesù, incarnazione di Dio, porta la croce senza lamentarsi, accettando la volontà divina. Non cerca sollievo per il suo dolore, ma si offre per la nostra redenzione. La sua umiliazione porta alla nostra liberazione.

REGHIAMO

Dio, come un padre con un figlio quando impara a camminare, aiutaci a ritrovare

l’equilibrio e sii come ancora nel nostro navigare, Amen.


Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione, ma liberaci dal male.

Amen.

 

 

O quam tristis et afflicta fuit illa benedicta

mater Unigeniti!

 

 



Via Crucis

QUARTA STAZIONE

Gesù incontra sua Madre

V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.

R. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

PAROLA DI DIO

 

Dal Vangelo secondo Luca. 2, 34-35. 51

Simeone parlò a Maria, sua madre:

"Egli è qui per la rovina

e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione

perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima" ...

Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.

 

MEDITAZIONE

Maria è come una calda coperta in inverno e un'armatura forte e delicata per Gesù. Il suo amore per suo figlio è così grande che condivide il suo dolore, anche sulla croce. Questo ci fa riflettere sulla nostra condizione di figli e eredi del suo amore materno potente.

 

PREGHIAMO

Signore, apri i nostri cuori alla condizione di figli. Affidaci alla Vergine, Tua sposa, nostra Madre. Non nascondere le nostre sofferenze, ma, consapevoli dell'amore di Maria, fa che possiamo prendercene cura e vincerle.

 

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella


tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

 

 

Quæ mærebat et dolebat pia mater, cum videbat Nati pœnas incliti.

 

 

Via Crucis

QUINTA STAZIONE

 

Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la Croce

V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.

R. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 

PAROLA DI DIO

 

Dal Vangelo secondo Marco. 15, 21-22

Allora costrinsero un tale che passava,

un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo,

a portare la croce.

Condussero dunque Gesù al luogo del Golgota, che significa luogo del cranio.

MEDITAZIONE

Simone il Cireneo, uno straniero, aiuta Gesù a portare la croce, alleviando la sua sofferenza. Il suo gesto dimostra la compassione anche verso uno sconosciuto. Riflettiamo sul nostro comportamento: aiutiamo gli altri a portare il loro peso? Accettiamo aiuto quando ne abbiamo bisogno? Evitiamo l'indifferenza verso chi soffre?

 

 

PREGHIAMO

 

Preghiamo per tutti coloro che si trovano nella sofferenza, del corpo e dello spirito, soffermandoci sulle vittime delle tante guerre che si combattono nel mondo, non solo in Ucraina, ne sono oltre 50 Il nostro pianeta è "infettato" da guerre di cui nessuno parla, ma che continuano a uccidere e affamare milioni di persone.

 

 

 

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.


Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non abbandonarci nella tentazione, ma liberaci dal male.

Amen

 

 

Quis est homo qui non fleret,

Matrem Christi si videret in tanto supplicio?

 



Via Crucis

SESTA STAZIONE

 

La Veronica asciuga il volto di Gesù

 

V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.

R. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 

 

PAROLA DI DIO

 

Dal libro del profeta Isaia. 53, 2-3

Non ha apparenza bellezza per attirare i nostri sguardi,

non splendore per potercene compiacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire,

come uno davanti al quale ci si copre la faccia.

 

MEDITAZIONE

Veronica guarda negli occhi Gesù e compie un gesto umano, passando un velo sul suo volto per pulirlo dal sangue e dal sudore. Questo ci insegna che non dovremmo voltare le spalle alla sofferenza o alla fragilità, ma abbracciarle e comprendere il loro significato nella visione cristiana.

 

PREGHIAMO

O Dio, dacci la forza e la saggezza per non voltarci dall'altra parte, per tendere una mano, per lasciarci commuovere dalla fragilità dell'essere uomini fra gli uomini.

Per Cristo nostro Signore

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.


Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione, ma liberaci dal male.

Amen.

 

 

Quis est homo qui non fleret, Matrem Christi si videret in tanto supplicio?


Via Crucis

SETTIMA STAZIONE

 

Gesù cade per la seconda volta

V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.

R. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 

PAROLA DI DIO

 

Dal libro delle Lamentazioni. 3, 1-2. 9. 16

 

Io sono l'uomo che ha provato la miseria sotto la sferza della sua ira.

Egli mi ha guidato, mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce...

Ha sbarrato le mie vie con blocchi di pietra, ha ostruito i miei sentieri...

Mi ha spezzato con la sabbia i denti, mi ha steso nella polvere.

 

MEDITAZIONE

Signore, non Ti bastava esserti fatto piccolo, nudo e povero per me! Ma hai anche scelto di portare il peso della morte e dell'umiliazione. Sei venuto nel fango per rialzarmi e mostrarmi che l'amore di Dio non mi abbandona mai. Ti invochiamo con speranza, perché tu sei sempre vicino a noi, pronto a rispondere con le parole: "Non temere!".

PREGHIAMO

Signore Gesù, poiché l’uomo è caduto, ora cadi tu, sotto il peso dei peccati di tutti noi. La tua caduta è la nostra medicina, la nostra forza: facci comprendere che non basta correre, organizzare, affannarsi contando solo sulle nostre forze perché senza te cadremo di nuovo. Tu che, cadendo per la seconda volta a terra, ti sei fatto debole per curare la nostra debolezza e che, prendendo le nostre spoglie di peccatori, hai ucciso il peccato della nostra carne, apri il nostro cuore, e donaci la tua carità perché riusciamo a vivere ogni giorno con quella serenità e sicurezza che solamente incrociando il Tuo sguardo riusciamo ad attingere.


Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

 

 

 

Pro peccatis suæ gentis vidit Iesum in tormentis et flagellis subditum.

 


Via Crucis

OTTAVA STAZIONE

Gesù incontra le donne di Gerusalemme

V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.

R. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

PAROLA DI DIO

 

Dal Vangelo secondo Luca. 23, 28-31

Gesù , voltandosi verso le donne, disse:

"Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.

Ecco, verranno giorni nei quali si dirà:

Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato.

Allora cominceranno a dire ai monti:

Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?".

 

MEDITAZIONE

Gesù incontra donne che piangono per lui e risponde con parole taglienti. Questo suscita riflessioni sul significato delle lacrime di compassione. È facile piangere ma il pianto da solo non è sufficiente se non si traduce in azione per aiutare gli altri.

 

PREGHIAMO

Signore ti prego di darmi il coraggio di non combattere quello che sento, Insegnami a dare del tu ai sentimenti


Aiutami ad agire, a non rimanere paralizzata Aiutami a trovare la forza di farmi vicina

La costanza di esserci senza scadenza.

 

 

 

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione, ma liberaci dal male.

Amen.

 

Tui nati vulnerati,

tam dignati pro me pati,

pœnas mecum divide.

 

 



Via Crucis

NONA STAZIONE

Gesù cade per la terza volta

V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.

R. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 

PAROLA DI DIO

 

Dal libro delle Lamentazioni. 3, 27-32

 

È bene per l'uomo portare il giogo fin dalla giovinezza.

Sieda costui solitario e resti in silenzio, poiché egli glielo ha imposto;

cacci nella polvere la bocca, forse c'è ancora speranza;

porga a chi lo percuote la sua guancia, si sazi di umiliazioni.

Poiché il Signore non rigetta mai... Ma, se affligge, avrà anche pietà secondo la sua grande misericordia.

MEDITAZIONE

 

Perché sarebbe bene per l'uomo "portare il giogo fin dalla giovinezza", piegare il viso nella polvere e umiliarsi? Forse per imparare a connettersi con la realtà, superare le paure e essere solidali nelle avversità. Affidiamoci a Dio e accettiamo le sfide, perché dalla fatica possono nascere buoni frutti.

 

PREGHIAMO

 

Signore, come tu hai accettato di portare il giogo estremo fino alla fine lasciandoti crocifiggere per noi, aiutaci a non fuggire la fatica delle relazioni, degli impegni, della sofferenza fisica e psicologica, e facci attraversare il terreno aspro con la fede e la lungimiranza di chi vede all'orizzonte i frutti buoni.

 

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione, ma liberaci dal male.

Amen.

 

Eia Mater, fons amoris, me sentire vim doloris fac, ut tecum lugeam.

 

Stabat Mater, Jacopone da Todi: https://www.youtube.com/watch?v=i3NOFfdZzL-



Via Crucis

DECIMA STAZIONE

Gesù è spogliato delle vesti

 

V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.

R. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 

PAROLA DI DIO

 

Dal Vangelo secondo Marco. 15, 24 I soldati si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse

quello che ciascuno dovesse prendere.

MEDITAZIONE

Gettano le sorti sulle sue vesti, come previsto dal diritto romano. Gesù viene spogliato non solo dei suoi diritti, ma anche della sua intimità, diventando oggetto di vergogna. Tuttavia, continua il suo cammino in silenzio, consegnandosi a ciascuno di noi senza opporsi, donando sé stesso anche a chi lo deride. La sua fragilità diventa il luogo dell'amore più intenso.

PREGHIAMO

Ti preghiamo Dio. Aiutaci a perdonare chi nella nostra vita ha “svergognato”, offeso e umiliato la parte più intima e preziosa di noi stessi. Fa che queste ferite non ci facciano vergognare di ciò che siamo ma permettici di consegnare senza paura la nostra “nudità a te e a tutte le persone con cui viviamo un amore fiducioso.

 

 

 

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà,


come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione, ma liberaci dal male.

Amen.

 

Fac ut ardeat cor meum

in amando Christum Deum, ut sibi complaceam.

 



Via Crucis

UNDICESIMA STAZIONE

Gesù è inchiodato sulla croce

 

V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.

R. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 

PAROLA DI DIO

 

Dal Vangelo secondo Marco. 15, 25-27

Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. E l'iscrizione con il motivo della condanna diceva:

"Il re dei Giudei".

Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra

 

MEDITAZIONE

Dio ci ha salvati servendoci gratuitamente per primo, sacrificandosi per noi e accogliendo tutto il nostro male senza reagire, solo con la forza dell'amore. Il Padre ha sostenuto Gesù nella sua sofferenza, affinché il male fosse vinto solo con il bene e attraversato dall'amore fino in fondo. Questo ci spinge a prendere sul serio l'importanza dell'amore e del servizio nella vita.

PREGHIAMO

 

Insegnaci Signore che la  vita non serve se  non si serve.  Che la  vita si misura

sull’amore.

E aiutaci a capire come servire in questo tempo, chiusi in casa, con la vita apparentemente “rimandata a data da destinarsi”, mentre le povertà già bussa alle porte di tante case. E aiutaci, già da ora, a prepararci al dopo, perché se è vero che tu volgi sempre tutto al bene,è anche vero che hai bisogno delle nostre mani, della nostra volontà, della nostra vita, del nostro amore, per trasformare ogni cosa in bene.

 

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

 

 

 

Sancta Mater, istud agas, Crucifixi fige plagas, cordi meo valide.


Via Crucis

DODICESIMA STAZIONE

Gesù muore sulla Croce

V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.

R. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 

PAROLA DI DIO

 

Dal Vangelo secondo Marco. 15, 33-34. 37. 39

Venuto mezzogiorno,

si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio.

Alle tre Gesù gridò con voce forte:

Eloì , Eloì , lema sabactà ni?, che significa:

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?... Ed egli, dando un forte grido, spirò ...

Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse:

"Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!".

 

MEDITAZIONE

La morte è ora una compagna di strada quotidiana, presente nelle nostre case. La domanda di fronte alla Croce rivela la nostra vera essenza e non può essere ignorata con un semplice clic. Gesù muore come ha vissuto: amando. Nonostante il tradimento e la solitudine, ama fino alla fine, tanto che il centurione riconosce la sua divinità. Muore come Figlio, intimamente legato al Padre


PREGHIAMO

Padre, dopo le forti grida, e le lacrime di tuo Figlio in croce, non ti chiediamo di capire; ti chiediamo solo di essere fedeli come lui e che tu ci esaudisca nella nostra pietà: così, pure noi possiamo cantare l'inno della Pasqua insieme a tutti i poveri e gli oppressi. Amen. (Turoldo)

 

 

 

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione, ma liberaci dal male.

Amen.

 

 

 

Vidit suum dulcem Natum morientem desolatum, cum emisit spiritum.

 



Via Crucis

TREDICESIMA STAZIONE

Gesù è deposto dalla Croce

V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.

R. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 

PAROLA DI DIO

 

Dal Vangelo secondo Marco. 15, 42-43. 46

Sopraggiunta ormai la sera,

Giuseppe d'Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il Regno di Dio,

comprato un lenzuolo,

calò il corpo di Gesù giù dalla croce.

 

MEDITAZIONE

Giuseppe di Arimatea mostra un grande amore verso Gesù crocifisso, prendendosi cura del suo corpo e consegnandolo amorevolmente alla Madre. Questo ci fa pensare alle persone morte in guerre, calamità naturali e naufragi, immaginando che siano ora accolti nell'abbraccio di Maria e della Chiesa insieme a tutti coloro che sono morti in situazioni di emarginazione e solitudine.

 

PREGHIAMO

 

Signore Gesù,

che hai conosciuto il dolore di una morte terribile e l’amore di mani pietose che ti hanno raccolto, dona a chi muore senza l’affetto di nessuno

di essere accolto dall’abbraccio di Maria tua Madre,

e alla tua Chiesa ottieni la compassione di Giuseppe di Arimatea e il coraggio di non abbandonare nessuno nel momento della morte, specialmente gli ultimi della società,

e di lenire il dolore per la perdita delle persone care

con la speranza della Risurrezione.


Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione, ma liberaci dal male.

Amen.

 

 

Fac me vere tecum flere, Crucifixo condolere, donec ego vixero.

 



Via Crucis

QUATTORDICESIMA STAZIONE

Gesù è deposto nel sepolcro

V. Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.

R. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 

PAROLA DI DIO

 

Dal Vangelo secondo Marco. 15, 46-47

Giuseppe d'Arimatea,

avvolto il corpo di Gesù in un lenzuolo,

lo depose in un sepolcro scavato nella roccia.

Poi fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro.

Intanto Maria di Magdala e Maria madre di Joses

stavano ad osservare dove veniva deposto.

 

MEDITAZIONE

Tutto è compiuto. Almeno agli occhi degli uomini. Ma la Sua visione va oltre la nostra. La Luce che emana da quel corpo straziato spezzerà le tenebre della tomba, lasciando un'impronta indelebile sul sudario e spostando quella pietra. La resurrezione è la promessa di speranza, di amore, di una nuova vita che sorge dall'oscurità e dalla morte.

 

PREGHIAMO

 

Signore Gesù, spezza i macigni che spesso portiamo sulle spalle: dolore, sofferenza, disperazione.

La Tua luce rischiari le tenebre dei nostri momenti bui, perché la speranza sia sempre

accesa nei nostri cuori.

 

 

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.


Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare nella tentazione, ma liberaci dal male.

Amen.

 

Quando corpus morietur, fac ut animæ donetur paradisi gloria. Amen.

 



 

Via Crucis Rito di conclusione

RITO DI CONCLUSIONE

 

Scenda, Signore, la tua benedizione su noi che hai riscattato con la morte del tuo Figlio; venga il perdono e la consolazione, si accresca la fede, si rafforzi la certezza della redenzione eterna.

 

Per Cristo nostro Signore.

 

Amen.

Anima di Cristo, santificami.

Corpo di Cristo, salvami. Sangue di Cristo, inebriami.

Acqua del costato di Cristo, lavami.

Passione di Cristo, confortami. O buon Gesù, esaudiscimi.

Dentro le tue piaghe, nascondimi. Non permettere che io mi separi da te.

Dal nemico maligno, difendimi Nell'ora della mia morte chiamami.

Fa’ che io venga a te per lodarti

con i tuoi Santi nei secoli dei secoli.

Amen.

(S. Ignazio di Loyola)

 

Breve pausa di silenzio

Preghiamo.

 

O Dio che nel tuo misterioso disegno di salvezza hai voluto continuare la passione del tuo Figlio nelle membra piagate del suo corpo, che è la Chiesa, fa’ che, uniti alla Madre Addolorata ai pedi della Croce, impariamo a riconoscere e a servire con amore premuroso il Cristo, sofferente nei fratelli.

 

Per Cristo nostro Signore.

 

Amen.


AVE CRUX SPES UNICA

 

O Croce,

indicibile amore di Dio;

 

croce, salvezza eterna.

 

Sostegno dei giusti, luce dei cristiani,

o Croce, per te sulla terra

Dio nella carne si è fatto schiavo; per te nel cielo

l’uomo in Dio è stato fatto re;

per te la luce vera è sorta, la notte fu vinta.

 

Sei diventata la scala per cui l’uomo sale al cielo.

Sii sempre per noi, tuoi fedeli, la colonna e l’àncora:

sostieni la nostra dimora, conduci la nostra barca.

 

Nella croce sia salda la nostra fede, in essa si prepari la nostra corona.

LA LITURGIA DEL GIORNO domenica 31 luglio 2022

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde Antifona d'ingresso O Dio,...