Sono tornati i pellegrini da Lourdes, rigenerati nel corpo e nello spirito.
Hanno assaporato emozioni
profonde in un luogo che accoglie uomini
e donne che arrivano da ogni dove, sani e ammalati, giovani e anziani, uniti la
“filo rosso” dell’amore e della speranza. I credenti vanno in pellegrinaggio a
Lourdes per vivere la presenza viva del Signore, per venerare la Vergine e
i luoghi che hanno visto la sua presenza, per invocarne la grazia, ricevere
benedizioni e per ringraziare.
E per curiosi, gli scettici, i non credenti?
Per queste persone, il santuario parla
attraverso i sorrisi degli ammalai e la dedizione di tanti volontari al servizio dei bisognosi.
Indipendentemente dalle motivazioni,
il pellegrinaggio, risulta, per tutti, “liberatorio” e avvicina a Dio. A Lourdes, dove la Vergine si è mostrata a dei ragazzi semplici, poveri pastori, ciascuno
può riconoscere una parte di sé e ritrovare senso e coerenza ad una vita spesso
frettolosa e affannata.
Don Claudio ha tenuto fortemente a
questa iniziativa, a cui ha già partecipato diverse volte, ma come egli stesso
ha affermato, ogni volta ha rappresentato una ricchezza ed ha scoprendo nuove
sfumature. Alcuni sacerdoti, delle varie
parrocchie della diocesi di Ariano Lacedonia, Don Michele, don Antonio….... hanno garantito assistenza
spirituale e tecnica a tutti i partecipanti, uniti da un comune denominatore:
la speranza cristiana, nutrita di umiltà e carità.
F.A.
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