A conclusione di questa esperienza comunitaria, ripresa dopo tre anni dalla pandemia, l’ A. cattolica ringrazia la famiglia Caruso per questa comunione intorno alla Madre; che Lei, la Madonna, ci benedica tutti e ci faccia più fratelli. In questa splendida sera di maggio, presso questa famiglia ospitale, riflettiamo su quello che è stato l’atteggiamento interiore fondamentale della Vergine Santissima nei confronti di Dio, cuore purissimo, già tutto donato a Dio fin dall’infanzia, all’Annunciazione si è dilatato nel “fiat” generoso incondizionato con cui Maria ha accettato di diventare la Madre del Messia e Figlio di Dio.
Così Maria, nella “peregrinazione della fede” è cantata nel “Magnificat”: “Tutte le generazioni mi chiameranno beata” (Lc 1,48).
leggi anche- La devozione a Maria
Riflessione
La venerazione a Maria, riconosciuta dal dogma come Madre di Dio fin dai tempi del Concilio di Efeso (431 d.C.), è stata definita madre della Chiesa nel Concilio Vaticano II. Nessuna figura della storia del Cristianesimo, all'infuori di Maria, ha saputo incarnare la misericordia e la volontà di aiutare e proteggere gli uomini, soprattutto nei momenti di maggiori difficoltà. Maria Vergine , è Madre di Gesù e Madre di tutta l’umanità, forse è proprio questo il motivo per cui ci sono veramente tante feste mariane che contraddistinguono il calendario dei cattolici; momenti in cui gli atti devozionali, le preghiere, la recita del Rosario e tutti le manifestazioni di fede e affetto per la figura della Madre di Dio assumono una dimensione più vasta e che abbraccia tutti i fedeli. Già nel Vangelo di Luca Maria è indicata dall’Arcangelo Gabriele come “destinataria del favore e della grazia” (Lc 1,28) divina, e viene chiarito fin da subito che “il Signore è con lei” (Lc 1,28).
F.A.
Nessun commento:
Posta un commento