

E’ un lavoro lungo e impegnativo condotto dal parroco Don Claudio Lettieri e da un Comitato composto da un gruppo di volontari , che verrà incaricato, con effettiva nomina, per i vari compiti da assolvere.
Il comitato, che ha come presidente il Parroco, sarà approvato dal Sindaco, riconosciuto dai carabinieri, coadiuvato dal presidente della Confraternita di San Rocco Arc. Silvano Ciriello e dall’ intervento di altri devoti e sostenitori delle feste patronali.
Ogni iniziativa è esaminata e approvata dal presidente, Don Claudio, perché responsabile nei confronti del Vescovo.
Le feste patronali devono ispirarsi ai valori dell’autenticità e dell’essenzialità e don Claudio ha il compito di educare al senso religioso, ad ogni modo la religiosità popolare, crocevia di cultura, liturgia, tradizione e strumento privilegiato di aggregazione e di fede, costituisce per le comunità una ricchezza inestimabile e, attraverso l’osservanza di tempi e spazi rituali, apre la strada alla cosiddetta religione del cuore, autentica adesione di fede alla proposta di Dio.
“Senza la dimensione della festa la speranza non
troverebbe una casa dove abitare”. Così scriveva Giovanni Paolo II in Ecclesia
in Europa.
La festa,
soprattutto quella del Patrono, riesce ad essere un momento di affiliazione per
una intera comunità, per i flumeresi, san Rocco diventa centrale e fondamentale
e rinsalda il legame tra la cittadinanza civile e quella religiosa.
A breve verrà pubblicato il programma religioso e civile.
F.A.
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