giovedì 14 aprile 2022

I cinque precetti della Chiesa

 - così come sono presentati dal Catechismo della Chiesa Cattolica non compare più la proibizione di celebrare solennemente le nozze nei tempi proibiti.

Essi sono preceduti da una dichiarazione importante: “Il carattere obbligatorio di tali leggi positive promulgate dalle autorità pastorali, ha come fine di garantire ai fedeli il minimo necessario nello spirito di preghiera e nell’impegno morale, nella crescita dell’amore di Dio e del prossimo” (CCC 22041).

5. Eccoli in ordine (CCC 2042-2043):


"Il primo precetto (« Partecipa alla Messa la domenica e le altre feste comandate e rimani libero dalle occupazioni del lavoro ») esige dai fedeli che santifichino il giorno in cui si ricorda la Risurrezione del Signore e le particolari festività liturgiche in onore dei misteri del Signore, della beata Vergine Maria e dei Santi, in primo luogo partecipando alla celebrazione eucaristica in cui si riunisce la Comunità cristiana, e che riposino da quei lavori e da quelle attività che potrebbero impedire una tale santificazione di questi giorni.

Il secondo precetto (« Confessa tutti i tuoi peccati almeno una volta all’anno ») assicura la preparazione all’Eucaristia attraverso la recezione del sacramento della Riconciliazione, che continua l’opera di conversione e di perdono del Battesimo.

Il terzo precetto (« Ricevi il sacramento dell’Eucaristia almeno a Pasqua ») garantisce un minimo in ordine alla recezione del Corpo e del Sangue del Signore in collegamento con le feste pasquali, origine e centro della Liturgia cristiana.

Il quarto precetto (« In giorni stabiliti dalla Chiesa astieniti dal mangiare carne e osserva il digiuno ») assicura i tempi di ascesi e di penitenza, che ci preparano alle feste liturgiche e a farci acquisire il dominio sui nostri istinti e la libertà di cuore. In passato il quarto precetto  proibiva di celebrare solennemente le nozze nei tempi proibiti, «Non celebrar solennemente le nozze nei tempi proibiti», il divieto di celebrare il matrimonio in forma solenne nei tempi di penitenza è  stato escluso dalla formulazione attuale.

Il quinto precetto (« Sovvieni alle necessità della chiesa ») enuncia che i fedeli sono tenuti a venire incontro alle necessità materiale della chiesa, ciascuno secondo le proprie possibilità”.

 Il secondo e il terzo “confessarsi almeno una volta all’anno e fare la Comunione a Pasqua” erano accorpati.

Adesso, tolto il quarto, il secondo e il terzo sono stati disgiunti cosicché questi precetti (che venivano chiamati “generali”) della Chiesa rimangono ancora nel numero di cinque.



https://www.amicidomenicani.it/le-chiedo-se-esista-ancora-il-precetto-della-chiesa-di-non-celebrare-solennemente-le-nozze-nei-tempi-proibiti/



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