venerdì 28 agosto 2020

XXXIX CONVEGNO DIOCESANO 27 agosto 2020

 “Troppa vanagloria nessuno è indispensabile” 



 I 15 peccati della Chiesa Cattolica

Diagnosi  preoccupante al  39° Convegno Ecclesiale Diocesano, tenutosi ieri 27 agosto 2020 presso  la scuola Media Mancini di Ariano Irpino. Il relatore teologo pastoralista, Don Alessandro Amapani, presenta un’analisi coraggiosa ed elenca ben quindici malattie che, secondo  Papa Francesco,  aggrediscono l’organismo di potere vaticano, ma in realtà si tratta di un’analisi perfettamente estendibile a tutte le “ corti che nel mondo” dove si generano attorno a chi detiene il potere.  Credo che ieri molti  si sono sentiti colpiti dalla politica all’economia, dalle università ai tribunali, in Italia e ovunque nel mondo. Tra le malattie della mente e del cuore dei burocrati dei vari settori, Don Alessandro ne ha elencate bel quindici nel seguente ordine:

1-     la “malattia del sentirsi immortale o indispensabile”, vale a dire l’identificazione del proprio sé con il potere;

2-     la malattia  martalismo dell’eccessiva operosità” ;

3-     “l’impietrimento mentale e spirituale”, intendendo con ciò l’atteggiamento di coloro che “perdono la vivacità e l’audacia e si nascondono sotto le carte diventando macchine di pratiche”;

4-      l’eccessiva pianificazione;

5-     il cattivo coordinamento che trasforma una squadra in “un’orchestra che produce chiasso”,

6-     l’Alzheimer spirituale” che fa perdere la memoria dell’incontro con il Signore e consegna in balìa delle passion;,

7-     la rivalità e la vanagloria;

8-     la schizofrenia esistenziale che porta a vivere una doppia vita, di cui la seconda è all’insegna della dissolutezza;

9-     le chiacchiere e i pettegolezzi che arrivano a un vero e proprio “terrorismo” delle parole,

10-  la divinizzazione dei capi in funzione del carrierismo;

11-  l’indifferenza verso i colleghi che priva della solidarietà e del calore umano e che anzi fa gioire delle difficoltà altrui;

12-   la faccia funerea di chi è duro e arrogante e non sa che cosa siano l’umorismo e l’autoironia;

13-   il desiderio di accumulare ricchezze;

14-    i circoli chiusi ;

15-   la malattia del profitto mondano, l’esibizionismo, quando l’apostolo trasforma il suo servizio in potere, e il suo potere in merce per ottenere profitti mondani o più poteri. E' la malattia delle persone che cercano insaziabilmente di moltiplicare poteri e per tale scopo sono capaci di calunniare, di diffamare e di screditare gli altri, perfino sui giornali e sulle riviste. Naturalmente per esibirsi e dimostrarsi più capaci degli altri. 

Anche questa malattia fa molto male al Corpo perché porta le persone a giustificare l’uso di qualsiasi mezzo pur di raggiungere tale scopo, spesso in nome della giustizia e della trasparenza!

 <<E qui mi viene in mente il ricordo di un sacerdote che chiamava i giornalisti per raccontare loro – e inventare – delle cose private e riservate dei suoi confratelli e parrocchiani. >> ( papa Francesco)



1.Un atteggiamento emotivo e anti-intellettuale

2. Autoritarismo

3. Populismo del cambiamento

4. Nessuna “umiltà” davanti all’eredità dei suoi predecessori

5. Pastoralismo

6. Esibizione esagerata della semplicità del suo stile di vita

7. Particolarismo

8. Una continua voglia di spontaneità

9. Mancanza di chiarezza circa i rapporti tra libertà religiosa, politica ed economica.

10. Meta-clericalismo

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