Scheda Agiografica:
SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO (ANNO A)
Grado della Celebrazione: SOLENNITA’
Colore liturgico: BIANCO
Oggi
celebriamo la solennità del Corpo e Sangue del Signore, dell'Eucaristia!
Amore di Cristo
per noi: ecco l'Eucaristia. Amore che si dona, amore che rimane, amore che si
comunica, amore che si moltiplica, amore che si sacrifica, amore che ci unisce,
amore che ci salva (Paolo VI).
Antifona d'ingresso
Il
Signore ha nutrito il suo popolo
con
fior di frumento,
lo
ha saziato di miele della roccia. (Sal 81,17)
Colletta
Signore
Gesù Cristo,
che
nel mirabile sacramento dell’Eucaristia
ci
hai lasciato il memoriale della tua Pasqua,
fa’
che adoriamo con viva fede
il
santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue,
per
sentire sempre in noi i benefici della redenzione.
Tu
sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre,
nell'unità
dello Spirito Santo,
per
tutti i secoli dei secoli.
PRIMA LETTURA
Dt 8,2-3.14-16
Ti ha nutrito di un cibo,
che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto.
Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo
dicendo:
«Ricòrdati di tutto il
cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni
nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi
nel cuore, se tu avresti osservato o no i suoi comandi.
Egli dunque ti ha
umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non
conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che
l’uomo non vive soltanto di pane, ma che l’uomo vive di quanto esce dalla bocca
del Signore.
Non dimenticare il
Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione
servile; che ti ha condotto per questo deserto grande e spaventoso, luogo di
serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz’acqua; che ha fatto
sgorgare per te l’acqua dalla roccia durissima; che nel deserto ti ha nutrito
di manna sconosciuta ai tuoi padri».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE
Sal 147
Loda il Signore, Gerusalemme.
Celebra
il Signore, Gerusalemme,
loda
il tuo Dio, Sion,
perché
ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in
mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
Egli
mette pace nei tuoi confini
e
ti sazia con fiore di frumento.
Manda
sulla terra il suo messaggio:
la
sua parola corre veloce.
Annuncia
a Giacobbe la sua parola,
i
suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così
non ha fatto con nessun’altra nazione,
non
ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.
SECONDA LETTURA
1Cor 10,16-17
Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo.
Dalla prima lettera di san
Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, il calice della
benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo?
E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo?
Poiché vi è un solo pane,
noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico
pane.
Parola di Dio
Sequenza
[Sion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.
Impegna tutto il tuo fervore:
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.
Pane vivo, che dà vita:
questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.
Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.
Lode piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.
Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.
È il banchetto del nuovo Re,
nuova Pasqua, nuova legge;
e l'antico è giunto a termine.
Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l'ombra:
luce, non più tenebra.
Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo.
Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza.
È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino.
Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura.
È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi.
Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie.
Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.
Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.
Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte:
vita o morte provoca.
Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l’esito!
Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte,
quanto nell’intero.
È diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.]
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.
Canto al Vangelo (Gv
6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice
il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.
VANGELO Gv 6,51-58
La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
+ Dal Vangelo secondo
Giovanni
In quel tempo, Gesù disse
alla folla:
«Io sono il pane vivo,
disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che
io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero
a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da
mangiare?».
Gesù disse loro: «In
verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e
non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e
beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e
beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha
mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e
morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Parola del Signore
Preghiera
dei Fedeli
Riconoscendo nel Corpo e nel Sangue del Signore il vero nutrimento per la
nostra vita, preghiamo il Padre perché ci doni la grazia di essere autentici
cristiani.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.
1. Perché la Chiesa riconosca sempre
nell’Eucaristia la fonte e il culmine della vita di fede. Preghiamo.
2. Perché il Papa, i Vescovi e i Presbiteri
celebrino l’Eucaristia con fede, con zelo pastorale e cura della divina
liturgia. Preghiamo.
3. Perché i cristiani offrano la loro
concreta solidarietà ai bisognosi e condividano i loro beni con i poveri e gli
affamati, aiutati in quanto fratelli da amare. Preghiamo.
4. Per chi è scoraggiato e disperato, perché
trovi nell’Eucaristia il cibo spirituale per rinascere a vita nuova. Preghiamo.
5. Perché i fanciulli della nostra comunità
che hanno ricevuto la Prima Comunione cerchino in Gesù la forza per crescere e
divenire uomini veri, animati da una fede grande. Preghiamo.
O Dio, che ci hai donato il tuo Figlio Gesù
come salvatore e redentore, rendici assidui nello spezzare il pane della parola
e nell’accostarci alla Comunione, perché siamo sostenuti per le vie del mondo
verso la vera vita che è comunione definitiva ed eterna con te. Per Cristo nostro
Signore.
Preghiera sulle offerte
Concedi
benigno alla tua Chiesa, o Padre,
i
doni dell’unità e della pace,
misticamente
significati nelle offerte che ti presentiamo.
Per
Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
L’Eucaristia
memoriale del sacrificio di Cristo
È
veramente cosa buona e giusta,
nostro
dovere e fonte di salvezza,
rendere
grazie sempre e in ogni luogo
a
te, Signore, Padre santo,
Dio
onnipotente e misericordioso,
per
Cristo nostro Signore.
Sacerdote
vero ed eterno,
egli
istituì il rito del sacrificio perenne;
a
te per primo si offrì vittima di salvezza,
e
comandò a noi di perpetuare l’offerta in sua memoria.
Il
suo corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza,
il
suo sangue per noi versato
è
la bevanda che ci redime da ogni colpa.
Per
questo mistero del tuo amore,
uniti
agli angeli e ai santi,
cantiamo
con gioia l’inno della tua lode: Santo...
Antifona di comunione
Dice
il Signore:
“Chi
mangia la mia carne e beve il mio sangue,
rimane
in me e io in lui”. Alleluia. (Gv 6,56)
Preghiera
dopo la comunione
Donaci,
Signore,
di
godere pienamente della tua vita divina
nel
convito eterno,
che
ci hai fatto pregustare
in
questo sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue.
Tu
che vivi e regni nei secoli dei secoli.